La Cina arresta mons.Shao: "illegale" la messa di inizio Giubileo. Nessuno sa dove si trovi

  • Postato il 8 marzo 2025
  • Di Agi.it
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La Cina arresta mons.Shao: "illegale" la messa di inizio Giubileo. Nessuno sa dove si trovi

AGI - Monsignor Pietro Shao Zhumin, vescovo sotterraneo di Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang, è stato arrestato oggi a mezzogiorno dalle autorità dell'Ufficio della Sicurezza Nazionale. L'arresto è legato alla Messa di apertura dell'Anno Santo che il presule ha celebrato pubblicamente il 27 dicembre scorso, a cui hanno partecipato 200 fedeli. Lo riferisce AsiaNews. Le autorità sostengono che questa Messa fosse "illegale", in violazione dell'articolo 71 delle Norme sugli Affari Religiosi, e rappresenti "un crimine grave".

Le autorità avevano imposto per questo una multa da 200 mila yuan (equivalente a oltre 26 mila euro ndr). Un provvedimento che monsignor Shao ha contestato, spiegando che le attività della Chiesa non violano la legge. Di qui l'arresto di oggi che secondo l'Ufficio della Sicurezza nazionale servirebbe a garantire la "sicurezza" del vescovo.

Non si sa dove sia stato portato e non è chiaro quanto durerà questa misura restrittiva o la sua sorveglianza. I fedeli sono molto preoccupati per la sua sicurezza e la sua salute. Inoltre, è stato riportato anche che recentemente l'Ufficio della Sicurezza Nazionale e il Dipartimento per gli Affari Religiosi hanno interferito con un pellegrinaggio di alcune centinaia di persone organizzato dalla parrocchia di Cangnan, sotto la giurisdizione della Chiesa sotterranea di Wenzhou, vietandone la partenza.

 

 

Negli ultimi anni, ogni domenica, agenti in abiti civili sono entrati nelle chiese della diocesi sotterranea di Wenzhou, impedendo l'ingresso a qualsiasi bambino o adolescente. Negli ultimi mesi, l'Ufficio della Sicurezza Nazionale è passato a un nuovo metodo, delegando la sorveglianza alle autorità locali dei quartieri.

I funzionari di solito sorvegliano le chiese dalle 7 del mattino fino a mezzogiorno, impedendo non solo l'ingresso di bambini e adolescenti, ma anche impedendo ai sacerdoti di celebrare la Messa. Il vescovo Shao ha rifiutato di aderire agli organismi cattolici ufficiali controllati dal Partito comunista cinese e per questo non è riconosciuto dalle autorità.

Il presule oggi 61enne fu nominato nel 2007 da Benedetto XVI come vescovo coadiutore per succedere a monsignor Vincenzo Zhu Wei-Fang, che è poi morto nel settembre 2016. Per il suo rifiuto di aderire all'Associazione patriottica le autorità che considerano la sede "vacante" e sostengono come guida della locale comunità cattolica padre Ma Xianshi, un sacerdote "patriottico".
Monsignor Shao è stato arrestato più volte negli ultimi anni e oggi la Chiesa sotterranea di Wenzhou ha lanciato una campagna di preghiera per sostenerlo. Va anche aggiunto che il 25 febbraio, il vescovo Shao aveva inviato una lettera a tutta la diocesi invitando i fedeli a pregare per Papa Francesco, accompagnandolo con la Messa e la recita del Rosario, chiedendo a Dio di sostenerlo nella malattia con la Sua grazia. 

 

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Agi.it

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