“La Bbc ha ucciso Lady Diana. La convinsero che William la spiava con un orologio e che Carlo stava per sposarsi con la baby sitter da cui aveva avuto un figlio mai nato”: la teoria nel nuovo libro
- Postato il 22 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“La Bbc ha ucciso Diana?”: questo il quesito che si pone un titolo fortemente provocatorio scelto dal Telegraph per presentare il libro dell’ex giornalista della rete ammiraglia britannica, Andy Webb. Riscrivere e ridefinire la storia sarebbe il più grande addebito riconosciuto alla Bbc accusata degli effetti generati dall’intervista rilasciata dalla principessa del Galles nel novembre del 1995 al programma Panorama e realizzata dal giornalista Martin Bashir. Secondo il libro Dianarama: The Betrayal of Princess Diana, le conseguenze prodotte da tutta la rete di inganni messi a segno per convincerla a confessare il suo dolore pubblicamente e davanti alle telecamere, avrebbe inesorabilmente condotto alla sua morte prematura avvenuta in un incidente stradale a Parigi, poco meno di due anni dopo.
23 milioni di persone videro una principessa piegata dalla solitudine e dalla sofferenza per un matrimonio fallito ancora prima di nascere e una famiglia reale incapace di mostrare alcuna empatia. Anche l’intervista realizzata nel 2019 all’ex principe Andrea, dal programma Bbc Newsnight, ha avuto conseguenze nefaste per la reputazione della corona, ma nulla di paragonabile agli effetti catastrofici generati da Bashir. “La vita di Diana era stata deviata su un percorso terribilmente pericoloso che risultò nella sua morte” teorizza Webb nel suo libro. Tradotto, se la principessa non fosse stata ingannata al punto da essere spinta a credere a bugie dolorose e trame vili nei suoi confronti, il suo destino sarebbe stato diverso e la sua fine, probabilmente, non sarebbe stata scritta da quella corsa forsennata sotto al tunnel dell’Alma.
Martin Bashir aveva usato stratagemmi scorretti ed illeciti per convincere Diana a parlare a cuore aperto. Aveva prodotto documenti falsi per avere un effetto persuasivo anche nei confronti del fratello affinché la spingesse a concedersi alle telecamere. Lady D era stata convinta di essere spiata dai servizi segreti, che il suo primogenito William fosse stato dotato di un orologio per registrare le sue conversazioni, violazioni profonde della sua sfera privata erano state insinuate per renderla vulnerabile. Tra le teorie esposte nel libro figurano anche quelle secondo le quali Elisabetta II fosse in procinto di abdicare e che una volta divenuto re, Carlo si sarebbe risposato, ma non con Camilla, come lei si aspettava, bensì con la baby sitter. Tiggy Legge-Bourke è un nome che ai più risulterà sconosciuto, ma per Diana era diventato un nuovo insopportabile incubo. Prima di ottenere il consenso a parlare con la Bbc, erano arrivati a farle credere che la donna che si occupava dei suoi bambini avesse una relazione con il futuro sovrano e che fosse addirittura rimasta incinta salvo poi avere abortito.
Da qui il cambio di significato da attribuire alla famosa frase “eravamo in tre nel nostro matrimonio” che tutti hanno sempre ricondotto alla eterna relazione d’amore tra Carlo e Camilla, poi sfociata in un matrimonio che ha portato la grande rivale di Diana sul trono. Con un cambio di significato inatteso, la terza “incomoda” era diventata Tiggy. Da qui le ossessioni che la spinsero ad insinuare che Carlo non sarebbe stato adatto a fare il re e che portarono Elisabetta II a dare il via libera immediato al processo di divorzio tra i due, che erano solo separati. La storia riscritta dalle trame di persone disposte a tutto pur di ottenere i loro obiettivi e la Bbc che non poteva non sapere. Di più, l’ormai ex direttore generale, Tim Davie, era al corrente di tutto secondo il Telegraph, mai generoso nei confronti della tv pubblica britannica. Nel 2020, al suo arrivo, era stato informato dello scandalo “Bashir” pronto ad esplodere, ma non poteva immaginare che poi sarebbe arrivato anche quello di Donald Trump che lo ha portato alle dimissioni qualche settimana fa. Il presidente americano si dice pronto a fare una causa milionaria alla Bbc accusata di aver trasmesso un discorso “infamante e reso radicale” dai tagli operati in fase di montaggio.
L’emittente si è scusata, ma nel frattempo un fiume di scandali, accuse ed inaccuratezze ha continuato a scorrere sotto le sue fondamenta generando una crisi di credibilità senza precedenti. L’ultimo atto, tra i tanti in serbo dai suoi detrattori, potrebbe essere scritto proprio dal futuro re che, stando alle ricostruzioni del libro, sarebbe a sua volta pronto a lanciare la sua offensiva per reagire alla “ferita lasciata aperta” da quella famigerata intervista del 1995. William avrebbe “messo delle persone” in azione per fare chiarezza sull’accaduto. Mala tempora currunt.
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