Juve-Milan: Tudor criptico su David e Vlahovic, Allegri schietto sul rigore e l'accoglienza allo Stadium
- Postato il 5 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Nel post partita di Juve-Milan, le voci dei protagonisti dell’Allianz Stadium di Torino. Cinque pareggi consecutivi per i bianconeri tra campionato e Champions, mentre i rossoneri escono indenni da un campo storicamente complicato. Dall’analisi di Igor Tudor alla voce di Massimiliano Allegri, l’ex più atteso di questo big match della sesta giornata di Serie A.
- Cambiaso dopo Juve-Milan: "Conosco Allegri, mi aspettavo una partita bloccata"
- Tudor: "Ci prendiamo il punto. Yildiz? Trova soluzioni da solo"
- Rabiot, tra emozione e rabbia: "Emozione sì, ma due punti persi. Abbiamo rimpianti stasera"
- Allegri: "In certi momenti bisogna esser cattivi e azzannare l'avversario"
Cambiaso dopo Juve-Milan: “Conosco Allegri, mi aspettavo una partita bloccata”
Così Andrea Cambiaso al termine dei 90 minuti di Juve-Milan, dopo una partita molto equilibrata, segnata dall’errore dal dischetto di Pulisic: “C’è entusiasmo, ma cinque pareggi di fila sono tanti e diversi – ha ammesso a Dazn -. Bisogna però andare avanti con entusiasmo. “Non mi aspettavo nulla di diverso, conosco il mister e sapevo che sarebbe stata bloccata. Offensivamente potevamo fare di più, ma il Milan rispetto ad inizio stagione ha raggiunto un’ottima fase difensiva. Non siamo tanto riusciti a creare superiorità sugli esterni. C’è più entusiasmo rispetto all’anno scorso, siamo più affiatati e c’è più voglia di giocare insieme. Questo va portato avanti fino alla fine, indipendentemente dai risultati”.
Tudor: “Ci prendiamo il punto. Yildiz? Trova soluzioni da solo”
Questa, invece, l’analisi di Igor Tudor ai microfoni di Dazn: “Una partita come ce l’aspettavamo, difficile, con due squadre forti. Un punto, lo prendiamo, volevamo vincere. Abbiamo creato qualcosa, hanno creato loro, un buon punto insomma. La posizione di Yildiz? Volevamo scambiare un po’ Cambiaso per lasciare Kenan uno contro uno con Saelemaekers, poi è lui che trova le soluzioni da solo in un contesto organizzato. Loro si trovano bene così. Hanno dato tutto, lui come Cisco, Johnny, mi sono piaciuti”.
Sui cambi in corso d’opera, Tudor non si è nascosto, spiegando perché ha sostituito in un colpo solo Yildiz, David e Conceiçao: “Con quei tre cambi non volevo dare un messaggio difensivo, ma ci siamo solo messi con il 3-5-2, dando più equilibrio in mezzo al campo e mettendoci con due davanti. Ci penso a questa soluzione, devo cercare qualcosa che sta bene a loro e che sta bene a me. Si può fare, si può provare, anche a partita in corso. A me piace allenare, non solo scegliere il sistema. Questo 3-5-2 va bene una ventina di minuti così, va bene”.
Sulle condizioni di Bremer, infine, ha aggiunto: “Non dovrebbe essere nulla di grave, ha sentito un po’ di fastidio, ma è tutto ok dentro dopo la risonanza magnetica. Sentiva ancora fastidio e non potevamo farlo giocare. Il mio bilancio? Sto bene, ma con due gol in più avremmo avuto due vittorie in più. Ma va bene così, dobbiamo andare avanti e crescere, come tutti abbiamo pregi e difetti. Pensiamo a lavorare e andiamo avanti così”.
