Italvolley, Michieletto senza filtri: la confessione su Romanò, il segreto di De Giorgi e il party ignorante
- Postato il 30 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Due Mondiali a soli 23 anni. E il titolo di mvp a impreziosire il suo straordinario percorso nelle Filippine. Alessandro Michieletto è uno dei volti di punta dalla fantastica nazionale guidata da Fefé De Giorgi, manifesto dell’Italia che vince, convince, conquista e fa sognare. Lo schiacciatore dice proprio tutto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: dai festeggiamenti post trionfo alla confessione su Romanò.
- Italvolley, Michieletto: il party ignorante degli azzurri
- Mvp, la confessione su Romanò
- Il segreto del ct De Giorgi
Italvolley, Michieletto: il party ignorante degli azzurri
Dopo l’impresa Mondiale compiuta superando in finale la Bulgaria, gli azzurri di De Giorgi si sono lasciati andare a una festa sfrenata. Ci sta. Il party è andato in scena al ristorante italiano ‘A mano Bgc’ a Manila. Buon cibo e tanta musica. Soprattutto rap e trap.
“Roba ignorante”, la definisce Michieletto. Alla consolle un dj tanto speciale quanto “scarso”: Luca Porro. E, ancora, un giro in piena notte tra le vie di Makati, prima di raggiungere l’aeroporto e lasciare le Filippine da campioni del mondo. Per la seconda volta di fila. Immensi. Ma anche “un gruppo di co…onazzi”, scherza il classe 2001.
Mvp, la confessione su Romanò
Lo schiacciatore di Trentino, che ha un fratello più piccolo – Andrea – nelle giovanili dell’Atalanta con cui nel 2024 si è laureato campione d’Italia giocando nella formazione under 16, è stato nominato miglior giocatore del torneo. Un riconoscimento che premia le sue prestazioni da urlo e che non cambia le prospettive.
“Magari si alzerà l’asticella delle aspettative, ma questo premio non mi mette ansia: continuerò a giocare con leggerezza”. E si lascia andare a una confessione che ne certifica la grandezza: “Il riconoscimento è per tutto il torneo e non per la finale, altrimenti avrebbero dovuto assegnarlo a Yuri Romanò, che lo avrebbe meritato più di me”.
Il segreto del ct De Giorgi
Un fattore chiave nella cavalcata dell’Italvolley è rappresentato senza dubbio dall’esperienza di De Giorgi, il ct cinque volte campione del mondo, di cui tre da giocatore. Sono due gli aspetti del 63enne allenatore di Squinzano evidenziati da Michieletto: la tranquillità e la lucidità.
Qualità grazie alle quali è stato possibile superare le difficoltà riscontrate a inizio Mondiale, ma anche “affrontare una partita delicata e dura come la semifinale con la Polonia”. Al gruppo Fefè ha insegnato che “imparare dagli errori” può rivelarsi un’arma vincente. E così è stato. Proprio contro la Polonia, che si era imposta in Nations League, ma anche nella doppia sfida Mondiale con il Belgio.