La Cina ha la sua alternativa al Canale di Panama: in discussione il progetto di una ferrovia che attraversa Perù e Brasile

  • Postato il 29 maggio 2025
  • Mondo
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 3 Visualizzazioni

Una ferrovia transcontinentale che punta a collegare la costa Atlantica del Brasile e quella Pacifica del Perù è destinata a rafforzare la penetrazione strategica della Cina in America Latina, una regione chiave per gli interessi degli Stati Uniti ma non sempre allineata con la linea politica di Washington. Il progetto infrastrutturale, preso in considerazione per la prima volta nel 2014, è tornato sotto i riflettori dopo che il ministro dell’Economia e delle Finanze peruviano José Salardi ha caldeggiato l’organizzazione di un meeting trilaterale per dare seguito all’opera. Jorge Viana, amministratore delegato della Brazilian Trade and Investment Promotion Agency, ha riferito al Global Times che ci sono forti possibilità che la costruzione della ferrovia possa concretizzarsi in futuro e che l’infrastruttura ha quasi dato vita ad un’alternativa al Canale di Panama perché consentirà ai prodotti brasiliani di raggiungere il porto di Shangai in Cina passando dal Perù senza deviazioni mentre attualmente impiegano 20 giorni per passare dalla costa Atlantica a quella Pacifica.

La linea ferroviaria transcontinentale dovrebbe raggiungere un’estensione di circa 5mila chilometri e il costo per la sua realizzazione richiederebbe un investimento da centinaia di miliardi di dollari. La Cina intende investire 100 miliardi di dollari nell’infrastruttura ma non mancano le difficoltà perché il tracciato, la cui definizione non vede concordi Brasile e Perù, dovrebbe attraversare territori molto impervi come la Foresta Amazzonica e le Ande, impattando su ecosistemi fragili e bisognosi di protezione. Il potenziale dell’opera è, comunque, molto significativo e potrebbe facilitare lo sviluppo tecnologico nella regione grazie alla partnership tra le nazioni coinvolte.

Il Brasile e la Cina intrattengono ottime relazioni commerciali bilaterali e un recente incontro, svoltosi a Pechino tra il Presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva e l’omologo cinese Xi Jinping, si è concluso con la firma di 20 accordi tra cui uno che consentirà il potenziamento dell’export agricolo brasiliano in Cina. Pechino è il principale partner commerciale di Brasilia e la nazione asiatica ha investito circa 4.8 miliardi di dollari nel Paese latinoamericano. La cooperazione bilaterale vede coinvolti settori strategici come quello delle infrastrutture, quello energetico, quello estrattivo, quello dei semiconduttori e diversi ambiti legati all’agricoltura. La sintonia si estende alla sfera geopolitica perché Lula, critico delle posizioni espresse dal Presidente americano Donald Trump, può trovare una sponda alternativa in Pechino per rafforzare il ruolo del Brasile come nazione leader dell’America Latina. I rapporti tra Cina e Perù, che intrattengono una partnership strategica, sono molto buoni e le due nazioni hanno annunciato, durante la visita di Xi Jinping nel Paese latino, la firma di un protocollo per potenziare l’accordo commerciale bilaterale in settori come le infrastrutture, il commercio e lo sviluppo sostenibile.

L’offensiva economica e diplomatica di Pechino in America Latina lede direttamente gli interessi americani nella regione e trae vantaggio dal relativo disinteresse mostrato da Washington nei confronti di buona parte della regione. L’Amministrazione Trump può contare su rapporti eccellenti con l’Argentina del presidente ultraconservatore Javier Milei, ma sussistono divergenze ideologiche, in alcuni casi profonde, con Brasile, Colombia e Cile, mentre i rapporti con il Messico sono complessi perché segnati dalle controversie in materia di immigrazione e narcotraffico. Una delle iniziative più significative, almeno sulla carta, proposte da Trump in America Latina ha riguardato la possibilità che gli Stati Uniti riottengano il controllo del Canale Panama, infrastruttura chiave per il commercio mondiale. Secondo Trump, Pechino ha interessi commerciali ed economici eccessivi a Panama ma le dichiarazioni del presidente americano hanno dato vita a reazioni ostili ed ora sembra che Washington intenda adottare un tono più conciliante nei confronti della nazione latinoamericana per sottrarla alla presa di Pechino. In linea generale la Cina ha investito, grazie all’iniziativa commerciale della Nuova Via della Seta, molto più degli Stati Uniti in America Latina e questa divergenza di atteggiamenti non potrà che aumentare il solco presente nella regione tra le due superpotenze.

L'articolo La Cina ha la sua alternativa al Canale di Panama: in discussione il progetto di una ferrovia che attraversa Perù e Brasile proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti