La fiamma olimpica, 90 anni di staffette

  • Postato il 25 novembre 2025
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  • Di Agi.it
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La fiamma olimpica, 90 anni di staffette

AGI - Fiamma olimpica, fiamma di pace e di amicizia, e unione tra i popoli. La torcia dei Giochi negli ultimi 90 anni è stata trasportata da centinaia di migliaia di persone e ha viaggiato su ogni mezzo di trasporto, navicella spaziale compresa. Per tre volte il suo viaggio si è concluso in Italia: nel 1956 per i Giochi della neve e del ghiaccio di Cortina, nel 1960 per le Olimpiadi estive di Roma e nel 2006 per l'edizione invernale di Torino. Il 6 febbraio del 2026 concluderà il suo quarto tour dopo essere partita dal museo archeologico di Olimpia, in Grecia. Lo spostamento di luogo, ovvero non al tempio di Era, è per il maltempo. Il fuoco sacro dell'olimpismo arriverà il 4 dicembre a Roma e il 6 partirà per un viaggio fantastico, emozionante e indimenticabile attraverso tutte le regioni d'Italia.

La fiamma olimpica fece la sua prima apparizione ad Amsterdam nel 1928 dove venne accesa in cima a una torre che domina lo stadio Olimpico. Fu solo nel 1936, per i Giochi di Berlino organizzati dal Terzo Reich, che venne introdotta la staffetta della torcia olimpica. Merito del docente universitario e teorico dello sport Carl Diem. La prima accensione il 20 luglio con la gran sacerdotessa Koula Pratsika, considerata una pioniera della danza classica in Grecia e prima coreografa della cerimonia. Al suo fianco c'era Maria Hors, allora ancora bambina.

L'evoluzione della staffetta olimpica e le tappe storiche

 

 

In seguito, nel 1964, Hors assunse la direzione artistica della cerimonia fino al 2006. Hors in 42 anni aggiunse costantemente nuovi elementi all'evento. Il primo tedoforo di quella staffetta inaugurale fu il greco Konstantinos Kondylis con il tedesco Fritz Schilgen il 3.075esimo e ultimo. Nel suo viaggio tra Olimpia e Berlino, la fiaccola attraversò la Bulgaria, la Jugoslavia, l'Ungheria, l'Austria e la Cecoslovacchia, raggiungendo lo Stadio Olimpico il primo agosto. La staffetta della torcia di Londra del 1948 fu completata quasi interamente a piedi, con 1.416 tedofori che trasportarono la fiamma da Olimpia a Corfù e poi in Italia da Bari a Milano. La fiamma volò per la prima volta durante la staffetta della torcia delle Olimpiadi di Helsinki del 1952 volando da Atene alla città danese di Aalborg. La staffetta della torcia di Melbourne del 1956 addirittura si sdoppiò.

La prima nell'emisfero australe con arrivo in Australia sbarcando a Darwin, la seconda arrivò a Stoccolma dove si svolsero gli sport equestri. Quella del 1956 fu la prima ed unica volta nella storia delle Olimpiadi con due bracieri accesi. A Milano Cortina 2026 saranno accesi due bracieri olimpici simultaneamente: uno a Milano, all'Arco della Pace, e uno a Cortina d'Ampezzo, in piazza Dibona. Al centro del viaggio della fiamma di Roma '60 - il primo a essere trasmesso in televisione -, una serie di siti antichi in Grecia, Sicilia, Reggio Calabria, Taranto, Napoli e Roma al fine di puntare i riflettori sulle civiltà greca e romana ed evidenziare il legame tra i Giochi moderni e quelli antichi. Il 9 settembre 1964 gli ultimi tedofori dell'Olimpiade di Tokyo si riunirono davanti al Palazzo Imperiale.

