Juventus, la vendetta di Andrea Agnelli è servita: l’ex presidente pronto a rivoluzionare la Giustizia sportiva
- Postato il 18 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni
Inutile girarci intorno: una buona parte dei tifosi della Juventus spera ancora nel ritorno di Andrea Agnelli, il presidente dei 18 trofei in 11 anni. Mentre si registra l’assalto del socio di minoranza Tether alle quote di Exor, al momento respinto da John Elkann, l’ex numero uno del club bianconero vince nonostante la lontananza dal mondo del calcio. Già, ecco come Agnelli può rivoluzionare la giustizia sportiva.
- Andrea Agnelli, l'ultima vittoria sulla giustizia sportiva
- La vendetta è servita: ecco perché
- Juventus, il ricorso al Tar di Agnelli e l'Ue
Andrea Agnelli, l’ultima vittoria sulla giustizia sportiva
C’è sempre tempo per cambiare idea e far ritorno in Italia, a Torino, alla Juventus. Ma, dopo aver chiuso l’esperienza al timone della Signora per l’inibizione che gli era stata inflitta nell’ambito del caso Prisma per l’indagine sulle plusvalenze fittizie, Agnelli ha voltato pagina trasferendosi ad Amsterdam con la famiglia dove si è dedicato alle sue nuove attività imprenditoriali.
Ma il mondo del calcio lo ha vissuto da protagonista, anche con battaglie extracampo come ad esempio il progetto (naufragato) della Superlega, di cui era promotore col presidentissimo del Real Madrid, Florentino Perez. Ed è inevitabile che il passato torni a riproporsi. L’ultima vittoria di Andrea potrebbe addirittura rivoluzionare la giustizia sportiva.
La vendetta è servita: ecco perché
La questione, come riferisce Calcio e Finanza, è legata proprio alle sanzioni che sono state comminate ad Agnelli e all’ex ad della Juve, Maurizio Arrivabene, inibiti per due anni dalla Corte Federale d’Appello della Figc a svolgere qualsiasi attività in ambito federale.
Ebbene, l’avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea, Dean Spielmann, batte su un tasto specifico, quello riguardante il ruolo dei giudici statali.
Juventus, il ricorso al Tar di Agnelli e l’Ue
Gli ex dirigenti della Juventus avevano presentato ricorso al Tar del Lazio, che a sua volta ha informato i diretti interessati che, in base all’ordinamento italiano, non è permesso annullare o sospendere le sanzioni disciplinari sportive, ma è possibile ottenere soltanto un risarcimento economica. Secondo Spielmann, questo paletto risulta incompatibile con il diritto dell’Unione Europea, per cui – si legge – i giudici nazionali devono poter annullare sanzioni ritenute illegittime.
Dunque, ok l’autonomia della giustizia sportiva, ma non può essere negato il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva. Pur non trattandosi di un parere non vincolante (ma senza dubbio indicativo), Agnelli potrebbe dare il via a una svolta clamorosa. Spetterà alla Corte di giustizia dell’Ue prendere la decisione finale in merito, tra non più di 6 mesi.