Kaufmann e la rissa da Starbucks: la polizia non intervenne nell’ultimo litigio prima dei delitti di Villa Pamphili
- Postato il 24 giugno 2025
- Cronaca Nera
- Di Il Fatto Quotidiano
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È stata l’ultima volta che Anastasia Trofimova è stata vista viva, insieme alla figlia Andromeda e all’uomo ora sospettato di averle uccise: Francis Kaufmann, alias Rexal Ford. Erano le 18 del 3 giugno, quando i tre sono stati ripresi da una telecamera dello Starbucks di piazza San Silvestro a Roma, quattro giorni prima che i cadaveri di madre e figlia venissero trovati a Villa Pamphili. L’uomo aveva avuto un diverbio con un altro cliente, sfociato in una rissa in cui Kaufmann è rimasto ferito alla nuca. A confermarlo non solo il video, consegnato ai carabinieri, ma anche la testimonianza del titolare che insieme ai dipendenti ha trovato l’uomo steso a terra sanguinante sul pavimento della caffetteria: “Era sporco di sangue, macchiava anche il vestitino della figlia e la maglietta della ragazza che era con loro”.
Stando a quanto dichiarato ai carabinieri, l’americano successivamente arrestato in Grecia “indossava un cappello da baseball e aveva un cerotto in fronte”. Il titolare ricorda di aver sentito delle urla provenire dal piano superiore del locale e una volta arrivato ha trovato il 46enne steso a terra, mentre la ragazza che stava con lui, la 28enne russa trovata morta insieme alla figlia di 6 mesi, era sotto choc.
Dopo qualche minuto Kaufmann si è alzato in piedi e, ancora sanguinante, è uscito dalla caffetteria con la bimba in braccio fino a scomparire nella folla di piazza del Popolo. I dipendenti di Starbucks avrebbero provato a fermarlo, chiedendo anche l’intervento della polizia appostata davanti a un blindato a poca distanza: “Abbiamo allertato la polizia presente in Largo Chigi, a poca distanza, per fermare l’uomo, ma risposero che erano impegnati e non potevano abbandonare la posizione”.
Pochi giorni dopo Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda sono state trovate senza vita nel parco della Capitale. La bimba e la madre sono morte a pochi giorni di distanza e, secondo il medico legale, la donna è morta almeno tre giorni prima del ritrovamento avvenuto il 7 giugno. Stando a quanto raccolto dagli inquirenti durante le indagini, considerando i risultati dell’autopsia e le prove video dalle telecamere di Starbucks acquisite immediatamente dai carabinieri, il pm Antonio Verdi e l’aggiunto Giuseppe Cascini ritengono che la ragazza sia morta, probabilmente soffocata, tra il 3 e il 4 giugno.
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