La crociera sul Nilo è il viaggio più bello che si possa fare nella vita. Ma a due condizioni
- Postato il 26 agosto 2025
- Consigli
- Di SiViaggia.it
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Di viaggi ne ho fatti tanti, e sono sempre tutti belli. Perché ognuno regala qualcosa: un luogo, un paesaggio, un’atmosfera, un’esperienza, una conoscenza. Come sostiene Paulo Coelho “Non esistono due viaggi uguali che affrontano il medesimo cammino”. Non è facile, dunque, stilare una classifica dei viaggi migliori. Tuttavia, ce n’è uno che, a mio parere, è il viaggio con la “V“ maiuscola perché racchiude in sé tutte le sperienze che si possono fare ed è la crociera sul Nilo alla scoperta dell’Egitto classico.
Perché fare una crociera sul Nilo
La crociera sul Nilo, il fiume più lungo del mondo (6.852 chilometri attraverso otto Stati africani), non è la solita crociera che spesso tocca luoghi raggiungibili comunque con altri mezzi.
Tanti luoghi in un unico viaggio
La crociera lungo il Nilo è l’unico modo – almeno per ora – per raggiungere certi luoghi. Si tratta prevalentemente di siti archeologici sorti proprio lungo il corso d’acqua mentre alle spalle c’era solo il deserto, perché, come sappiamo, senza acqua non c’è vita. Ed è il motivo per cui gli antichi egizi fondarono le loro città, come Luxor, una delle tappe fondamentali di questo viaggio, e i luoghi di culto, come il Tempio di Karnak, forse il più esteso e maestoso tra i complessi monumentali dell’Egitto faraonico, e il Tempio di Edfu, due delle altre soste immancabili durante la crociera, proprio lungo il corso del fiume Nilo. Tra una tappa e l’altra della crociera spesso non c’è nulla, ci sono paesaggi sconfinati, campi coltivati, piccoli villaggi e non sempre esistono strade che costeggiano il fiume: navigare è l’unica soluzione per spostarsi.

Un viaggio ricco di esperienze
Spiegata la questione logistica, dal punto di vista storico e culturale la crociera sul Nilo è un viaggio incredibilmente ricco. Ogni giorno è denso di esperienze, di informazioni, di emozioni. La guida, che accompagna il tour dall’inizio alla fine del viaggio, naturalmente è fondamentale per trasferire nozioni storiche (le dinastie dell’Antico Egitto rispetto al calendario gregoriano, per esempio), alberi genealogici di faraoni e regine, spiegazioni (il significato dei geroglifici, giusto per intenderci), racconti, aneddoti e simbologie. Poiché le informazioni sono tante e complesse, il consiglio è di verificare che la guida che accompagni il vostro viaggio parli italiano perché, anche se conosciamo bene le lingue, il fatto di parlare in italiano fa davvero la differenza per riuscire a cogliere ogni sfumatura.
Il viaggio della vita
Al termine del viaggio sapremo tutto dei faraoni, saremo in grado di riconoscere i simboli che li rappresentano sulle pareti dei templi o delle tombe (nella Valle dei Re e nella Valle delle Regine), conosceremo la loro storia e degli archeologi che hanno cavato nel deserto e rinvenuto i tesori che oggi possiamo ammirare, la cultura, la religione e le tradizioni dell’Antico Egitto, ma anche della geografia dell’Egitto, come mai abbiamo fatto da bambini nonostante abbiamo trascorso ore e ore sui libri di scuola.

Le tappe classiche della crociera sul Nilo
Premetto che di crociere sul Nilo ce ne sono di diversi tipi in quanto possono variare la durata del viaggio (da 5 a 15 giorni, quella più lunga solitamente parte con la navigazione dal Cairo) e i luoghi visitati. Inoltre, alla crociera viene sempre abbinata o all’andata o al ritorno la tappa al Cairo, con la Piana di Giza per visitare le Piramidi (Cheope, la più grande e l’unica in cui si può entrare, Chefren, la media, Micerino, la più piccola. Tra l’altro, le piramidi non sono solo tre ma sono nove perché ciascuna delle principali ha di fianco a quelle delle regine che sono sei), la Sfinge e ora anche il nuovo Grand Egyptian Museum. Durante la giornata si visita anche il “vecchio” museo egizio che resta comunque aperto nonostante sia stato inaugurato quello nuovo e alcuni luoghi della città, a partire dal bazaar.
Quindi una notte o due, a seconda di quando si arriva, si trascorrono nella Capitale, mentre per imbarcarsi sulla nave – a meno che non si parta direttamente dal Cairo, ma solo in alcune stagioni per via del livello del Nilo -, bisogna volare su Luxor, che dista circa un’ora d’aereo. Diciamo che la classica crociera sul Nilo comprende un paio di notti al Cairo e quattro-cinque notti a bordo della nave per un totale di sette-otto giorni.
Le tappe della crociera sul Nilo classica
Le navi da crociera si dirigono verso Sud, quello che un tempo era l’Alto Egitto, e si naviga contro corrente (il Nilo sfocia nel Mar Mediterraneo). Le tappe classiche sono quelle che si trovano tra Luxor e Assuan e quindi:

