“La bestia nera mi mangiava dentro. Per colpa di un film ‘truffa’ mai uscito sono finito a fare il barman all’estero”: Pierluigi Coppola di “Elisa di Rivombrosa” si racconta
- Postato il 2 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Nei primi anni Duemila Pierluigi Coppola ha conosciuto il grande successo, poi è arrivata la depressione e la sua vita è radicalmente cambiata. L’attore si è fatto conoscere dal grande pubblico come lo stalliere Angelo Buondio in “Elisa di Rivombrosa”, e ospite di Caterina Balivo a “La volta buona” nella puntata in onda il primo maggio ha spiegato che cosa è successo dopo quell’esperienza che pensava gli avrebbe spalancato le porte del cinema.
In seguito alla sua partecipazione nella serie di Canale 5 con Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini a Coppola, che nel proprio curriculum vanta anche l’apparizione in serie cult come “Un medico in famiglia” e “Don Matteo”, fu proposto in effetti un film da protagonista sul grande schermo. La pellicola, però, non è mai uscita: “Per me quel film a livello artistico fu una truffa” ha raccontato. “È il sogno di ogni attore fare un film da protagonista al cinema. Inizio a studiare, mi impegno, faccio questo film ma non esce mai. Io cado in una depressione terribile. Ero giovane, avevo tante aspettative, avevo l’ambizione di fare cinema”.
Una depressione che è scaturita non solo dalla delusione sul piano professionale: “Ci sono dei momenti nella vita in cui siamo fragili: un lutto, un amico che non c’è più…” ha precisato prima di proseguire: “Come vivevo quel momento? La bestia nera che ti morde, che ti mangia dentro, è una spirale autodistruttiva, vedi tutto nero, ti svegli la mattina e non hai più voglia di respirare. In più era appena nato mio figlio nel 2006 e avevo l’ansia di portare a casa più soldi possibili”. L’impegno nella pellicola che non è mai uscita al cinema gli ha fatto perdere anche treni importanti: “Dopo questo film, nell’aspettativa che portasse chissà che cosa, mi offrirono ‘Un posto al sole’ e rinunciai” ha confidato a Caterina Balivo.
A quel punto si è resa necessaria una svolta. Così l’attore ha iniziato a fare “un gran lavoro” su se stesso: “Ho ripreso facendo il barista prima in Italia poi all’estero perché in Italia mi riconoscevano tutti, era diventato un inferno mi dicevano: ‘Ma come fai a fare il barman che facevi le serie televisive?’”. Quindi il trasferimento in Nuova Zelanda, dove viveva la sua ex compagna, ma anche lì non ha trovato la stabilità che cercava: “Soffrivo di allergie terribili, non ce la facevo più ero distrutto dentro, decido di tornare in Italia e dopo anni dietro il bancone faccio un incontro con una vera contessa, la mia compagna” ha chiosato l’attore, che oggi si è finalmente detto sereno e risolto.
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