Kate e William (coi tre figli) rubano la scena a re Carlo durante il V-Day
- Postato il 5 maggio 2025
- Di Panorama
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La fotografia della famiglia reale britannica affacciata al balcone di Buckingham Palace accanto a Winston Churchill, l’8 maggio 1945, per celebrare la fine della Seconda guerra mondiale in Europa, è diventata una delle immagini più iconiche del Novecento. Oggi, ottant’anni dopo quel momento storico, re Carlo III ne ha consegnato un nuovo capitolo: insieme alla regina Camilla, è apparso sullo stesso balcone per commemorare il Victory in Europe Day, davanti a una folla riunita per rendere omaggio al passato e guardare al futuro.
Nel 1945 fu re Giorgio VI a guidare il Paese nei giorni bui del conflitto, sostenendo la popolazione durante i bombardamenti nazisti su Londra. Al suo fianco, l’allora principessa Elisabetta — futura regina — ancora in uniforme da ausiliaria dell’esercito, testimoniava l’impegno diretto della monarchia nello sforzo bellico. Quella sera, alle 21, re Giorgio parlò alla nazione alla radio con parole che restano scolpite nella memoria: «La Germania, il nemico che ha spinto tutta l’Europa in guerra, è stata finalmente sconfitta», rendendo onore ai caduti e alla vittoria.
Oggi, l’80° anniversario del VE Day è stato celebrato con una cerimonia solenne a Londra. Il cuore delle commemorazioni è stato ancora una volta Buckingham Palace, dove re Carlo e la regina Camilla sono stati raggiunti dal principe William, da Kate Middleton e dai loro tre figli — George, Charlotte e Louis — insieme ad altri membri senior della royal family. Una parata aerea della Royal Air Force ha solcato i cieli sopra il Mall, regalando al pubblico uno spettacolo di scie tricolori in bianco, rosso e blu.
L’evento odierno non ha solo reso omaggio alla fine del secondo conflitto mondiale in Europa, ma ha anche evocato l’incoronazione di Carlo III, avvenuta quasi esattamente un anno fa, il 6 maggio 2023. Anche allora, il sovrano aveva salutato la folla da Buckingham Palace, indossando la Imperial State Crown.
Le celebrazioni del VE Day sono cominciate con una grande sfilata militare: 1.300 soldati hanno marciato dalla piazza del Parlamento, passando per il Cenotafio, Downing Street, Admiralty Arch e su per il Mall fino al Palazzo Reale. A inaugurare la giornata, le storiche parole di Sir Winston Churchill, pronunciate nel 1945, sono state oggi riproposte dall’attore Timothy Spall, in un emozionante tributo alla resistenza e al sacrificio del popolo britannico.
William e Kate, accompagnati dai loro figli — il principe George (11 anni), la principessa Charlotte (10) e il principe Louis (7) — hanno seguito la solenne parata militare dal Queen Victoria Memorial, di fronte a Buckingham Palace, insieme al duca e alla duchessa di Edimburgo, alla principessa reale Anna, a Sir Tim Laurence e al duca di Kent.
Ma i veri protagonisti della giornata sono stati i tre giovani principi, che hanno interagito affettuosamente con i veterani seduti accanto a loro, salutandoli con rispetto mentre passava il corteo militare. In un momento particolarmente divertente, il principe William è stato ripreso mentre spiegava ai figli il funzionamento dei diversi batteristi, mentre il piccolo Louis si divertiva a spazzolare il polline degli alberi dalla giacca del padre, regalando una scena spontanea e familiare in mezzo alla solennità dell’evento.
La principessa Charlotte è apparsa l’immagine stessa della madre, la principessa del Galles, mentre le due si sono scambiate uno sguardo complice e una risata durante le celebrazioni. Come Catherine, che per l’occasione ha indossato nuovamente un cappotto di Emilia Wickstead, anche Charlotte ha scelto di riproporre un outfit già visto: lo stesso cappotto blu e verde che aveva indossato durante la messa di Natale a Sandringham. Per l’acconciatura, ha optato per delle trecce ordinate. Charlotte ha seguito dolcemente l’esempio materno, sfogliando alcune foto con il fratello George, mentre Louis rimaneva assorto ad osservare la sfilata militare.
Kate era raggiante in un completo color “sangue di piccione”, indossando nuovamente il suo amato abito a pieghe di Emilia Wickstead, abbinato a un elegante cappello a tamburello con fiocco firmato Sean Barrett, décolleté beige Gianvito Rossi 105 e raffinati orecchini. Sul petto, una spilla alata in oro della Royal Air Force: un omaggio personale e sentito al nonno paterno, Peter Middleton, che prestò servizio come pilota da caccia durante la Seconda guerra mondiale.
Un altro momento significativo è stata la straordinaria installazione di 30.000 papaveri rossi presso la Torre di Londra, simbolo del sangue versato durante il conflitto. L’opera, realizzata dall’artista Paul Cummins e prestata dall’Imperial War Museum, ha reso omaggio ai pochi veterani ancora in vita, presenti oggi al Queen Victoria Memorial. Alcuni di loro sono stati anche invitati a prendere il tè con i reali all’interno del palazzo.
Accanto alla monarchia, ha partecipato alla cerimonia anche il premier britannico Sir Keir Starmer, sottolineando la continuità dell’impegno per la libertà e la pace, principi che hanno ispirato il lungo regno di Elisabetta II e che oggi guidano Carlo III, protagonista negli ultimi mesi di incontri significativi, come quello con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sandringham e con il nuovo premier canadese Mark Carney.
Proprio in Canada, Carlo e Camilla voleranno per una visita di Stato il 26 e 27 maggio, a conferma dei legami profondi tra la monarchia britannica e il Paese del Commonwealth. Un viaggio che assume valore simbolico e politico, nel contesto di tensioni internazionali e della necessità di rafforzare le alleanze storiche.
Tuttavia, le celebrazioni del VE Day non sono bastate a offuscare completamente le polemiche familiari. Le recenti dichiarazioni del principe Harry, in seguito alla sconfitta nella causa legale per riottenere la scorta nel Regno Unito, hanno riacceso i riflettori sulle fratture interne alla Casa Reale. In un’intervista alla BBC, il Duca di Sussex si è detto «devastato» per la sentenza, ma ha anche espresso il desiderio di riconciliazione con la famiglia: «Non c’è motivo di continuare a combattere. La vita è troppo preziosa».
Harry ha raccontato di sentirsi isolato dal padre, re Carlo, con cui non parlerebbe più proprio per la questione della sicurezza. Ha anche ammesso: «Non gli ho mai chiesto di intervenire», ma ha aggiunto che la decisione della corte incide ogni giorno sulla sua vita e limita le sue possibilità di rientrare nel Paese natale, se non su invito ufficiale della famiglia reale. «Ci sono persone che vedono questa sentenza come una vittoria. Ma per me è una sconfitta personale e dolorosa», ha concluso il principe, lasciando intravedere ferite ancora aperte.
Intanto, la monarchia guarda avanti, rinnovando il suo ruolo simbolico e istituzionale nelle grandi cerimonie della memoria collettiva. E il V-Day, ottant’anni dopo, torna a unire storia, presente e futuro sotto il segno della continuità, con la corona britannica ancora una volta al centro del racconto.