“La colonna sonora de La Scuola Romana (delle risate)? C’è l’ironia che nasce da una malinconia di fondo, un modo di esorcizzare le avversità”: Piotta racconta il suo nuovo lavoro
- Postato il 15 aprile 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Metto in musica l’umorismo e l’ironia romana da Ettore Petrolini a Zerocalcare“. Incontriamo Piotta in un luogo magico per la Capitale, la sede di Radio Rock, quarant’anni di storia della città e non solo in fm. Qui ci racconta di averci preso gusto, dopo la colonna sonora della serie “Suburra” tocca a “La Scuola Romana (delle risate)“, film documentario che racconta i miti della commedia e della comicità romana, appunto, accompagnati da parole e note di Tommaso Zanello, in arte Piotta. “Una cosa molto differente rispetto a un crime… con la voce narrante di Carlo Verdone, che c’è anche in presenza, e tantissimi ospiti e omaggi anche ad attori e attrici che purtroppo non ci sono più”.
E rispetto a “Suburra” il risultato è molto diverso…
La colonna sonora della “Scuola Romana (delle risate)” ha sonorità differenti rispetto a Suburra, qui l’atmosfera cambia. C’è l’ironia romana che, però, nasce da una malinconia di fondo, un modo di rispondere esorcizzando le avversità della vita. E questo contrasto tra il malinconico e la parte più solare emerge in tutta la colonna sonora, nella scelta dei suoni, nelle parole usate nei testi e nelle melodie. C’è questo incrocio tra vecchio e nuovo, elettronico e folk, solarità e anche crepuscolarità, solitudine e modo per stare tutti insieme ridendo in una sala cinematografica o davanti alla tv.
Piotta e Roma sono sempre più intrecciati?
Ho un grande rapporto con la città, non ho raccontato solo Roma, ho raccontato tante cose, ma certamente Roma l’ho raccontata più di una volta. Coi toni più scuri di “7vizi Capitale” per “Suburra“, fino a “Tu mi piaci” che diciamo è il tema principale de “La Scuola Romana (delle risate)“. E questa colonna sonora ha un sapore diverso, a tratti più latino, a tratti solare, ma appunto anche malinconico. Cerco di citare tanti protagonisti del film documentario tra cui nomi leggendari come Anna Magnani, piuttosto che lo stesso Petrolini, Gigi Proietti, fino anche a nomi meno noti, ma a cui sono stato forse legato personalmente perché raccontano la Roma di notte, per esempio cito Massimo Marino. E, quindi, cerco un po’ di dipingere le varie anime e sfaccettature di questa città che è talmente grande, complessa e composita che ha dentro tutto e anche un po’ il suo contrario. Anche chi non è romano, ad esempio, perché c’è Fellini che non è romano, ma è uno dei pochi che ha saputo raccontare Roma in maniera incredibilmente corretta.
Piotta ha il merito di aver fatto riscoprire la figura di Remo Remotti nel centenario della nascita e ormai alla vigilia del decennale della morte, che qui ritroviamo…
Nella colonna sonora ci sono brani inediti e parti strumentali, col grandissimo Francesco Santalucia al pianoforte, col quale abbiamo scritto tutti quanti i pezzi in quest’occasione come anche l’album “‘Na notte infame“, che comunque ha dei legami con questa colonna sonora: per esempio, c’è “Lode a dio“, dove Verdone parla della poesia che ancora conserva questa città e parte con la poesia e la voce di mio fratello Fabio e poi le mie strofe. Ma c’è anche un grande poeta di Roma, nonché pittore e attore, una figura a tutto tondo e leggendaria come Remo Remotti, perché c’è la versione di “Me ne andava da quella Roma” uscita per il centenario… è un’altra figura che emerge da questo documentario che cerca di fare un puzzle con le personalità più iconiche di Roma; sono tantissimi, forse ne mancherà qualcuno, è difficilissimo mettere tutta Roma e cent’anni di storia del teatro, di tv e del cinema in un solo documentario, ma è davvero molto ricco di racconti umani, di storie, di pezzi cult dai film, dalla televisione e anche parti teatrali, ad esempio di Gigi Proietti…
La musica di Piotta è ancora quella del ragazzo di “Supercafone” e “La grande onda“?
