Juventus: Tether rilancia con nuova offerta, Cobolli Gigli stronca Elkann
- Postato il 15 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Tether-Elkann, atto secondo: continua il braccio di ferro per l’acquisizione della Juventus. Il colosso di criptovalute rilancia ancora, dopo il primo rifiuto economico della proprietà del club bianconero. Non basta dunque il video-messaggio di John Elkann che ha ribadito che la storia e il club bianconero non siano in vendita: l’Ad di Tether, Paolo Ardoino, fa sul serio. Intanto, l’ex Presidente della Juventus non si fida del nipote dell’Avvocato e manda un duro messaggio alla proprietà Exor.
- Un’offerta giudicata insufficiente
- La strategia: pressione mediatica e Borsa
- Il muro Exor resta alto
- Cobolli Gigli critico su Elkann
- Governance e ruolo del nuovo Cda
- Dubbi sulla solidità e perdite recenti
Un’offerta giudicata insufficiente
La prima mossa di Tether, pari a 1,1 miliardi di euro, non ha convinto la proprietà bianconera. Una cifra considerata lontana dal valore reale del club e dei suoi asset, tanto da essere respinta senza aprire un vero tavolo negoziale.
Secondo l’analisi finanziaria riportata dal Corriere dello Sport, applicando i multipli di mercato corretti (cinque o sei volte i ricavi operativi, pari a 420 milioni), il valore d’impresa della Juve si collocherebbe tra 2,1 e 2,6 miliardi di euro. Tolti circa 280 milioni di debiti finanziari, il valore delle azioni si attesterebbe in una forchetta compresa tra 1,8 e 2,3 miliardi: quasi il doppio rispetto alla proposta iniziale di Tether.
La strategia: pressione mediatica e Borsa
Per rendere credibile il nuovo assalto, Tether dovrà superare una valutazione basata sui prezzi di Borsa. Ardoino, secondo Tuttosport, punta anche sulla spinta comunicativa della campagna “Make Juventus Great Again” e sull’appoggio dei piccoli azionisti. Il primo termometro del rilancio sarà l’andamento del titolo in Borsa, mentre l’obiettivo è trasformare l’offerta in una proposta economicamente difficilmente rifiutabile.
Il muro Exor resta alto
Nonostante il possibile rilancio, la posizione di Exor appare granitica. Le dichiarazioni di John Elkann, ribadite anche da Giorgio Chiellini prima della sfida di Bologna, lasciano intendere che la volontà di mantenere il controllo del club non sia negoziabile, indipendentemente dalla cifra messa sul tavolo.
Cobolli Gigli critico su Elkann
A commentare la vicenda è intervenuto anche l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, che si è soffermato sul videomessaggio di Elkann: “Ho ascoltato le parole di John Elkann. Se potessi fare un po’ di ironia, vorrei sapere se queste parole sono state dette col cuore o col gobbo”. E ancora: “Leggeva mentre parlava e questo non depone molto a favore della sua convinzione di quello che ha detto”.
Governance e ruolo del nuovo Cda
Secondo Cobolli Gigli, il messaggio di Elkann ha messo temporaneamente un punto fermo sull’ingresso di nuovi soci: “Il contenuto delle sue parole ha messo, per ora, un punto fermo a quello che può essere il tentativo di nuovi soci di entrare nella Juventus. Questa mi sembra una cosa positiva”. Ma l’ex presidente chiede una struttura dirigenziale più presente: “La Juve ha una Cda appena nominato che non deve essere assente come quelli precedenti”.
Dubbi sulla solidità e perdite recenti
Cobolli Gigli ha poi allargato il discorso alle altre società del gruppo Exor: “Due mesi fa ha fatto delle dichiarazioni su Gedi e poi sono volate via con il vento dell’inverno”. E ha aggiunto: “Sono un po’ meno convinto della solidità della Juventus, a questo punto vediamo cosa succede”. Il dato più pesante resta quello economico: “La Juve ha perso un miliardo negli ultimi anni delle gestioni precedenti”.