La Ferrari conferma Vasseur: oltre i risultati deludenti e le polemiche, perché ha scelto la continuità
- Postato il 31 luglio 2025
- F1 & Motogp
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
.png)
La stagione deludente e le ipotesi di un licenziamento, ma Frédéric Vasseur la Ferrari l’ha sempre sentita sua, nonostante una stagione sotto le (altissime) aspettative. Dopo le voci di una conferma arrivate forti già dal weekend del Belgio, seguite alla mini-pausa di due settimane, nella mattinata di mercoledì 31 luglio è arrivata l’ufficialità con un comunicato: la Ferrari riparte proprio dal team principale francese, scegliendo la continuità come non accadeva da diversi anni. Lo fa in un momento chiave per il proprio percorso in Formula 1, considerando che l’anno prossimo arriverà il nuovo regolamento motori (50% termici-50% elettrici) e le vetture dal passo più corto e completamente ridisegnate nell’aerodinamica. Iniziare tutto da capo, dopo una filosofia di lavoro scelta in precedenza, sarebbe stato sconveniente.
La nuova intesa tra il team di Maranello e Vasseur è di durata pluriennale — come si legge nella nota ufficiale — e punta a consolidare quanto costruito finora sotto la guida del capo-squadra di Draveil, arrivato a inizio 2023 per ridare slancio a un progetto tecnico e sportivo in difficoltà con la gestione di Mattia Binotto. Il prolungamento del rapporto, discusso nelle ultime settimane e deciso definitivamente negli ultimi giorni, era atteso e auspicato anche da buona parte del paddock. Dopo una fase di riflessione seguita a una prima parte di stagione con luci e ombre, la Ferrari ha deciso di scommettere ancora sul francese, apprezzato per il metodo, la capacità di tenere unito il team e la visione di medio-lungo termine.
Il comunicato della Scuderia ha sottolineato l’importanza della leadership del francese nel percorso di ricostruzione, mettendo l’accento sulla solidità del lavoro svolto e sulla determinazione a riportare la Rossa ai vertici del campionato: “Sotto la sua guida — è scritto — la squadra è unita, concentrata e impegnata nel miglioramento continuo”. A parlare è anche l’amministratore delegato Benedetto Vigna, che ribadisce la fiducia della casa di Maranello nella direzione presa dal team principal: “Oggi vogliamo riconoscere ciò che è stato costruito e impegnarci per ciò che ancora deve essere realizzato — le sue parole — Questo rinnovo riflette una fiducia radicata in ambizioni condivise, aspettative reciproche e chiare responsabilità”.
Vasseur, nel commentare l’estensione dell’accordo, ha sottolineato il valore del lavoro già svolto e la determinazione per ciò che verrà: “Sono grato alla Ferrari per la fiducia che continua a riporre in me — il suo commento — Questo rinnovo non è solo una conferma, ma una sfida a continuare a progredire, a dare il massimo. Sappiamo cosa ci si aspetta da noi e siamo tutti impegnati a compiere insieme il prossimo passo”. L’obiettivo è rompere un digiuno infinito che dura nei Piloti dal 2007 (l’ultimo Mondiale vinto da Kimi Raikkonen) e dal 2008 nei Costruttori (l’anno del “Crashgate” Renault e del Mondiale sfuggito a Felipe Massa a Interlagos a tre curve dalla fine, finito nelle mani di Lewis Hamilton).
Il messaggio anche è chiaro: la continuità è stata messa al centro, non si vogliono colpi di scena o altri cambiamenti per raggiungere la vittoria. Un approccio che ha dato frutti in passato — basti pensare al ciclo vincente con Jean Todt, che raccolse risultati importanti solo dopo diversi anni — e che oggi torna d’attualità nel tentativo di riportare il Cavallino ai vertici. Basti pensare che il fresco epurato Chris Horner con la Red Bull, nei 20 anni da team principal, ha raccolto otto titoli Piloti, sei Costruttori e 124 vittorie, mentre nello stesso periodo (2005-2025) Maranello ha cambiato sei volte: da Todt a Stefano Domenicali (qui sono arrivati gli ultimi titoli Piloti e Costruttori) fino a inizio 2014, poi Marco Mattiacci (addio alla fine dello stesso anno), Maurizio Arrivabene (2015-2019), Binotto (2019-2022) prima di Vasseur.
Determinante è stato anche il sostegno dei piloti. Charles Leclerc, legato a Vasseur fin dai tempi della Formula 2, ha spesso manifestato pubblicamente la sua stima: “Amo il team e credo in lui, c’è fiducia totale”. Anche Lewis Hamilton, pronto a diventare compagno di squadra del monegasco nel 2026, ha confermato la sua piena sintonia con il team principal: “È l’uomo giusto per riportarci al vertice”. Lo stesso che ha detto di lavorare duramente con il capo squadra francese e il resto del team per cambiare aria e modo di lavorare all’interno di Maranello definiti come “non positivi”.
L'articolo La Ferrari conferma Vasseur: oltre i risultati deludenti e le polemiche, perché ha scelto la continuità proviene da Il Fatto Quotidiano.