Ius Scholae, asse tra Forza Italia e Pd: “Le Camere sono sovrane”. Ira della Lega: “Proposta irricevibile”

  • Postato il 3 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nuovo scontro in maggioranza sullo Ius Scholae. L’apertura di Forza Italia, subito raccolta dal Pd, ha fatto infuriare la Lega spaccando ancora la maggioranza sulla riforma della cittadinanza. A incendiare il dibattito è stato Raffaele Nevi, portavoce del partito fondato da Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. “Se il Pd decide di chiedere la calendarizzazione dello ius scholae noi siamo pronti ad approvarlo con loro”, ha detto a Repubblica. Un’apertura confermata da Antonio Tajani. “Noi abbiamo una proposta di legge che è lo Ius Italiae. Una parte è già diventata legge perché il governo ha preso la parte sullo Ius sanguinis, adesso abbiamo lo Ius Scholae. E la nostra proposta è diversa da quella del Pd. Noi diciamo: 10 anni di scuola con profitto, quindi è più restrittiva della situazione attuale. Noi vogliamo che la cittadinanza sia una cosa seria, quindi nessuna disponibilità al lassismo”, ha detto il ministro degli Esteri, rispondendo ai cronisti su una eventuale disponibilità di Forza Italia sulla proposta del Pd sulla cittadinanza. “Noi abbiamo la nostra proposta. Siamo pronti a discuterla con tutti quanti. Il Parlamento é sovrano”, ha aggiunto, a margine dell’informativa al Senato. Ma se il Pd chiede la calendarizzazione della proposta di Forza Italia, il partito di Tajani è pronto a votare coi dem? “Non é che noi siamo pronti a votare con loro – ha spiegato – è il Pd che deve votare la nostra proposta. Chiunque vuole votare la nostra proposta la voti”.

Una posizione che viene accolta quasi con entusiasmo da vari esponenti della corrente riformista del Pd. “L’apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae è una possibilità che va verificata ed esperita, non lasciata cadere. Mi auguro che dal Pd e dalle forze di opposizione, così come da quelle di maggioranza più consapevoli, possa venire attenzione e dialogo. I diritti prima di tutto”, dice il senatore Filippo Sensi. Per l’eurodeputato Giorgio Gori “l’apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae, se perseguita con concretezza, rappresenta un positivo passo avanti, che merita l’avvio di un confronto libero e costruttivo. Abbiamo bisogno di una società più giusta, inclusiva e coesa”. Ed ancora Simona Malpezzi: “Bene le aperture di Fi in tema di cittadinanza. Le proposte in Parlamento ci sono. Ripartiamo provando a dare una possibilità a quelle bambine e a quei bambini che sono a scuola con i nostri figli e le nostre figlie? Approviamo insieme una legge doverosa di civiltà politica”. Intervengono anche Lia Quartapelle e Marianna Madia. “Ottima notizia l’apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae. Ora però si passi dalle parole e ai fatti – sottolinea Madia-. Tanti italiani nella sostanza aspettano solo il riconoscimento formale di questo diritto dovuto. Si restituisca così anche la giusta centralità al Parlamento”. Per Quartapelle “è il momento di verificare se Fi fa sul serio per dare finalmente la cittadinanza ai bambini che studiano nelle nostre scuole. Per far progredire l’agenda dei diritti serve la capacità di guardare in modo comune al futuro dell’Italia”. Anche la deputata Ouidad Bakkali, firmataria della proposta di legge del Pd sulla cittadinanza, raccoglie l’invito del partito di Arcore: “Sulla cittadinanza noi abbiamo una proposta che riteniamo la migliore ma siamo pronti da domani a lavorare e confrontarci su tutto ciò che possa essere un miglioramento della legge attuale. Forza Italia calendarizzi subito il provvedimento e iniziamo a lavorare nelle commissioni sui testi, con le associazioni e tutte le realtà attive da anni sul tema”.

Di segno completamente opposto il commento della Lega, notoriamente contraria. “Tecnicamente chi fa una proposta del genere non conosce la realtà delle scuole. E’ una proposta tecnicamente sbagliata, irricevibile” anche “dal punto di vista politico”, dice il capogruppo del Carroccio in commissione Cultura, Rossano Sasso. Incalzato sulla posizione di Forza Italia, Sasso risponde: “L’integrazione non è un pezzo di carta, la cittadinanza va bene così come è”, si tratta di una “boutade“. La vicesegretaria della Lega Silvia Sardone incalza: “Chi fa questa proposta a guardare l’esito del referendum della cittadinanza. Facciamo proposte su quello che gli italiani vogliono”. Ma è lo stesso Nevi a confermare la linea di Forza Italia. “Lo ha ben specificato Tajani. Noi abbiamo depositato la nostra legge. Certamente votiamo a favore della nostra legge. Quindi per farla passare occorre che la votino altri. Se passa, passa con chi la vota. Noi la votiamo”. Lo stesso ministro degli Esteri è tornato sul tema a margine dell’assemblea di Farmindustria in corso oggi a Roma. “Sullo ius scholae riteniamo che si possa chiedere la cittadinanza italiana dopo 10 anni di scuola, conclusi con profitto. E vogliamo andare avanti in questa direzione, pronti a discutere con tutti”. Quanto alla proposta del Pd, ha ribadito: “Noi abbiamo la nostra proposta se gli altri ci vogliono seguire. Sia chiaro che la nostra proposta è molto differente da quella che era nel referendum, che parlava di cinque anni. Noi siamo assolutamente contrari, quello diventa un modo troppo lassista per concedere la cittadinanza. Per noi è una cosa seria”.

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Il Fatto Quotidiano

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