La Danimarca tasserà i peti degli animali

  • Postato il 2 dicembre 2024
  • Di Focus.it
  • 1 Visualizzazioni
Quella che qualche anno fa sembrava una barzelletta è diventata, con il passare del tempo, una questione molto seria: i peti degli animali da allevamento sono una delle principali fonti di inquinamento e di produzione di gas serra, in particolare metano (si stima che generino il 15% delle emissioni globali), e vanno in qualche modo "combattuti". Negli ultimi anni sono state proposte tante soluzioni, ma quella avanzata dalla Danimarca potrebbe essere una delle più radicali: come riportato tra l'altro da BBC e dal quotidiano danese The Copenhagen Post, dal 2030 gli allevatori danesi dovranno pagare una vera e propria tassa sui peti. . La rivoluzione verde danese. Introdotta dopo mesi di discussioni che hanno coinvolto il governo danese, i sindacati, gli agricoltori e diversi gruppi ambientalisti, e approvata in parlamento a larga maggioranza, la "tassa sui peti" fa parte di un accordo più ampio che punta a ridurre le emissioni nazionali di 2.35 milioni di tonnellate entro il 2032. . L'accordo parte dal presupposto che il 60% del territorio danese è coltivato, e quindi l'industria agroalimentare del Paese è tra le maggiori responsabili del suo inquinamento: oltre alla tassa sui peti, l'accordo prevede tra l'altro la sostituzione di 250.000 ettari di campi coltivati con nuove foreste.. Come si tassa un peto? Ma come funziona di preciso questa tassa? È presto detto: per ogni tonnellata di metano emessa dagli animali da allevamento, il proprietario dovrà pagare 300 corone, l'equivalente di circa 40 euro. La cifra salirà poi a 750 corone nel 2035.. E se vi state chiedendo come faranno gli allevatori a misurare la quantità di metano emessa dai peti dei loro animali, i dettagli non sono ancora chiari, ma è facile immaginare che verrà fatta una stima basata sul numero di capi. La misura andrà a colpire circa 15.000 fattorie in tutta la Danimarca..
Autore
Focus.it

Potrebbero anche piacerti