Penso che la musica che ho fatto, che sto facendo e che farò faccia da commento sonoro alla vita di chi l’ascolta, ma anche alla mia. Sarebbe un po’ patologico a 50 anni scrivere le stesse cose e suonare le stesse cose di quando ne avevo 18 o 20. Erano oneste e sincere quelle dei vent’anni, brani che tuttora canto con piacere perché sono le radici, così come sono altrettanto sincere e oneste queste. Sono cresciuto tanto perché la vita è fatta di esperienze, perché studio sempre e anche perché ho avuto il coraggio di raccontare questa parte mia più intima, forse più fragile, che io all’inizio non pensavo potesse interessare a nessuno. Messi anche questi aspetti sul piatto, che vuol dire il palco, il disco, una colonna sonora, funzionano perché penso che essendo veri fanno arrivare a chi ascolta questa verità.
E crescendo è arrivato a vette autoriali, a Luigi Tenco, non al Premio Tenco, perché c’è stata tutta la polemica e lo scontro per l’esclusione di “‘Na notte in fame” dalla cinquina degli album in dialetto… ma ha conosciuto la famiglia, ha rifatto “Vedrai vedrai”…
La famiglia Tenco l’ho conosciuta proprio in occasione della querelle col premio Tenco. È stato un grande onore… li ho conosciuti quando mi hanno dato, invece, il premio Lunezia proprio per “‘Na notte infame”, miglior album per il valore musical-letterario. E anche per il rifacimento di “Vedrai vedrai”, fatto sempre con Francesco Santalucia, in una chiave moderna ma rispettosa del testo e dello stile di Luigi Tenco. Sono stato innegabile particolarmente orgoglioso. Ci siamo arrivati con un po’ di difficoltà legate proprio alla querelle, ma il destino ha voluto che ci conoscessimo di persona, in particolare con Patrizia, uno dei due nipoti di Luigi oltre a Giuseppe. Ed è stato un incontro molto intenso.
Tempo fa ha anche pubblicato un romanzo, “Corso Trieste” (la nave di Teseo), Piotta non è più solo un rapper e un cantautore. Non si ferma più?
“Corso Trieste” è il mio primo romanzo, scritto a quattro mani con mio fratello Fabio, racconta Roma e l’Italia dal 75 all’85. Accadono tantissime cose, nel bene e nel male, nel piombo e nel rap. Penso che abbia ampliato ulteriormente i miei orizzonti, cosa che succede da quando ho iniziato a fare musica per gioco, per passione… e la passione c’è anche adesso, dopo tanti anni. E’ una mia necessità ogni volta mettermi in discussione, alzare l’asticella un po’ più in là, per darmi degli stimoli. A volte me li dà la vita, nel caso della scomparsa di Fabio nel 2022 purtroppo… e io cerco sempre di tenere botta e testa alla vita stessa con la cosa che so fare meglio, che è la musica e la creatività: scrivere e tirare fuori quello che c’è dentro.
Obiettivi?
Imminenti il tour in partenza il primo maggio a Salerno: tante date estive, tantissimi festival e anche teatri, a riprova dell’ultimo lavoro, del disco, di Tenco… sto lavorando al nuovo album, ma non c’è una data precisa né una scadenza. L’unica scadenza è la qualità, quando sarò convinto del risultato uscirà il nuovo lavoro, sono a buon punto, comunque, e anche molto soddisfatto fin qui delle canzoni scritte, composte e anche in parte già incise.
“La Scuola Romana (delle risate)” di Marco Spagnoli, film documentario dedicato alle storie della commedia e della comicità romana con la colonna sonora di Piotta, sarà al cinema dal 17 aprile 2025 e sarà trasmesso su Rai3 in prima serata il 26 aprile.
Le date del tour 2025 di Piotta già programmate sono:
1° maggio: Salerno – Teatro Augusteo – 1MayDay Festival 2025
17 maggio: Sant’Agata Bolognese (Bo) – Teatro Bibiena – Festamobile
23 maggio: Roma – Città dell’Altra Economia – Arf Festival
27 giugno: Borutta (Ss) – Comitato San Pietro di Sorres
28 giugno: Genova – Giardini Luzzati – Gen Festival
2 luglio: Rifredi (Fi) – Stella Rossa Festival
11 luglio: Canale Monterano (Rm) – Monterano d’Autore
12 luglio: Crispina Lorenzana (Pi) – MelaSono Music Fest
9 agosto: Campitello Matese (Cb) – Matese Volks Camp
11 agosto: Caulonia (Rc) – Hi-Qu Music Festival dell’Alta Qualità Culturale
13 agosto: Norma (Lt) – Rassegna Un’Estate Controvento
15 agosto: Verzino: (Kr) – Amore & Rabbia Festival
30 agosto: Barberino Tavarnelle (Fi) – Circolino Summer Fest
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