La chicca del giorno, “In 3 anni padre e figlio non hanno mai pagato il conto in 100 ristoranti diversi”
- Postato il 11 aprile 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Errare è umano, perseverare è diabolico. Di notizie sulle truffe ai danni dei ristoratori se ne leggono molte: persone che consumano un pranzo o una cena, si alzano dal tavolo e se ne vanno indisturbate senza pagare il conto. Se lo fai per 100 volte in 3 anni, però, devi avere senza dubbio una tecnica diabolica che sfugge ai più, qualcosa di tanto elaborato in grado di raggirare continuamente decine e decine di ristoratori. Tuttavia, il metodo adottato da un padre francese di 48 anni e da suo figlio di 18 non è per nulla articolato, ma ha funzionato tante di quelle volte da risultare efficace nella sua semplicità.
100 ristoranti in 3 anni, una truffa di famiglia
Scordatevi i piani diabolici e accurati di Ocean’s Eleven, o la rapina studiata nei minimi dettagli di Inside Man. Padre e figlio, in tre anni, sono riusciti a non pagare il conto in 100 ristoranti diversi adottando una tecnica sorprendentemente banale ma redditizia. Una volta ordinato antipasto, primo, secondo, dolce e una bella bottiglia di vino (non si badava a spese perché di fatto non avrebbero mai pagato nulla), il padre mandava il figlio a prelevare i contanti al bancomat con una carta di credito mai utilizzata. Quando il figlio tornava a mani vuote, il padre, fingendosi imbarazzato, prometteva ai ristoratori che sarebbe passato il giorno dopo per saldare il conto. Come garanzia, l’uomo lasciava sempre la sua carta d’identità come segno di fiducia e i ristoratori quasi mai protestavano. Naturalmente, il giorno successivo lui e suo figlio non tornavano mai sul “luogo del delitto”.

I bersagli delle loro truffe venivano precedentemente studiati nei minimi dettagli. Cercavano, infatti, ristoranti che avessero delle buone recensioni, soprattutto per quanto riguarda i giudizi sui proprietari. Padre e figlio, infatti, prendevano di mira solo i ristoranti i cui proprietari venivano descritti come amichevoli nei confronti del cliente. Ogni volta che lasciava la propria carta d’identità nei vari ristoranti, l’uomo ne denunciava costantemente il furto o lo smarrimento, facendosene rilasciare sempre un’altra.
Dopo aver truffato 100 ristoranti con questa tecnica, uno dei proprietari ha deciso di pubblicare sui social la foto dei documenti che l’uomo gli aveva lasciato. Nella didascalia ha raccontato nel dettaglio la sua esperienza con i due truffatori. Il post è diventato virale e molti altri ristoratori, caduti nella medesima trappola, hanno presentato una denuncia alle autorità. Dopo diversi mesi di indagini, la polizia ha identificato il 48enne e suo figlio. Entrambi sono stati accusati di aver truffato una quantità spropositata di ristoranti nell’arco di tre anni, dal 2021 al 2024.
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