Jacobs, la risposta gelida di Mei sull’ipotesi ritiro: “Deve saperlo lui”. Il retroscena sugli ultimi 4 anni

  • Postato il 14 ottobre 2025
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Storie tese, un rapporto deteriorato e sempre più difficile da recuperare. E’ questo quello che traspare dalle parole pronunciate dal presidente della Fidal, Stefano Mei, riguardo il possibile ritiro di Marcell Jacobs. Nel corso degli ultimi 4 anni, da quel meraviglioso oro alle Olimpiadi di Tokyo, qualcosa è successo che ha decisamente cambiato i rapporti e ora la situazione si fa decisamente complicata.

La risposta gelida di Mei

Il presidente della Fidal, Stefano Mei, è stato il protagonista di un’intervista con OA Sport e uno degli argomenti trattati riguarda proprio il futuro di Marcell Jacobs. Dopo la delusione nella gara individuale ai Mondiali, lo sprinter di Desenzano ha rivelato senza mezzi termini di aver preso in considerazione l’ipotesi ritiro, una scelta che lascerebbe la nazionale italiana senza lo sprinter più forte che abbia avuto nella sua storia e senza nessuno pronto a raccoglierne la pesante eredità. “Adesso è in vacanza a ricaricare le batterie – dice Mei – sarebbe giusto continuasse, a mio parere ha ancora molto da dare. Quando un atleta arriva a farsi certe domande è lui che deve saperlo. Io gli consiglierei di continuare”.

Il rapporto tra Jacobs e la Fidal

Nelle parole del presidente non c’è astio nei confronti di Jacobs ma di fronte alla possibilità di perdere uno degli atleti più rappresentativi ci si aspetterebbe un appello decisamente più accorato. Nonostante i tanti infortuni che lo hanno tormentato Marcell ha solo 31 anni e a Tokyo, nonostante una stagione da incubo, ha fatto registrare il miglior tempo sui 100 in Italia con il suo 10″16. La sensazione è che da quella notte magica di 4 anni fa le cose siano molto cambiate e non per il meglio. La decisione di Jacobs di andare negli Stati Uniti e di scegliere un allenatore molto controverso come Rana Reider non è andata giù alla Fidal. E quest’anno i nodi sono venuti al pettine quando le continue rinunce di Jacobs hanno spinto i vertici federali a convocarlo a Roma per una valutazione sulle sue condizioni. Dal canto suo lo sprinter non ha sentito il supporto e l’appoggio che pensava di meritare e stando alle indiscrezioni i rapporti con la Federazione sarebbero più complicati che mai.

La replica a Palmisano

Nel corso delle ultime settimane a finire al centro del dibattito c’è stata Antonella Palmisano prima per la dura reazione nei confronti della Fidal (rea di averla esclusa da un poster sui medagliati Mondiali) poi con delle parole su Schwazer che hanno creato scalpore. Ora a provare a chiudere definitivamente la polemica ci prova proprio Mei: “Credo sia stato solo un malinteso. Antonella ha esposto le sue ragioni e qualcuno ha capito fischi per fiaschi. Saremmo autolesionisti a dimenticarci dei marciatori che ci hanno portato tantissime medaglie negli ultimi anni. Questa federazione è quella che ha fatto di più per la marcia”.

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