La Federcalcio tedesca ha evaso le tasse e “ha sostenuto il sistema corrotto della Fifa”: la condanna per i Mondiali 2006
- Postato il 25 giugno 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Evasione fiscale e corruzione. L’immagine del calcio tedesco viene macchiata dalla durissima sentenza emessa dal Tribunale Regionale di Francoforte, nell’ambito del cosiddetto processo ‘Favola estiva‘, legato ai Mondiali del 2006 in Germania. L’esito è roba da poco: una multa da 110mila euro. Ma le parole scritte nero sui bianco dai giudici restituiscono un’immagine tremenda di come fu gestita la Coppa del Mondo 2006, vinta poi dall’Italia nella finale di Berlino. La Federcalcio tedesca (Dfb) è stata dichiarata colpevole di aver evaso le tasse. Ma le accuse vanno oltre: “La Dfb ha gestito anche pagamenti illeciti e ha sostenuto il sistema corrotto della Fifa“.
Il verdetto è stato pronunciato dalla giudice Eva-Marie Distler nel 34esimo giorno del processo. La sentenza riguarda i dubbi flussi di pagamento relativi alla Coppa del Mondo 2006 e conclude il processo, in corso da marzo 2024. La procura aveva accusato la Dfb di aver evaso imposte per un importo di circa 2,7 milioni di euro. “Secondo il parere del tribunale, non vi è dubbio che la Dfb abbia evaso le tasse”, ha dichiarato Distler nella sua motivazione. La Federcalcio tedesca è stata condannata a pagare un totale di 130mila, con una deroga di 20mila euro a causa della durata “contraria allo stato di diritto” del procedimento. I processi contro i tre ex alti dirigenti della Dfb, Theo Zwanziger, Wolfgang Niersbach e Horst R. Schmidt, sono stati archiviati in cambio del pagamento di multe. Zwanziger ha dovuto pagare 10mila euro, Niersbach 25mila euro e Schmidt 65mila euro.
Tuttavia, al di la dei verdetti della giustizia, secondo al giudice Distler l’indagine ha fatto emergere un’”immagine catastrofica” della Federcalcio tedesca. I vertici della Dfb all’epoca erano disposti a tutto assicurarsi la sovvenzione di 170 milioni di euro per la Coppa del Mondo. “Il procedimento è costato molto alla Dfb. La sua immagine è stata macchiata. La Germania calcistica faceva parte del sistema Fifa”, ha dichiarato la giudice Distler nella sua sentenza, in cui ha ricordato anche le accuse di corruzione che gravitano intorno all’organizzazione di quel Mondiale. In particolare, secondo il tribunale, la Federcalcio sapeva della mazzetta da 6,7 milioni di euro per i membri dell’allora Commissione finanziaria della Fifa guidata da Mohamed bin Hammam. Secondo le accuse, fu Franz Beckenbauer – ex stella del calcio tedesco e presidente del comitato organizzatore dei Mondiali 2026 – a corrompere bin Hammam. Ma all’interno della Federcalcio si sapeva a cosa sarebbero serviti quei soldi, dichiarati dalla Dfb come spese per un gala della Coppa del Mondo che non ha mai avuto luogo.
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