- Luxor, sulla riva orientale del Nilo, per visitare il Tempio di Karnak, uno dei complessi religiosi più imponenti e spettacolari dell’Antico Egitto, che è collegato tramite il Viale delle Sfingi al Tempio di Luxor, entrambi Patrimoni mondiali dell’umanità Unesco;
- Valle dei Re e delle Regine, per visitare le tombe dei faraoni e delle regine che si trovano già in zona deserto e sono raggiungibili con un pullman. Le tombe sono visitabili a rotazione quindi, se tornate più volte non è detto che vediate sempre le stesse. Per visitare la tomba di Tutankhamon, scoperta praticamente intatta da Howard Carter nel 1922, bisogna fare un biglietto a parte. Lo stesso giorno si visitano anche il Tempio di Hatshepsut, a Deir el-Bahari, la donna che regnò come faraone per quasi mezzo secolo, e i Colossi di Memnone;
- Chiusa di Esna, Tempio di Edfu (uno dei meglio conservati) e Kom Ombo, propri sulle rive del Nilo;
- Assuan con la visita della Diga di Assuan, un’opera di ingegneria moderna risalente agli Anni ’70 per risolvere il problema della siccità, e il Tempio di Philae (raggiungibile in barca).
L’escursione ad Abu Simbel
Solitamente il viaggio prosegue con la visita di Abu Simbel, affacciato sul lago Nasser e non sul Nilo e quindi raggiungibile con tre ore di pullman (talvolta si pernotta fuori per imbarcarsi di nuovo il giorno successivo). Talvolta l’escursione ad Abu Simbel non è compresa nel pacchetto, ma se volete completare il viaggio è assolutamente da includere perché la visita dei due templi, quello di Ramses II e quello della moglie prediletta, la regina Nefertari, valgono metà del viaggio, non soltanto per la bellezza, l’imponenza e lo stato di conservazione quanto per la storia che c’è dietro: con un’impresa archeologica internazionale, negli Anni ’60 il sito venne smontato pezzo per pezzo per non essere sommerso dalla Diga di Assuan, e ricostruito poco più a monte.

Le crociere più lunghe
Esistono anche crociere più lunghe da ll Cairo ad Assuan (o viceversa), che attraversano quasi tutto l’Egitto seguendo il Nilo. Sono meno frequenti perché oltre a durare di più sono anche più costose, ma permettono di vedere anche il Medio Egitto e quindi zone meno turistiche ma altrettanto molto affascinanti. Si fa tappa a Beni Suef – El Minya dove si visita la Necropoli di Meidum, i siti di Tell el-Amarna e la Necropoli di Beni Hassan con le tombe scavate nella roccia); poi ad Abydos per visitare il Tempio di Seti I; a Dendera dove c’è il Tempio di Hathor, per poi arrivare a Luxor.
Il lato negativo della crociera sul Nilo
Questo è uno dei viaggi di maggiore successo al mondo: piace praticamente a tutti. Secondo i più recenti dati di affluenza turistica, si calcola che ogni anno sono circa 14 milioni i visitatori delle Piramidi di Giza e quasi tutti proseguono o arrivano (abbiamo detto che Il Cairo è una tappa obbligata della crociera) dall’itinerario sul fiume Nilo.
Troppe navi sul Nilo
Poiché ogni nave può ospitare tra i cento e i 150 passeggeri, fate un po’ il calcolo di quante navi possano navigare su questo fiume contemporaneamente nel periodo di alta stagione, che, tranne due momenti dell’anno (gennaio e luglio-agosto), è praticamente sempre. Il che significa che, quando attraccano, anche in grandi città come Luxor o Assuan, non ci stanno tutte e sono costrette ad affiancarsi l’una all’alta arrivando a formare file ci quattro-cinque navi e la situazione è allucinante su qualsiasi delle navi ci si trovi.

