Juventus, Comolli è un mangia-allenatori: sei esoneri in passato, cresce ipotesi Mancini ma non allena in A da oltre 9 anni

  • Postato il 20 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Ore tese in casa Juventus, mentre la squadra ha lavorato alla Continassa in vista della gara di Champions di mercoledì a Madrid contro il Real (domani rifinitura e partenza, la conferenza di Tudor è prevista per le 19.30) la dirigenza riflette sull’immediato futuro. Non è un mistero che eventuali nuovi scivoloni con gli spagnoli e con la Lazio alla ripresa del campionato potrebbero costare la panchina al tecnico croato, del resto nel suo curriculum Damien Comolli “vanta” già sei esoneri.

I capi d’accusa per Tudor

Non sono solo i risultati – di sicuro sotto le aspettative – a inchiodare Tudor. Non è sfuggito il calo di alcuni giocatori (da Kalulu a Cambiaso) rispetto al passato così come non convince l’immagine del tecnico nelle interviste televisive. Poco rassicurante, perennemente preoccupato: trasmette scarsa empatia, cosa che cozza con lo stile-Juve.

Tutti gli esoneri di Comolli

Che Comolli sia poi un “mangia-allenatori” lo racconta il suo curriculum. Come si legge su IlBianconero Damien Comolli da direttore dell’area sportiva del Tottenham (dal settembre del 2005 all’ottobre del 2008) esonerò il tecnico olandese Martin Jol che nelle prime dieci partite ufficiali tra Premier e Europa League ottenne una sola vittoria. Dopo aver lasciato il Tottenham, Comolli ha fatto ritorno al Saint-Etienne a novembre del 2008, quando al timone del club c’era Alan Perrin. L’allenatore francese è stato poi esonerato da Comolli all’inizio della stagione 2009/10 a causa di una serie di risultati considerati non soddisfacenti. Dal novembre del 2010 all’aprile del 2012, Comolli ha ricoperto l’incarico di direttore sportivo del Liverpool. Al termine della stagione 2010/11, il dirigente francese ha posto fine all’esperienza di Roy Hodgson sulla panchina dei Reds.

Dall’estate del 2018 al gennaio del 2020, Damien Comolli ha vissuto una nuova esperienza professionale in Turchia, ricoprendo il ruolo di direttore sportivo del Fenerbahce ed esonerando due tecnici. Phillip Cocu, arrivato a luglio 2018, venne esonerato a ottobre per fare posto a Erwin Koeman. L’olandese venne poi licenziato dopo meno di due mesi e la stagione venne poi completata da Ersun Yanal. Prima di arrivare alla Juventus, Comolli ha speso cinque anni – dal 2020 al 2025 – al Tolosa ricoprendo la prestigiosa carica di presidente. Sotto la sua presidenza, il club francese ha cambiato tre allenatori: Patrice Garande ha guidato il club nella stagione 20/21, poi fino al 2023 è subentrato Philippe Montanier, al quale poi ha fatto seguito l’arrivo dello spagnolo Carles Martínez Novell, ovvero l’attuale tecnico del Tolosa.

Palladino a cena con Modesto

Tre i candidati a succedere a Tudor in caso di esonero: Spalletti, Mancini e Palladino. Stando a quanto riportato da “Calciomercato.it”, l’ex tecnico dei viola sarebbe stato visto a cena a Milano con Francois Modesto, dt del club bianconero che ha lavorato con Palladino a Monza; non sarebbe da escludere che, nel corso della cena, si sia parlato anche di Juventus, ma in pole ci sarebbe Roberto Mancini.

I contatti con Mancini

Con l’ex ct già ci furono contatti quando fu esonerato Motta. Cosa confermata dallo stesso Mancini che pochi giorni fa, al Festival dello sport, sul suo futuro ha detto: “Vedremo, ci sono delle cose, la panchina mi manca tanto ma serve un progetto che dia adrenalina. In corsa già sono entrato, è successo al Manchester e all’Inter, è più difficile ma se sono cose che ti stimolano la soluzione la trovi. Poi la carriera, come ho sempre detto, la chiuderò alla Samp”. L’ex fantasista avrebbe detto no al Nottingham Forest ma non rinuncerebbe alla Juve.

Sono oltre 9 anni e mezzo che Mancini non allena in serie A, la sua ultima partita risale al maggio 2016 come tecnico dell’Inter (sconfitta in trasferta per 3-1 a Sassuolo). Un addio annunciato con largo anticipo:”Dissi a due mesi e mezzo dalla fine della stagione che sarei andato via, nonostante avessi un contratto lungo, c’erano altre motivazioni, problemi interni”. Da allora solo avventure all’estero (aveva già allenato City e Galatasaray) sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo e da ct dell’Italia prima e dell’Arabia Saudita poi. Un’esperienza, questa, durata poco più di un anno e che si è chiusa lo scorso 28 ottobre 2024 con risultati deludenti: su 21 partite complessive, la nazionale araba ha conquistato 9 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti