Ketamina e crack a Savona tra i giovani. “Casi di droga a 12 anni”
- Postato il 13 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. La nuova frontiera della droga avanza velocemente, lancia segnali preoccupanti, sembra difficile da affrontare. Avvolge famiglie e società, si insinua nelle piazze, strade e vicoli delle nostre città, oltrepassando forse un limite che non ci aspettavamo. Allarme esagerato? E’ sempre stato così ogni volta che lo spaccio ha trovato nuove sostanze, altro terreno fertile, eppure ce la siamo sempre cavata? Speriamo, ma sembra dura.
A Savona, o meglio anche a Savona, si abbassa l’età dei giovani che ricorrono a sostanze stupefacenti (fino a scendere in alcuni casi a 12 anni) e che si lasciano attrarre da droghe più o meno nuove, come ketamina e crack.
A illustrare i contorni del fenomeno è Roberto Carrozzino, direttore del Servizio per le dipendenze dell’Asl2, persona preparata che aggiunge alle sue caratteristiche professionali una passione particolare per il suo lavoro.
Parliamo allora dei minorenni che si trovano nelle condizioni che abbiamo appena illustrato.
Dottor Carrozzino, come possono i genitori rendersi conto che i propri figli si drogano e lo fanno magari con ketamina, crack, sostanze sintetiche? E come possono intervenire?
Risponde Carrozzino: “Purtroppo quando se ne accorgono e’ già tardi. Possono comunque esercitare la propria autorità genitoriale con severità, devono sapere che essere permissivi non serve a nulla. Se un figlio insiste nel negare l’uso di sostanze, si può convincere a effettuare l’esame del capello per sgombrare ogni dubbio, fargli capire che servirà anche a lui per le sue relazioni sociali”.
A Savona circa il 10 per cento di giovani in più ricorre alle droghe, compresi, oltre a ketamina e crack, anche fentanyl, amnesia, cocaina rosa.

Ancora Carrozzino: “Si tratta di sostanze che provocano una scarsa percezione del rischio, e che hanno facile accessibilità attraverso il web, ma che provocano gravi conseguenze: possono compromettere lo sviluppo cerebrale, provocare aggressività e violenza. Al primo posto comunque c’è sempre la cannabis, ma che viene spacciata con una sempre maggiore concentrazione di principio attivo”.
Per arginare il fenomeno si muovono le forze dell’ordine, i sindaci più sensibili verso questo fenomeno, le amministrazioni pubbliche soprattutto con i servizi sociali, le associazioni di volontariato. A Savona non risultano piazze conclamate allo spaccio delle droghe sintetiche, o comunque si può pensare non siano molto diverse da quelle “tradizionali”, senza contare che un breve viaggio verso i vicoli di Genova apre purtroppo le porte a un mercato florido.
Conclude Carrozzino: “Parlando di giovani e giovanissimi non si può poi non ricordare che è sempre più frequente l’abuso di alcol. Ai genitori, ma anche agli stessi consumatori, sia per le droghe sia per l’alcol consigliamo comunque di chiedere aiuto a professionisti, se vogliono cominciando proprio dalle nostre strutture”.