Rabiot, tra emozione e rabbia: “Emozione sì, ma due punti persi. Abbiamo rimpianti stasera”
Non solo Massimiliano Allegri. Tra gli ex più attesi anche Adrien Rabiot: “È stata una partita particolare, ho tanti compagni di squadra che conosco bene nella Juve, lo stadio, tutto lo staff, anche mister Tudor. Sono davvero contento di essere venuto qua all’Allianz, poi avrei voluto vincere, ma continuiamo nel percorso. Emozione prima della partita sì, ma sono arrabbiato perché dovevamo vincerla. Potevamo vincerla, abbiamo avuto le occasioni per farlo, poi ci è mancato qualcosa. Dobbiamo fare di più, crescere come squadra, sono due punti persi per me. Potevamo fare molto di più come squadra, ci sta all’inizio del campionato, ma vincere qua sarebbe stato importante. Comunque dobbiamo continuare a lavorare, ma ci sono cose da migliorare ovviamente. Importante non aver preso gol, siamo stati solidi, poi vedremo la prossima partita. Abbiamo rimpianti stasera“.
Rabiot ha poi proseguito: “Abbiamo dovuto usare di più la profondità e non l’abbiamo fatto bene, poi per il resto avremmo dovuto far meglio davanti alla porta. Ultimo passaggio, tiri, potevamo fare meglio e fare qualcosa in più, sulle seconde palle e nell’aggressività. Poi eravamo comunque fuori casa contro una squadra forte, quindi punto positivo sì. Potevamo comunque fare di più e vincerla stasera”.
Allegri: “In certi momenti bisogna esser cattivi e azzannare l’avversario”
Nel dopo gara, Massimiliano Allegri è ripartito proprio dal calcio di rigore fallito da Pulisic, prima di arrivare all’analisi della partita: “Non ho visto neanche come ha calciato. Non è l’errore, i rigori si sbagliano. Abbiamo fatto un primo tempo equilibrato, dove loro hanno chiuso bene gli spazi, la circolazione della palla era molto lenta. Nel secondo tempo siamo cresciuti anche fisicamente, anche se la prima occasione l’hanno avuta loro sulla grande parata di Maignan su Gatti. Poi abbiamo avuto diverse occasioni ma non siamo riusciti a far gol. In certi momenti della partita bisogna esser cattivi, perché c’era la possibilità di portarla a casa”.
Sulle condizioni di Rafa Leao, Allegri ha aggiunto: “È stata questa la prima vera settimana di lavoro per lui. La settimana scorsa c’è stata l’espulsione di Estupinan, la sostituzione di Pulisic, oggi è entrato e non ha fatto male. Abbiamo bisogno di lui e di giocatori come Nkunku, perché sono giocatori tecnici e sono importanti per noi. Cambio modulo con un tridente? L’importante è che siano in buone condizioni. Nkunku è arrivato il 30 agosto, Leao si è fermato 45 giorni, adesso c’è la sosta per le nazionali e speriamo possano recuperare. Meglio avere più giocatori di qualità in campo, poi sono importanti anche i cambi, che possono essere decisivi nell’ultima mezzora”.
Leao resta ancora un punto interrogativo: “Lui non è in una posizione nuova, perché faceva il centravanti anche nel Lille. Il movimento sul passaggio di Modric è da centravanti, ma poi deve far gol un giocatore come lui. Deve fare un salto, capendo che quando arriva lì deve determinare”.
Il ritorno allo Stadium non è passato inosservato: “È stato emozionante perché ho ritrovato tante persone con cui ho lavorato e che mi hanno sostenuto negli anni che ho vissuto qui, anni in cui ho sorriso e pianto, perché abbiamo anche perso tanto. Adesso sono al Milan, cerchiamo di fare bene qui, ci teniamo il punto, ma dobbiamo saper leggere i momenti della partita e azzannare l’avversario quando c’è da azzannarlo. Il cambio di Gimenez? Forse c’ho messo qualcosa io stasera… Ha fatto una bella partita, anche il movimento sul rigore, ma non solo. Lo stesso Pulisic, al di là del rigore, ha fatto una partita straordinaria”.