Jacobs, la rottura è totale: l'attacco alla Fidal e la risposta sul ritiro. Mei scarica Marcell e si schiera con Tamberi
- Postato il 10 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Una rottura che sembra insanabile. Marcell Jacobs e la Fidal sembrano ora viaggiare in due direzioni completamente diverse. Lo sprinter che ha rivelato di aver perso la “scintilla” per gli allenamenti, sembra aver trovato quella che accende la polemica. E dopo l’attacco su La Stampa di ieri, oggi torna a tuonare contro la Federazione.
Jacobs ancora all’attacco
L’ultimo attacco arriva da Milano. Marcell Jacobs è presente a un evento in piazza Città di Lombardia dove ha presentato anche la sua Academy e torna a tuonare contro la Federazione: “Mi sono un po’ sfogato, avevo bisogno di dire certe cose, non riesco a tenermele sempre dentro. Quello che dovevo fare era togliermi un po’ di peso dalle spalle. Con la Fidal non siamo mai riusciti a rover un modo per andare avanti nella stessa direzione. C’erano una serie di situazioni che non andavano bene da una parte e dall’altra mi sono sentito un po’ lasciato in disparte. Questo mi ha ferito”.
Le ipotesi ritiro
L’evento a cui partecipa Jacobs riguarda anche la sua Academy e proprio parlando di questa nuova avventura lascia trasparire molta indecisione sul suo futuro, e non esclude l’ipotesi ritiro: “Ora devo focalizzarmi su quello che voglio io. Ma non è facile isolarsi e pensare solo a se stessi senza guardare quello che arriva dall’esterno. Devo ricercare quella scintilla. Ma mi piace anche questa parte di vita, quella un po’ imprenditoriale rispetto a quella sportiva. Lo sport fa sempre parte di me, ma quello che sto facendo con l’Academy mi piace e forse anche per quello ci sto mettendo un po’ tanto a decidere sul futuro”.
Mei scarica Marcell e difende Jacobs
Se le prime dichiarazioni dopo l’intervista di Jacobs erano state all’insegna dello stupore e della sorpresa, il giorno dopo Stefano Mei decide di difendere il suo operato nei confronti di Jacobs e pende chiaramente posizione nella “tacita” diatriba con Tamberi: “Noi non esercitiamo nessun controllo, agli atleti che fanno parte della squadra nazionale chiediamo solo di condividere il percorso tecnico. Non ci vedo nulla di strano. Agli atleti top proponiamo un contratto commisurato alle prestazioni ricevute. Ovvio che chi decide di non firmarlo, oltre ai premi per le gare non ottiene un certo trattamento. Le parole su Tamberi? Ci sono rimasto male di quello che ha detto. La carriera di Gimbo parla per lui. Mi è sembrato fuori luogo citare altri atleti. Certe dichiarazioni mi sono sembrate fuori contesto e fuori argomento”.