Justin Bieber è tornato alla musica ed è più “figo” che mai: un album degno erede di Michael Jackson

A quattro anni da “Justice” – con in mezzo gossip, rumors, paparazzi e via dicendo – Justin Bieber è tornato a sorpresa nella notte con l’ultimo album dal titolo “Swag” (“figo”, “che ha stile”). Insomma per una volta qui non si parlerà di gossip o di presunti problemi di salute mentale, ma solo della musica – bella – di Bieber.

Dentro il disco ci sono ben 21 brani (18 brani e 3 snippet) per la durata di 55 minuti circa. Un ascolto che rapisce sin dal primo ascolto e che mette insieme sonorità soul, rap, r&b e atmosfere lounge. I testi riportano tutto ciò che il cantante ha vissuto in questi anni come l’amore (“Walking Away“), la discografia e il difficilissimo rapporto con i paparazzi. Ma c’è anche l’amore per il figlio Jack Blues Bieber (“Dadz Love”) e la sua compagna Hailey Bieber (“Go Baby”).

“Abbiamo bisogno di più persone che si uniscano, più persone che si uniscano in tutto il mondo, meno separazione. Meno odio, più unità, più amore. È l’amore di papà”, canta Bieber per suo figlio. Mentre per “Go Baby” l’artista si espone rivelando un momento assai intimo famigliare: “Quindi piangi sulla mia spalla, trasformati in me. Piangi sulla mia spalla ogni volta che ne hai bisogno. Faresti meglio a crederci che posso reggere tutto il peso e raggrinzirmi dentro. Quindi piangi sulla mia spalla, quella melodia bassa. Piangi sulla mia spalla, so che mi spezzerai. Metti giù tutto e posso amarlo via, resta al mio fianco”. Un vero e proprio atto d’amore.

Insomma Bieber, nonostante i rumors, musicalmente è al massimo della sua forma e la sua ultima opera discografica mette assieme un mondo che si riallaccia a Michael Jackson per alcune atmosfere, sembra quasi che “Swag” possa raccogliere in parte l’eredità del re del pop.

“Swag” racchiude la produzione di Justin Bieber in collaborazione con Carter Lang, Dylan Wiggins, Daniel Caesar, Dijon, mk.gee, Daniel Chetrit, Eddie Benjamin e Knox Fortune.

Insomma godiamoci questo ritorno musicale gradito e inatteso, fino alla prossima sfuriata (condivisibile) dell’artista ai paparazzi.

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