Kamala Harris, la sua disfatta contro Donald Trump diventa un libro
- Postato il 1 agosto 2025
- Di Panorama
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Il tuo nome in codice nei Servizi Segreti è Pioneer.
Sei la prima donna nella storia a essere eletta vicepresidente degli Stati Uniti.
Il 21 luglio 2024, il tuo compagno di corsa, Joe Biden, annuncia che non continuerà.
Le elezioni presidenziali si terranno il 5 novembre 2024.
Hai 107 giorni.
Cento-sette giorni. Tanto è durata la campagna presidenziale di Kamala Harris, eppure tanto basta per scriverci sopra un libro. 107 Days, in uscita il 23 settembre per Simon & Schuster, promette di raccontare tutto (o quasi) di quella rapidissima parabola politica, iniziata tra mille speranze e conclusa prima ancora che gli elettori finissero di imparare lo slogan. Un titolo sobrio, asciutto, quasi cronachistico, come a dire: non sarà stata lunga, ma almeno è documentata.

Nel video con cui Harris ha annunciato l’uscita del memoir, l’ex vicepresidente parla di «107 giorni in viaggio per il Paese, lottando per il nostro futuro – la campagna presidenziale più breve della storia moderna». Un’affermazione che, detta da chiunque altro, suonerebbe come una confessione imbarazzata. Lei invece la presenta con orgoglio, pronta a trasformare una maratona da tre mesi in un capitolo fondamentale della storia americana. O almeno in un best-seller.
I contenuti del libro? Naturalmente top secret. L’editore assicura «rivelazioni sorprendenti» e «retroscena imperdibili», ma non ha voluto confermare se Harris affronterà, ad esempio, la grande domanda che ha dominato l’estate scorsa: Joe Biden era davvero in grado di continuare? Il silenzio in merito è eloquente, ma ci sarà tempo per scoprire quanto candore contiene questo memoir.
Ricordiamo che la candidatura di Harris è nata all’improvviso, dopo il ritiro shock di Biden in seguito a un dibattito disastroso. Avrebbe potuto diventare la prima donna — e la prima donna di colore — a entrare alla Casa Bianca. Invece è arrivata la sconfitta, netta, per mano di Donald Trump. E mentre altri ex candidati si prendono una lunga vacanza, Harris ha deciso di riordinare i pensieri, rileggerli e mandarli in stampa.
Intanto, ha già fatto sapere che non correrà per la carica di governatrice della California nel 2026. Un gesto di prudenza, o forse la prima mossa verso una nuova candidatura nel 2028? Il dubbio resta, ma intanto il memoir è pronto. Perché se la storia non riesci a farla, puoi sempre scriverla.