La classifica delle Nazioni più divertenti del mondo: la top 10

  • Postato il 3 agosto 2025
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  • Di SiViaggia.it
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L’umorismo è un linguaggio universale, capace di superare barriere linguistiche e culturali. Eppure, le sue forme di espressione variano da un Paese all’altro e incontrare persone con un senso dell’umorismo affine al proprio può fare la differenza, soprattutto quando si viaggia o ci si trasferisce: in questi casi, ridere insieme può diventare un collante sociale, un mezzo per creare relazioni autentiche e ambientarsi con più facilità.

Proprio da questa considerazione parte l’indagine condotta da Remitly, che ha voluto capire quali siano le nazioni più “spiritose” al mondo: ha intervistato oltre 6.000 persone in trenta Paesi, utilizzando un metodo psicologico rigoroso, l’Humour Styles Questionnaire, uno strumento sviluppato nel 2003 da Rod Martin e pubblicato sul Journal of Research in Personality. Non si tratta di un semplice sondaggio sull’autoironia o sul gusto per le battute, ma di un modello strutturato per analizzare come le persone utilizzano l’umorismo, suddividendolo in quattro categorie principali: affiliativo, autodistruttivo, auto-migliorativo e aggressivo.

Gli intervistati hanno risposto a una serie di affermazioni, esprimendo il loro grado di accordo. I punteggi raccolti sono stati elaborati per costruire un profilo umoristico medio di ciascun Paese: maggiore era il punteggio complessivo, più forte era la propensione all’umorismo tra la popolazione.

Ecco la classifica globale delle dieci nazioni più divertenti, sorprendente sotto molti aspetti.

10. Ungheria, umorismo scuro e intelligente

Al decimo posto della classifica ecco l’Ungheria, che si distingue per un tipo di umorismo decisamente più riflessivo e a tratti cupo.

Prevale lo stile aggressivo, caratterizzato da battute taglienti, ironia sottile e riferimenti culturali sofisticati. Non si tratta dell’umorismo che fa “sbellicare” dalle risate al primo impatto, ma piuttosto di una forma di comicità che richiede attenzione, intelligenza e familiarità con il contesto.

9. Danimarca, ridere con discrezione

Salendo in classifica, al nono posto troviamo la Danimarca. In un Paese noto per l’equilibrio sociale e il forte senso comunitario, l’umorismo gioca un ruolo essenziale nel mantenere l’armonia nei rapporti.

I danesi ottengono punteggi alti nello stile affiliativo, quello usato per creare ponti tra le persone e smorzare le tensioni. Il loro è un umorismo sobrio, mai sopra le righe, che serve a far sentire gli altri a proprio agio. È un’arte sottile, esercitata con garbo e misura, ideale per disinnescare momenti imbarazzanti con un sorriso gentile.

8. Polonia, ironia come forma di resilienza

L’ottava posizione spetta alla Polonia, dove il senso dell’umorismo è spesso usato come strumento di sopravvivenza emotiva.

I polacchi si distinguono per la capacità di affrontare le difficoltà con ironia, tra lo stile aggressivo e quello autolesionista. Le battute sono spesso velate, piene di sottintesi e riflessioni, e servono non solo a divertire, ma anche a esorcizzare le avversità. Pur essendo talvolta pungente, l’umorismo polacco è umano e caloroso, capace di unire grazie alla condivisione di esperienze comuni.

7. Australia, sarcasmo e autoironia a braccetto

Al settimo posto si colloca l’Australia, patria di un umorismo diretto, spesso intriso di sarcasmo e autoironia.

Gli australiani amano prendere in giro gli altri, ma sanno farlo in modo giocoso, mai offensivo. Allo stesso tempo, non esitano a mettersi in discussione con battute che ridicolizzano se stessi.

L’equilibrio tra stile aggressivo e autolesionista rende l’umorismo australiano vivace e coinvolgente, tanto da risultare familiare anche a molti britannici, che vi trovano un’affinità culturale.

6. Grecia, la leggerezza dell’anima mediterranea

In sesta posizione la Grecia. I greci esprimono un umorismo tipicamente mediterraneo: emotivo, spontaneo e ricco di autoironia.

La battuta è spesso narrativa, intrecciata alla tradizione orale, e serve non solo a far ridere, ma anche a creare connessioni autentiche. Che si tratti di ridere dei problemi quotidiani o di scherzare su se stessi, l’umorismo greco è una chiave preziosa per costruire legami sociali profondi e accogliere il nuovo con leggerezza.

