Juventus-Inter: Tudor rivela retroscena su Adzic e ammette che il pari era giusto, Chivu fa finta di non averne perse già due

  • Postato il 13 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Avrà perso qualche anno di vita, Igor Tudor ma ne sarà valsa la pena. Juve e Inter si divertono e divertono gli spettatori ma alla fine i 3 punti se li prendono i bianconeri con un protagonista inatteso come Adzic. Così al tecnico croato tocca godere e a Cristian Chivu spiegare, come è nella legge del calcio. Tra sospiri di sollievo e rimpianti, però, è andato via uno straordinario derby d’Italia così raccontato dai protagonisti.

Adzic e una scelta non casuale

Non si lascia andare mai, Igor Tudor ma stasera la felicità è evidente: “Altalena di emozioni ma alla fine siamo contenti per una vittoria non facile contro una grande squadra. Terza vittoria ma ne mancano altre 35. Adzic? Non è un’intuizione. Su di lui lavoriamo da mesi, per cambiare le sue abitudini che non ci piacevano e lui lo ha accettato. Ha qualità enormi. Ha una capacità di tiro rara, poi gamba, corsa e umiltà. Che questo gol sia da stimolo“.

Tudor, i meriti dell’Inter e la nuova idea sull’attacco

Non manca il riconoscimento al valore dell’avversario: “L’Inter è una squadra di livello mondiale. Dal punto di vista del gioco potevamo fare meglio, però la voglia c’è stata anche da parte di chi è entrato. Non so se abbiamo meritato, oggi il pareggio forse era più giusto ma il calcio è questo“. Yildiz più accentrato è una soluzione da riproporre: “Ora bisogna adattarsi anche ai nuovi arrivi. Abbiamo 3 attaccanti centrali e dobbiamo pensare a cosa è meglio per la squadra per sfruttare la rosa al massimo“.

La meglio Juventus e il Thuram che vince

La sfida tra i fratelli Thuram l’ha vinta Khephren ma non c’è competizione tra i due: “Marcus mi ha guardato ed era felice per me dopo il gol. Ci prendiamo in giro, lui e papà dicono sempre che di testa non sono bravo. Dovevamo correre di più perché loro a centrocampo sono bravi e lo abbiamo fatto“. Nella Juve i giovani talenti funzionano e Adzic è raggiante: “Per me è un sogno. Ora dobbiamo lottare per lo scudetto“. Yildiz invece ha esultato con una linguaccia un po’ timida: “Quella esultanza è di Del Piero, giusto che rimanga sua“.

I rimpianti di Chivu per i 10 minuti finali

L’Inter non ha certamente demeritato ma c’è chi l’avrebbe voluta più determinata. “La prestazione è stata buona – spiega Cristian Chivu – ma gli ultimi 10 minuti sono stati gestiti male. C’è mancata lucidità. Non guardo agli errori a livello individuale. La Juve non si è vergognata di lanciare la palla in tribuna in caso di necessità”. La bella notizia è il ritorno di Calhanoglu: “Ma io mi prendo il buono da tutta la squadra. Calha ha qualità, questo è quello che lui ci può dare“.

Tre punti in tre giornate raccontano un percorso complicato per il tecnico rumeno che però non ci sta: “Abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Bisogna guardare le prestazioni“.

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