Iveco venduta agli indiani di Tata: un’altra eccellenza italiana che se ne va

  • Postato il 31 luglio 2025
  • Di Panorama
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La cessione di Iveco è realtà, con la produzione di mezzi commerciali che diventa indiana, acquisita dal gruppo Tata per 3,8 miliardi – che tristezza per l’Italia – e quella militare (Iveco Defence Vehicles – Idv – e Astra), che finiscono nella galassia di Leonardo, prossimo proprietario per 1,7 miliardi. Idv è una Divisione del gruppo Iveco che ha sede principale a Bolzano. Nel 2024 ha realizzato ricavi per 1,13 miliardi; ha attivi cinque siti produttivi, filiali in Germania, Romania e Brasile, con nove uffici commerciali in Europa, Stati Uniti e Brasile. Gli addetti italiani Idv sono circa 2.000 (13.000 quelli dell’intera Iveco veicoli e 36.000 nel mondo), con attivi anche sei centri di ricerca e sviluppo in Italia, Brasile, Regno Unito e Germania. La specializzazione è la progettazione, produzione e supporto di veicoli per impiego prevalentemente militare, con un portafoglio prodotti che copre i settori dei veicoli leggeri e blindati medi, dei veicoli corazzati pesanti e di quelli per uso logistico e tattico.

Che a Leonardo serva crescere è fuori discussione; ci fosse stato un altro governo, probabilmente le società per la produzione militare sarebbero finite in mani francesi o tedesche, ma l’operazione non sarà una passeggiata, soprattutto per le piccole aziende dell’indotto, che dovranno affrontare i meccanismi di fornitura del gigante dell’aerospazio italiano, con gare al ribasso e tempi di pagamento spesso molto lunghi.

L’acquisizione di Idv rafforza Leonardo nel settore della difesa

L’accentramento delle attività non è certo privo di controindicazioni, ma i conti del gruppo italiano sono a posto: Leonardo ha chiuso il primo semestre con un risultato netto ordinario di 273 milioni (+44,4%) sul periodo gennaio-giugno 2024 e presenta un risultato netto di 542 milioni (-2,3%) per la plusvalenza di 366 milioni per la valutazione del gruppo Telespazio e nel primo semestre 2025 c’è quella per la cessione della parte droni a Fincantieri per 283 milioni. Il portafoglio degli ordini supera di poco i 45 miliardi (ordini a +9,7 gli ordini, ricavi a +12,9%, Ebita a +15%), con una riduzione dell’indebitamento netto a -27,6%.

La sottoscrizione dell’accordo di acquisizione di Idv sarà finanziata con la cassa disponibile, consolidando la posizione del gruppo nel settore della difesa terreste e rafforzando il proprio ruolo di produttore integrato, potendo quindi offrire ora anche piattaforme terrestri cingolate e ruotate.

L’acquisizione di Iveco Defense è un tassello fondamentale nello sviluppo della nostra strategia di crescita a supporto della piena attuazione del piano industriale”, ha affermato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, “L’operazione consolida la nostra posizione di attore di riferimento nel settore della Difesa terrestre europea, mercato caratterizzato da forti prospettive di crescita future”.

Leonardo è già fornitore dei sistemi elettronici di combattimento per questi mezzi, dunque può ora facilmente perseguire un piano di integrazione mantenendo le attuali risorse specializzate e creando al contempo nuove opportunità di sviluppo ed evoluzione delle competenze professionali. Leonardo, inoltre, verificherà insieme al partner Rheinmetall l’opportunità di valorizzare il perimetro dei veicoli pesanti. L’operazione dovrebbe chiudersi entro marzo 2026 dopo l’approvazione da parte delle autorità di regolazione.

Autore
Panorama

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