Juventus, John Elkann su voci cessione club esce allo scoperto: il ruolo di Tether

  • Postato il 7 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Il crescente disinteresse per gli “asset” italiani da parte di John Elkann e le voci di corridoio che parlavano di una possibile cessione anche della Juventus sono stati al centro di un intervento alla Reuters da parte del n.1 di Exor. Il primo pezzo dell’impero a finire sul mercato è stato il Gruppo editoriale Gedi: “La Stampa”, il gioiellino sabaudo di famiglia a cui tanto teneva nonno Gianni, è nel mirino del veneto Enrico Marchi e della società editoriale Nem, che ha già rilevato i quotidiani del Nord-est del fu gruppo Espresso (Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Messaggero Veneto, Nuova di Venezia e Mestre, Piccolo di Trieste e Tribuna di Treviso più Nordest Economia) e da tempo circolano rumours anche sulla cessioni de “La Repubblica” (anche se le trattative con il gruppo dell’armatore greco Theodore Kyriakou sarebbero tramontate).

Il futuro di Ferrari e Juventus

Resterebbero Ferrari e Juventus. Per quanto riguarda il “Cavallino”, è un brand di tale prestigio globale e alta redditività che John non è intenzionato a cedere mentre sulla “Vecchia signora”, invece, c’è l’interesse della Tether del duo Paolo Ardoino – Gianluca Devasini, già soci all’11,5% e potenzialmente molto liquidi e sullo sfondo dell’ex presidente Andrea Agnelli, che ha lasciato il timone della società bianconera (squalificato a dieci mesi, il 20 novembre finisce la pena) che potrebbe tornare in pista.

La smentita di Elkann

La Juve però non si tocca. Lo ha assicurato alla Reuters John Elkann, smentendo ogni voce di possibile cessione, da parte della famiglia Agnelli-Elkann, della società bianconera: “Continuiamo a essere pienamente impegnati nei confronti della Juventus e siamo orgogliosi di esserne gli azionisti di controllo da oltre un secolo”. Elkann è Ceo di Exor, holding della famiglia Agnelli, i cui legami con il club calcistico torinese ‌risalgono al 1923, quando Edoardo Agnelli ne divenne presidente. Exor è l’azionista di controllo del club.

Il rapporto con Tether

La Juventus non vince lo scudetto dal 2020 quando conquistò il nono titolo di fila ma Elkann è fiducioso: “Sosteniamo il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo team di gestione, la nostra priorità rimane quella di ‌unire forti risultati sportivi con la disciplina finanziaria”. Sulle possibili collaborazioni con altri investitori, come, ad esempio, Tether, società di criptovalute che è diventata secondo azionista del club, Elkann ha dichiarato: “Siamo e siamo sempre stati aperti a idee costruttive da parte di tutti gli stakeholder che condividono la nostra ambizione e passione per il club. Sosteniamo il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo team dirigenziale, poiché la nostra priorità resta quella di coniugare risultati sportivi positivi con la disciplina finanziaria”.

Oggi l’assemblea

E’ appena iniziata intanto l’assemblea degli azionisti della Juventus, appuntamento decisivo per il futuro societario del club. L’incontro segnerà la fine della gestione Scanavino e l’inizio dell’era di Damien Comolli, prossimo amministratore delegato, che assumerà un ruolo centrale nella riorganizzazione interna. Oltre alla nomina di Comolli, l’assemblea discuterà il rinnovamento del Consiglio di Amministrazione, con particolare attenzione al peso crescente di Tether, che possiede l’11,5% delle azioni e ha presentato una propria lista di candidati. La società di Paolo Ardoino punta infatti a un ruolo più influente nella governance bianconera.

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