Infatti, se si attracca per primi (ma non è scontato) e la vostra nave è la più vicina alla banchina è più pratico per imbarcarsi e sbarcare, però significa che i passeggeri delle altre navi attaccate alla vostra dovranno attraversare i vostri ponti per spostarsi su e giù dalla loro nave. Se si arriva per ultimi bisogna, appunto, attraversare le altre navi per salire o scendere. Se poi ci si trova in mezzo tra due navi la situazione è la peggiore di tutte perché, ai suddetti inconvenienti, ci sarà anche quello di essere obbligati a guardare ed essere guardati perché le finestre delle cabine saranno appiccicate una di fronte all’altra. Quindi, il problema numero uno è il sovraffollamento navi.
Problema overtourism nei siti archeologici
Poi c’è il problema numero due, quello della folla nei siti archeologici. La guida che accompagnava il mio gruppo, Tony, ha raccontato che per visitare il Tempio di Philae che si trova su un’isola raggiungibile con delle piccole imbarcazioni in alta stagione si fa un’ora di fila all’esterno spesso senza neanche avere tempo di entrare perché bisogna ripartire per il sito successivo. Per non parlare, poi, della Sfinge nella Piana di Giza: per raggiungerla bisogna entrare in uno spazio alquanto ristretto e quando arrivano i gruppi è quasi impossibile riuscire anche solo a scattare una fotografia. Per entrare nella Piramide di Cheope o nelle tombe della Valle dei Re, poi, è anche inutile provarci oltre al fatto che si si soffre un minimo di claustrofobia è vivamente sconsigliato (il tunnel della piramide è a senso unico e non si può neanche tornare indietro se si cambia idea…).

Consigli per una crociera sul Nilo indimenticabile
Qual è dunque la mia personalissima ricetta per potersi godere quello che è il viaggio più bella da fare nella vita? Due sono i consigli, che è poi quello che ho fatto io: partire in bassa stagione per trovare poca gente e godersi appieno i siti dell’Antico Egitto e scegliere una nave piccola.
Partire in bassa stagione
La bassa stagione comprende due periodi: il mese di gennaio (per qualsiasi viaggio, in generale, il momento in cui la gente viaggia meno è tra l’Epifania e più o meno la fine del mese (tanto che compagnie aeree e hotel sono soliti proporre sconti e offerte perché, dopo le festività natalizie, non sono in molti a poter viaggiare). In Egitto in questo periodo non fa freddissimo e non fa caldissimo, bisogna vestirsi strati e prevedere di mettere in valigia dal piumino alla T-shirt.

L’altro periodo è luglio-agosto, quando fa veramente caldo (40-45°C a mezzogiorno), ma le visite vengono organizzate in modo intelligente perché si parte prestissimo la mattina (verso le 6-7), si torna sulla nave a pranzare e a riposarsi nelle ore più calde e si esce di nuovo nel tardo pomeriggio quando il sole non è più a picco, per intenderci.
Anzi, al tramonto si può godere di uno spettacolo meraviglioso dei siti, specie quelli ubicati sulle rive del Nilo, che poi vengono illuminati per la sera, dato che l’orario di chiusura dei templi è tra le 20 e le 22. Fondamentale portare sempre con sé la borraccia per idratarsi, un cappello per proteggersi dal sole, la crema solare per non ustionarsi e cercare, seguendo l’esempio della guida, sempre un posto all’ombra. Viaggiando in bassa stagione vi eviterà di fare file per visitare templi e per superare la Chiusa di Esna (spesso si è i soli a dover passare altrimenti ci si mette in fila anche per ore) e di trovarvi a guardare dentro le finestre delle cabine altrui.

Imbarcasi su una piccola nave da crociera
L’altro consiglio che mi sento di darvi è, se potete permettervelo, scegliere di fare la crociera a bordo di una nave piccola, che possa ospitare pochi passeggeri. Oggi esistono navi che sono considerate più degli yacht e che, a bordo, offrono poche cabine ma ampie, per ospitare una ventina di passeggeri. Certo, questo tipo di crociera è un po’ più costosa (circa il doppio), ma non costosissima (circa 3500-4000 euro tutto incluso, compresi i voli) e, se viaggiate in bassa stagione, costa anche meno.
Sulla nave Savoy, per esempio, che ospita solo 12 suite con pareti finestrate per godersi il panorama dello scorrere del Nilo direttemente dal letto, possono viaggiare solamente 24 passeggeri (a volte viene noleggiata per un unico gruppo di amici), c’è un ristorante con menu alla carta, due bar, uno nel salone comune e un altro sul rooftop, dove c’è anche una fantastica piscina a sfioro.

I vantaggi di prendere parte a una crociera con un piccolo gruppo sono tantissimi a livello di tempistiche e di organizzazione, di qualità dei servizi a bordo e nei ristoranti dove ci si ferma a pranzo qualche volta. Se, poi, si pensa alla sosta bagno per venti persone o per 150 vi convincerete subito dei miei consigli.
Inoltre, con queste crociere più esclusive si visitano anche siti meno frequentati e fuori dalle solite rotte turistiche – come per esempio il complesso di Medinet Habu, l’imponente tempio funerario di Ramses III sulla riva occidentale del Nilo – e si può pranzare in ristoranti più catratteristici ma più piccoli, dove c’è posto solo per i piccoli gruppi, come quello nubiano sull’isola di Bigeh, di fronte al Tempio di Philae con vista su questo luogo simbolo dell’Antico Egitto.
