Jurgen Klopp e il cuore spezzato per Diogo Jota: quando un allenatore e un calciatore diventano amici

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Tra Jurgen Klopp e Diogo Jota nacque un rapporto umano profondo, forte, intenso. Uno, il primo, era l’allenatore del Liverpool; l’altro, il secondo, uno dei calciatori che con gli altri Reds ha segnato un’epoca. Insieme hanno tracciato il solco tra un prima e un dopo. Tra un’era in cui bisognava ricostruire e un tempo in cui scrivere la storia.

Jurgen e Diogo sono diventati amici.

Il saluto social di Klopp a Diogo Jota

“Mi ha spezzato il cuore”, è stato il saluto social di Jurgen Klopp a Diogo Jota: un saluto che non è solo quello di un allenatore che ha perso un giocatore, ma che è anche il saluto di un uomo che ha condiviso un percorso fatto di affetto, stima e fiducia con il calciatore tragicamente scomparso nella notte, su quel maledetto chilometro 65 dell’autostrada A-52, vicino a Cernadilla, in Spagna.

Quando Diogo Jota arrivò al Liverpool nel settembre del 2020, molti si chiesero se valesse davvero i quasi 50 milioni di sterline investiti dal club. L’attacco dei Reds era già uno dei più temibili al mondo, con Salah, Mané e Firmino. Ma Jurgen Klopp, con il suo fiuto per il talento silenzioso, vide in quel ragazzo portoghese qualcosa di diverso. Jota non era solo un giocatore “utile”: semmai, una pedina destinata a diventare fondamentale.

Klopp e Jota, due amici

E tra i due, negli anni vissuti insieme al Liverpool, si era creato qualcosa di più profondo di una semplice relazione professionale: “Non solo un calciatore fantastico, ma anche un grande amico”, lo ha definito Klopp. Il loro legame, umano prima che calcistico, riemerge con forza oggi, dopo la tragedia che ha spezzato la vita di di Diogo e di suo fratello André.

“Questo è un momento difficile per me. Ci deve essere uno scopo più grande! Ma non si vede! – è il post in cui Klopp manifesta tutto il proprio sgomento di fronte alla notizia – Mi ha spezzato il cuore sentire della scomparsa di Diogo e di suo fratello André. Diogo non è stato solo un giocatore fantastico, ma anche un grande amico, un marito e un padre amorevole e premuroso! Ci mancherai tantissimo!”. Poi il pensiero finale alla compagna e ai figli: “Tutte le mie preghiere, pensieri e potere a Ruth, ai bambini, alla famiglia, agli amici e a tutti quelli che li hanno amati! Riposa in pace – Love J”.

Jota ci ha dato un’altra dimensione

Klopp non ha mai nascosto la sua ammirazione per i calciatori intelligenti, versatili, capaci di “leggere” il gioco prima che accada. In Jota, il tecnico tedesco trovò proprio questo: un attaccante letale, ma anche un giocatore generoso, disposto a sacrificarsi per il collettivo. Inizialmente considerato un rincalzo di lusso, Jota conquistò presto anche i tifosi per la continuità impressionante delle prestazioni.

Impatto straordinario fin dai primi mesi: gol, inserimenti, pressing. Klopp lo premiò preferendolo, in più occasioni persino a Firmino, una delle colonne storiche. L’investitura di Klopp fu di quelle che non lasciano adito a dubbi né a interpretazioni: “Jota ci ha cambiato. Ci ha dato un’altra dimensione”.

Gli inizi di Jota con il Liverpool

Jürgen Klopp e Diogo Jota si sono incrociati nel settembre 2020, quando il Liverpool acquistò l’attaccante portoghese dal Wolverhampton per circa 45 milioni di sterline. Era una scelta poco pubblicizzata, arrivata in silenzio durante una sessione di mercato segnata dalle difficoltà della pandemia, ma destinata a diventare una delle più felici dell’era Klopp.

Il manager tedesco lo definì subito un “acquisto perfetto”, affermando che “aveva tutto ciò che serve in un giocatore del Liverpool: intelligenza, versatilità, fame”. Quando arrivò ai Reds ci si aspettava che, con il trio Salah-Firmino-Sadio Mané, Diogo potesse essere spesso relegato alla panchina, ma Klopp intuì che il portoghese avrebbe potuto giocarsi una maglia, se non sostituire, uno dei mostri sacri.

I numeri di Diogo Jota con i Reds

E Diogo Jota non deluse. Al debutto in Premier League segnò contro l’Arsenal, e da lì in poi si trasformò in uno degli attaccanti più incisivi della rosa. In quattro anni con Klopp, ha totalizzato 145 partite e 56 gol, vincendo FA Cup, due League Cup e diventando l’uomo delle notti difficili, quello che risolveva le partite con un guizzo, un lampo, una zampata.

“Un giocatore straordinario”

Klopp lo ammirava per la capacità di unire sacrificio e talento. “Come attaccante, essere coinvolto in ogni fase difensiva e allo stesso tempo restare pericoloso davanti è straordinario. Diogo lo fa. Ecco perché è così prezioso per noi”, disse dopo la doppietta contro il Nottingham Forest nel 2023.

Nel febbraio 2024, in una conferenza stampa pre-Arsenal, Klopp si soffermò sul fatto che Jota giocava regolarmente con piccoli traumi e lividi: “Se guardo ai report medici, lui c’è sempre. Ha lividi, botte, piccoli acciacchi… eppure è lì, sempre. È completo, è esplosivo, è intelligente. È una benedizione averlo”.

Jurgen e Diogo, quando un rapporto va oltre

Il rapporto tra i due era fatto di stima e affetto sinceri. Klopp non ha mai nascosto di considerarlo più di un semplice calciatore: “Era anche un grande amico”. Jota, dal canto suo, era visibilmente legato al tecnico. Quando Klopp annunciò il suo addio al Liverpool nel gennaio 2024, il portoghese si disse “scioccato”, definendolo “un amico di tutti”. In pubblico lo abbracciava dopo i gol, come quello al 94’ contro il Tottenham nell’aprile 2023, che spinse Klopp a un’esultanza talmente intensa da procurarsi uno stiramento al polpaccio.

In un mondo dove il rapporto tra giocatori e allenatori si misura spesso in minuti giocati e risultati, quello tra Klopp e Jota andava oltre. Era fatto di fiducia, pazienza, crescita comune. Klopp lo vedeva come “un giocatore perfetto per il nostro sistema offensivo”, mentre Jota apprezzava la capacità del tecnico di trasmettere mentalità e umanità. E il tributo di Klopp, dopo la tragedia, conferma quanto Diogo fosse per lui parte di qualcosa di più grande di una semplice squadra di calcio.

Un addio che lascia il vuoto

Ora che Jota non c’è più, restano il vuoto e il dolore per una vita spezzata troppo presto, per un talento che ancora aveva tanto da offrire, per un padre, un marito, un compagno che tutti, a Liverpool e ovunque abbiano avuto modo di conoscerlo, ricordano con affetto.

Ma resta anche il legame tra Jurgen e Diogo, quello che Klopp ha saputo raccontare in poche parole, con onestà emotiva: “Mi ha spezzato il cuore”. E forse non serve dire altro.

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Virgilio.it

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