 

 

La staffetta della fiaccola di Montreal del 1976 vide uno straordinario sviluppo tecnologico. La sera dell'arrivo della fiamma ad Atene, venne organizzata una cerimonia allo stadio Panathinaiko con tanto di posizionamento di un sensore che rilevava le particelle ionizzate provenienti da essa. Convertiti in impulsi codificati, vennero inviati via satellite a Ottawa. All'arrivo del segnale nella capitale canadese, un raggio laser riflesso su uno specchio parabolico ricreò la fiamma nella sua forma originale in un calderone situato su Parliament Hill. Il tripode venne acceso per la prima volta nella storia da due persone, Sarah Anderson, canadese anglofona e Stéphane Préfontaine, connazionale francofono.

Viaggi epici e innovazioni recenti

Il viaggio del fuoco di Mosca '80 durò un mese esatto. Partita il 19 giugno da Olimpia, la fiamma il 19 luglio entrò nell'allora stadio Lenin dopo essere entrata in Unione Sovietica da Chisinau, oggi capitale della Moldavia per attraversare anche Kiev e Belgorod. Quattro torce vennero accese nell'allora piazza Sovetskaya (oggi Tverskaya) e trasportate nelle sedi secondarie di Tallinn, Leningrado, Minsk e Kiev. La staffetta della torcia di Los Angeles del 1984 attraversò gli Stati Uniti da est a ovest e nel continente americano arrivò a New York. Spettacolare la cerimonia del 28 luglio al 'Memorial Coliseum' dove il campione olimpico di decathlon del 1960, Rafer Johnson salì 96 gradini per accendere il calderone, lo stesso utilizzato per l'edizione del 1932. Nel 1988 la fiamma arrivò in terra coreana sull'isola di Jeju da dove salpò per il porto di Busan su una nave chiamata 'Olympia88'.

Tenutasi il 17 settembre allo Stadio Olimpico di Seul, la cerimonia olimpica ha visto gli ultimi tre tedofori sollevarsi a 22 metri di altezza su uno speciale ascensore per accendere il calderone. Galattica la conclusione della staffetta di Barcellona 1992: il 25 luglio allo stadio sul Montjuic, l'arciere paralimpico Antonio Rebollo afferrò una freccia infuocata accesa dalla fiamma lanciandola sul tripode. Atlanta 1996 ha segnato il centenario dei Giochi moderni con partenza della staffetta da Los Angeles. Il viaggio lungo 26.875 chilometri ha visto la partecipazione di 12.467 tedofori. La fiamma volò per la prima volta nello spazio a bordo della navetta Columbia. Ad accendere il tripode era stato la leggenda del pugilato Muhammad Ali. Ciò che ha reso unica la staffetta della torcia di Sydney 2000 è stato il fatto che si è svolta principalmente in mare con il viaggio delle torce da un'isola all'altra del Pacifico, da Guam alla Nuova Zelanda, dalla Papua Nuova Guinea alle Isole Cook, dalla Micronesia a Tonga e da Vanuatu a Samoa. Ad accendere il tripode l'indigena australiana di atletica leggera Cathy Freeman entrata in una piscina circolare per accendere un anello di fuoco.

Il viaggio della torcia di Atene 2004 è stata la prima a fare il giro del mondo: le tappe includevano tutte le città sedi dei Giochi. Per la prima volta il fuoco di Olimpia arrivò in Africa. Nel suo viaggio verso Pechino nel 2008, la torcia è stata portata da una squadra di alpinisti sull'Everest, a 8.848 metri, lungo il versante cinese. Simboliche e significative anche le staffette delle Olimpiadi di Londra 2012, Sochi 2014 (la torcia venne portata sulla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale), Rio de Janeiro 2016, PyeongChang 2018, Tokyo 2020 e Pechino 2022 con le ultime due edizioni fortemente limitate, se non addirittura annullate, causa la pandemia di coronavirus. La fiamma di Parigi 2024 prima di arrivare in Francia, aveva visitato anche sei territori d'oltremare, Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Polinesia francese, Riunione e Nuova Caledonia.

 

 

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Autore
Agi.it

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