La Corte USA licenzia i giudici, la Cassazione licenzia Meloni, Sinner licenzia il trainer

  • Postato il 28 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Mentre negli Stati Uniti, la Corte suprema va contro i poteri dei tribunali che vorrebbero limitare i poteri del presidente; in Italia la Corte di Cassazione boccia il decreto sicurezza varato dal governo pochi giorni fa.

Nella memoria lunga 129 pagine, si sostiene che nel provvedimento manchino i presupposti di necessità ed urgenza inficiandone quindi la legittimità costituzionale.

Il ministro Carlo Nordio rimane incredulo, ma che cosa ne penserà il capo dello Stato che quella legge l’ha controfirmata? Come presidente del Consiglio Superiore della Magistratura potrebbe chiedere agli illuminati giudici il motivo di tanta acredine nei confronti di una legge ?

Il ritornello è sempre lo stesso: a Palazzo Chigi si parla di una vera e propria invasione di campo. È come se l’esecutivo entrasse a gamba tesa su una sentenza giudicandola non solo priva di contenuti, ma contraria ad una legge dello Stato.

La polemica si infiamma: la sinistra plaude e ripete quanto sosteneva in Parlamento: “È inutile, dannosa e contro i principi della libertà”.

La destra insorge: “Si vuole aiutare chi viola la legge e continua a farlo senza il pericolo di finire in galera”. Due esempi emblematici: l’interruzione per protesta di una grande arteria e l’impossibilità di arrestare una borseggiatrice perché in attesa di un bimbo. Che timbro di legalità si può dare a episodi di questo tipo quando si è in presenza di un reato preso in flagranza?

La Corte dice la sua

La Corte USA licenzia i giudici, la Cassazione licenzia Meloni, Sinner licenzia il trainer, nella foto Giudici Cassazione
La Corte USA licenzia i giudici, la Cassazione licenzia Meloni, Sinner licenzia il trainer (Giudici di Cassazione, foto Ansa) – Blitz Quotidiano.it

Non è un atteggiamento nuovo: da tempo la magistratura varca a volte i confini del suo potere per sconfinare in un altro che non le spetta. In questo modo il governo perde di credibilità e i cittadini che cosa ne penseranno? Che non ci si può fidare della giustizia. Ottimo risultato non c’è che dire. Ora, si deve aggiungere però che la Cassazione può legittimamente esprimere un parere che non è comunque vincolante. Lo può diventare se la Consulta ne prendesse coscienza dando ragione alla suprema corte.

Un problema così delicato dovrebbe preoccupare chi vive in questo Paese, ma la verità è  che una parte della politica è troppo impegnata nell’organizzare o nel partecipare a manifestazioni di protesta. Questo sabato Roma, soprattutto, era stata lasciata libera dai cortei che bloccano spesso il centro e i quartieri limitrofi. Eh no, non si può stare senza una protesta.

Così, alcuni parlamentari del Pd e relativi cespugli sono partiti per Budapest dove sfileranno oggi gli affiliati del Lgbt (un acronimo che sta per lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Il governo ungherese l’ha vietata, ma il sindaco della capitale è stato di parere contrario. Così, tutti a Budapest. Mancherà soltanto la deputata europea Ilaria Salis che non se la sente di rischiare e di tornare in quelle galere dove certamente non si gode ottima salute.

Tutti per Sanchez

 L’opposizione italiana è oggi completamente a favore di Pedro Sanchez, il leader spagnolo che ha detto “ni” al riarmo. Non tanto perchè professino le stesse idee, ma perché è ed è stata una ghiotta occasione per dare addosso a Giorgia Meloni. Il governo teme che queste critiche possano scalfirlo? A stare ai sondaggi di Nando Pagnoncelli assolutamente no. L’alleanza di destra cresce, il Pd diminuisce, quindi……..

Attenzione: non ci si deve stupire se Venezia non ha boicottato le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Alla fine dei conti la città ne è uscita con un miliardo in più nelle tasche per la gioia di tutti, i quali vorrebbero un matrimonio di questo tipo al giorno per non patire più le pene dell’inferno e non avere seri grattacapi di bilancio.

Al contrario, si rimane increduli dinanzi alla decisione di Jannik Sinner che ha licenziato in blocco il suo staff. Caro numero uno, non è con il pugno di ferro che si combattono i periodi neri. Ma con un allenamento più accurato, lasciando magari da parte i tantissimi spot pubblicitari che rendono tanto, meno che sul campo da tennis.

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Autore
Blitz

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