Juventus, Spalletti: "Vlahovic sarebbe felice di restare, Yildiz mi ricorda Kvara". E fa dietrofront sullo Scudetto
- Postato il 3 novembre 2025
 - Di Virgilio.it
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                                                                            L’ultima volta furono i quarti di finale contro il Milan, un’eliminazione che probabilmente gli brucia ancora: quel rigore non dato a Lozano, quella discussione con Maldini, quel doppio confronto che avrebbe potuto schiudere al Napoli le porte di una storica semifinale.
- Spalletti torna in Champions League
 - Yildiz, il paragone di Spalletti
 - Spalletti-Vlahovic, il messaggio
 - Scudetto-Juve, Spalletti chiarisce
 
Spalletti torna in Champions League
Luciano Spalletti torna a calcare il palcoscenico della Champions League: la Juventus affronta lo Sporting Fc, squadra da prendere con parecchie molle. Ma i bianconeri sono già di fronte ad un bivio: non vincere contro i portoghesi, dopo aver racimolato solo due punti in tre partite, significherebbe ridurre al lumicino le speranze di approdare agli ottavi. Inutile sottolineare il flusso di ossigeno che il passaggio del turno apporterebbe alle casse bianconere, importante specificare che questo gruppo ha bisogno di autostima per mettersi alle spalle il momento difficile. E il tecnico insediatosi soltanto da pochi giorni alla Continassa sta cercando di far leva sui tasti giusti, in particolare con i giocatori più importanti: Vlahovic e Yildiz.
Yildiz, il paragone di Spalletti
“Sarà una partita difficilissima perché sanno giocare a calcio e sono bravissimi a fare le sostituzioni dei ruoli – ha esordito Spalletti -. Hanno una qualità di palleggio incredibile sulla trequarti, un’idea di gioco precisa e complicata da leggere”. Yildiz sarà della partita dopo il riposo precauzionale di Cremona: “È a disposizione. Mi ricorda un po’ Kvara e anche Totò Di Natale. Ho parlato con lui della posizione che preferisce, lui è bravo tra le linee e ama gestirsi l’occupazione della zona centro-sinistra dell’attacco. Chiaro che può trovare qualche difficoltà se gli si chiede un rientro di cento metri, ma i grandi campioni fanno anche questo“.
Spalletti-Vlahovic, il messaggio
Importante anche un passaggio su Dusan Vlahovic, che Spalletti ha già individuato come leader dello spogliatoio. “Dusan è abituato alle pressioni della Juve: ho parlato con lui, sarebbe felicissimo di restare. Non lo preoccupa il contratto, vuole solo giocare a calcio.” Infine, un passaggio sull’atteggiamento della squadra: “A Cremona è stato tutto merito dei ragazzi. Hanno risposto nel modo giusto e si vede la voglia di imparare. Mi basta vedere gli occhi con cui mi guardano per capire che siamo sulla strada giusta.”
Scudetto-Juve, Spalletti chiarisce
Spalletti ha poi chiarito il discorso sulle ambizioni della Juventus in campionato. “Ho parlato di lotta per lo Scudetto, non di vittoria dello Scudetto. Dobbiamo convivere ogni giorno con il nome Juventus, che ci stimola a dare di più. Finché la matematica non ci vieta nulla, dobbiamo ambire a tutto. Non basta ‘finoallafine’, serve ‘oltrelafine’.” La parola chiave per Spalletti è personalità: “La Champions è la suite del calcio. Bisogna proteggerla con coraggio. Meglio sbagliare che essere incerti: l’incertezza è peggio dell’errore. E giocare ogni tre giorni non può essere un alibi. Il calcio moderno non ti permette scappatoie”.