Juventus, l'ex Matri ci ripensa: 5 anni dopo l’addio al calcio torna a giocare in Seconda Categoria

  • Postato il 10 ottobre 2024
  • Di Virgilio.it
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Alessandro Matri torna a giocare. Lo farà in Seconda Categoria, con l’ASD Graffignana, la squadra del paese in provincia di Lodi dove è nato, a quasi quattro anni e mezzo dal suo ritiro, annunciato nel maggio del 2020. In realtà non è il suo primo ripensamento. Già nel 2022 (era il 22 novembre), Matri comunicò che sarebbe sceso in campo un’ultima volta, per una sola partita, giocando nel campionato Amatori CSI con il Graffignana 2013.

Matri, dalla Serie A alla Seconda Categoria lombarda

Un ex calciatore di Serie A in Seconda Categoria lombarda. Da non crederci. Ma al cuore non si comanda e il richiamo dei tacchetti e del profumo dell’erba ha condizionato la scelta di Matri, che a 40 anni già compiuti torna a giocare.

L’accoglienza dell’ASD Graffignana è stata sicuramente tra le più calorose avute in carriera: “344 partite in Serie A con 92 gol, 3 scudetti, 2 Supercoppa Italiana, 1 Coppa Italia, 7 presenze in nazionale con gol all’esordio e un legame indissolubile con il nostro paese e la nostra società! È un onore accogliere in squadra Alessandro Matri, che farà parte della rosa della Seconda Categoria per questa stagione!”, si legge sul profilo Instagram della società, la stessa che quattro anni fa salutò l’addio al calcio dell’attaccante.

Negli ultimi anni Matri è stato uno dei “talent” più apprezzati di DAZN, ma prima ancora, subito dopo il suo ritiro dal calcio giocato, era stato ingaggiato dalla Lazio per ricoprire il ruolo di collaboratore dell’ex diesse Igli Tare, ottenendo, in seguito, la qualifica di direttore sportivo e Allenatore Uefa A.

Matri, da giovanissimo al Milan e gli anni d’oro alla Juve

Tre scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane: questo è il palmares di Alessandro Matri, che con la maglia della Juventus, dal 2011 al 2013 e nel 2015 ha conquistato tutti i trofei vinti in carriera.

Ma è il Milan la società che gli ha dato fiducia prima di tutte le altre. Nel 1996 lo prese dalle giovanili del Fanfulla: aveva appena 11 anni, rimase in rossonero fino al 2004, debuttando pure in Serie A, il 24 maggio 2003, a Piacenza, giocando 70 minuti nel 4-2 in favore degli emiliani.

Quindi le esperienze in prestito al Lumezzane e al Prato in Serie C1, e al Rimini, in Serie B, fino al trasferimento in comproprietà al Cagliari (che lo acquisterà, successivamente, a titolo definitivo). Con i rossoblù, all’esordio, sigla la sua prima rete in massima serie il 26 agosto 2007, contro il Napoli. Suo il 1000° gol in Serie A del Cagliari, segnato contro la Lazio il 24 febbraio 2008.

Nel 2011 il grande salto: lo acquista la Juventus. In due stagioni, con Antonio Conte in panchina, vincerà altrettanti scudetti, esordirà in Champions League nel 2-2 in casa del Chelsea e riceverà la prima convocazione in nazionale (l’esordio a marzo nel 2-0 all’Ucraina).

Gli ultimi anni fino al ritiro

Nell’estate del 2013 torna al Milan, ma non sarà un’esperienza esaltante: un solo gol segnato, nel 3-2 al Parma del 27 ottobre 2013. Quindi i prestiti alla Fiorentina e al Genoa e poi ancora alla Juventus, stavolta allenata da Max Allegri, con cui vincerà il terzo e ultimo scudetto in carriera.

Gli ultimi anni in Serie A li vivrà prima alla Lazio, poi al Sassuolo e infine al Brescia, prima di svincolarsi dal Sassuolo e di dare l’addio al calcio, il 6 maggio del 2020.

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Virgilio.it

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