La Caverna delle Arene Candide, un angolo di storia e mistero situato lungo il litorale di Finale Ligure

  • Postato il 12 gennaio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico gennaio 2025

Finale Ligure. La Caverna delle Arene Candide, un angolo di storia e mistero situato lungo il litorale di Finale Ligure, si erge oggi come un prezioso scrigno della memoria. Questo luogo affascinante e intriso di storicità racconta la vita dei nostri antichi antenati, che trovarono rifugio e sopravvivenza nelle profondità della roccia.

Gli scavi archeologici all’interno della caverna hanno portato alla luce un tesoro di straordinario valore: oltre venti sepolture paleolitiche, miracolosamente preservate nel corso dei millenni. Le ossa, ben conservate, sembrano raccontare storie di un’umanità antica, e le posture dei corpi, distesi sulla schiena in semplici ma significative fosse, rivelano i rituali e le credenze di un mondo ormai perduto. Un particolare elemento simbolico, l’ocra rossa, con cui sono stati cosparsi molti dei corpi, suggerisce un legame profondo tra l’uomo e la sua concezione del sacro e della vita, forse come omaggio al sangue e alla vitalità.

Tra le sepolture, una in particolare cattura l’immaginazione: quella di un giovane cacciatore, probabilmente un principe della sua tribù, morto circa 28.000 anni fa. Il copricapo, composto da conchiglie forate assemblate con cura, conferisce al giovane una dignità quasi regale, meritandogli il titolo di “Giovane Principe”. La sua storia rimane impressa nell’aria, come un ricordo di coraggio e sacrificio.

Visitando il sito, si percepisce ancora l’impatto dei venti che, per secoli, hanno spinto la candida sabbia fino a creare l’imponente accumulo naturale che si adagiava sulla roccia calcarea, lambendo quasi l’imboccatura della grotta. Immaginando quel tempo lontano, sembra di vedere il Giovane Principe partire al mattino, alla guida dei suoi cacciatori, per l’ultima battuta di caccia nei boschi che si estendevano oltre la duna. Lì, l’attacco di un orso delle caverne, imponente e temuto, cambiò per sempre il corso della sua vita.

Questo orso, che poteva superare i 500 chilogrammi e misurare quasi tre metri in altezza, era il re incontrastato della foresta. L’incontro tra il giovane principe e la bestia si trasformò in una battaglia furiosa. Nonostante la forza devastante dell’orso, il Principe, armato di una lama di selce, riuscì a infliggere un colpo mortale alla creatura, pagando però con la propria vita. Il suo sacrificio, in un’epoca in cui la lotta per la sopravvivenza era quotidiana, fu immortale: il suo corpo fu deposto nella caverna, avvolto nell’ocra rossa e accompagnato dalle sue armi, in un rito funebre che ne celebrava il coraggio e la dignità.

Oggi, il Museo del Finale e l’escursione guidata alla Grotta delle Arene Candide permettono di rivivere queste emozioni e scoprire le storie che si celano dietro ogni angolo di questa caverna, dove la memoria di un’umanità lontana continua a vivere, conservata nelle ossa e nei simboli di chi, secoli fa, sfidò la natura con coraggio e determinazione.

(Si ringrazia il Museo Archeologico del Finale per il materiale fotografico)

Generico gennaio 2025

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Il Vostro Giornale

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