Juventus, Cassano: Comolli unico colpevole dopo un mercato di m..., Tudor senza colpe. La previsione su Spalletti
- Postato il 29 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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L’hanno difeso, applaudito e hanno esultato per la sua conferma in estate ma come hanno preso l’esonero di Tudor Lele Adani e Antonio Cassano? I due frontman del format “Viva el futbol” avevano già preso le difese di Thiago Motta nella passata stagione (soprattutto l’opinionista Rai) per poi dare il benvenuto al croato. Il foglio di via dopo il ko con la Lazio e l’arrivo annunciato di Spalletti hanno spiazzato la coppia di “provocatori”.
- Cassano scarica tutto su Comolli
- Si salva solo Chiellini
- La previsione su Spalletti
- Adani parla di tradimento
Cassano scarica tutto su Comolli
Cassano non usa mezzi termini, come al solito, e inchioda il dg bianconero: “Il colpevole numero uno è Comolli, è arrivato dalla Francia come “faccio tutto io”, come il sergente di ferro, fa il fenomeno con una presunzione allucinante, ma ha fatto un mercato di me..non ci mette mai la faccia, prende per il c… una squadra con 12 milioni di tifosi. Non hai preso Kolo Muani e altri due-tre giocatori che voleva il tuo allenatore…Il lavoro fatto da Tudor – quarto l’anno scorso e all’inizio della stagione – era buono: a Madrid hanno fatto un’ottima gara e con la Lazio ha avuto 3-4 occasioni ma se David fa schifo, Koopmeiners è il cugino di quello dell’Atalanta, la colpa non è dell’allenatore”.
Si salva solo Chiellini
FantAntonio non fa sconti: “I giocatori dovrebbero andare in sala stampa e dirlo: facciamo noi. Poi penso: in questi anni disintegrati Pirlo, Sarri, Thiago Motta e ora Tudor ma dico: 4 allenatori sbeffeggiati e umiliati, quello che ha fatto peggio di tutti è stato Allegri che ha la stampa a favore. Grazie Igori non ti conosco ma ti stimo per l’uomo e l’allenatore che sei. A me piacerebbe vedere le dimissioni dei dirigenti che sbagliano. L’unico che capisce di calcio è Chiellini, ce l’hai e vai a prendere due francesi? Hanno deciso di non voler vincere, Giorgio poteva spiegare loro cosa è il mondo Juve”
La previsione su Spalletti
“Su Spalletti vado a intuito: la Juve si è trovata ad avere il no di Conte in estate. Loro volevano lui, non ci sono riusciti poi Tudor è arrivato quarto, è juventino, e allora resta lui. La scelta Spalletti è una scelta loro mentre Tudor era già lì e Comolli se l’è ritrovato. Magari Comolli dirà a Spalletti: indicaci la via. Chiellini lo conosce bene Spalletti. Vado a intuito, ripeto. Possono indirizzare la Juve verso un percorso diverso. Perché se la Juve fa con Spalletti lo stesso fatto con Tudor, Spalletti impiega un minuto e mezzo per mandarti a quel paese. Spalletti è un allenatore fenomenale, l’ultima volta che è entrato in corsa è stato però con la Roma. E in più a gennaio bisognerebbe mettere parecchi soldi. Mi chiedo se è la scelta giusta“.
Adani parla di tradimento
Adani è ugualmente severo: “Le due situazioni dell’anno scorso e quest’anno se le inverti è la stessa cosa, i due esoneri sono il prodotto finale di scaricabarile, sconfessione del progetto, valutazione affrettata del lavoro. Anche nella dinamica del cambio, alla vigilia di gare facili, visto che ci sono Udinese e Cremonese. E’ stato un tradimento dopo che erano stati pubblicamente confermati. Non era mai accaduto che il primo esonerato in A fosse quello della Juve. C’è arroganza, incompetenza e spreco in tutto questo.
Troppo facile esonerare, devi difendere un progetto. Vedete Giuntoli? Hai difeso Motta dopo averlo scelto? No, però poi sei stato cacciato anche tu. Hanno anche stravolto il motto che vincere è l’unica cosa che conta, sia con Sarri che con Pirlo. Ora prendi Spalletti per che percorso? Per che obiettivo? La Juve ha perso la sua grandezza per colpa dei dirigenti. Spalletti ha uno status elevato rispetto agli ultimi due, rivendica uno scudetto clamoroso vinto a Napoli ma dovrebbero dirgli: abbiamo bisogno di te, indicaci la via da seguire ma la verità è che è stata calpestata la storia della Juve. Diventa patetica la comunicazione-non comunicazione, si dice una cosa e se ne fa un’altra”.