5. Cile, umorismo come forza collettiva

Al quinto posto nella classifica globale ecco il Cile, con un punteggio di 71,08, che utilizza l’umorismo come una risorsa essenziale per affrontare le difficoltà quotidiane.

Non è raro che i cileni ricorrano alla comicità per alleggerire i momenti complessi, trasformando la battuta in uno strumento di resilienza.

I punteggi più alti registrati negli stili affiliativo e autocelebrativo rivelano una predisposizione a usare il senso dell’umorismo per rafforzare le relazioni interpersonali, cementare le connessioni familiari e sociali e trovare conforto nella condivisione.

4. Belgio, l’ironia della moderazione

Il quarto posto è occupato dal Belgio, con un punteggio di 71,12, dove l’umorismo si presenta sotto forma di una raffinata intelligenza: asciutto, pacato, ma estremamente efficace.

Il popolo belga non si sbilancia in espressioni troppo plateali, ma sa scegliere il momento giusto per colpire con una battuta sottile o una frecciata arguta: la versatilità si riflette in un equilibrio tra tutti gli stili umoristici considerati dallo studio, una caratteristica che li rende adattabili a diversi contesti sociali. Il sarcasmo e l’ironia vengono usati senza mai eccedere, mantenendo sempre quel tocco di eleganza che contraddistingue la loro comicità.

3. Irlanda, la leggerezza della narrazione

A conquistare il terzo gradino del podio è l’Irlanda, con un punteggio medio di 71,18. Gli irlandesi, noti in tutto il mondo per lo spirito brillante e la capacità di raccontare storie con umorismo, ottengono punteggi elevati nello stile affiliativo e in quello autocelebrativo, un dato che conferma l’immagine di un popolo cordiale, accogliente, dotato di un’intelligenza narrativa che si riflette anche nel modo in cui fa ridere.

L’umorismo irlandese non è mai gratuito, ma affonda le radici in un dialogo vivace, nell’osservazione acuta della realtà e in una certa tendenza a trasformare anche le piccole tragedie quotidiane in racconti divertenti.

2. Portogallo, affetto e arguzia

La seconda posizione spetta al Portogallo, che si distingue con un punteggio di 71,42. L’umorismo portoghese è una fusione di calore umano e intelligenza affilata e ottiene punteggi alti negli stili affiliativo e aggressivo, un connubio che potrebbe sembrare contraddittorio, ma che invece dà vita a un umorismo dinamico e sorprendente.

I portoghesi sanno alternare con disinvoltura la battuta bonaria al sarcasmo, e utilizzano la comicità per conquistare, dialogare e, all’occorrenza, disarmare. È un’umorismo che sa essere leggero ma non superficiale, costruito sull’empatia ma capace anche di punte ironiche.

1. Repubblica Ceca, maestri dell’umorismo sottile

In vetta alla classifica troviamo la Repubblica Ceca, che si aggiudica il titolo di nazione più divertente al mondo con un punteggio di 72,33.

I cechi eccellono nello stile autolesionista e si distinguono anche per l’umorismo aggressivo, e dimostrano una padronanza raffinata delle forme più complesse e intellettuali della comicità: il loro è un umorismo asciutto, spesso espresso con un tono impassibile che cela battute taglienti e osservazioni penetranti.

Non si tratta di comicità da palcoscenico o risate roboanti, ma di una forma di spirito che si insinua nella conversazione e coglie spesso l’interlocutore di sorpresa. Storicamente, i cechi hanno utilizzato l’ironia come forma di resistenza culturale e psicologica, trasformandola in una sorta di seconda lingua nazionale.

E l’Italia?

Un po’ a sorpresa, l’Italia si posiziona molto più in basso nella classifica e occupa il 28° posto su 30, con un punteggio di 67,96, subito prima degli Stati Uniti e delle Filippine. Un risultato che, a prima vista, può stupire, considerando la fama internazionale dell’umorismo italiano. Ma è importante sottolineare che lo studio valuta l’uso dell’umorismo tramite precisi parametri psicologici, non solo la percezione esterna.

L’umorismo italiano è variegato e ricco di sfumature. Spazia dalla commedia popolare al sarcasmo pungente, passando per la satira e la battuta da bar. È un umorismo che tende a mescolare leggerezza e profondità, spesso ricco di cultura, costume e senso della realtà. In Italia si ride con gli altri, ma anche degli altri e, in misura forse minore, di sé stessi. L’espressione comica, nel Bel Paese, è spesso anche un atto sociale, che riflette lo spirito collettivo e la capacità di sdrammatizzare, pur mantenendo un certo senso di rispetto e misura.

Autore
SiViaggia.it

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