Italia, Spalletti conferma la novità nella formazione contro Israele e si rammarica: "Avrei preferito un altro clima"

  • Postato il 13 ottobre 2024
  • Di Virgilio.it
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Luciano Spalletti si è presentato alla consueta conferenza stampa pre-match in vista dell’incontro con Israele che metterà in palio la possibilità per l’Italia di difendere il primo posto nel Gruppo A2 di Nations League, e non essere troppo in balia dei risultati delle altre avversarie. Pur in un clima turbato da quello che sta succedendo a livello globale fuori dai campi, e che si si riflette implicitamente sulla partita al Bluenergy Stadium di Udine, gli Azzurri si preparano ad una sfida dove potrebbero esserci novità sulla formazione. Una è stata anticipata dallo stesso tecnico oggi.

Come arriva l’Italia al match contro Israele

L’Italia ha avuto la possibilità di dare una bella spinta in merito alla qualificazione ai quarti di Nations League, e invece bisognerà fare un ulteriore sforzo contro Israele nel match che lunedì 14 archivierà questa finestra per la Nazionale di Spalletti. Ferme restando le varie combinazioni che riguardano le avversarie, Francia in primis, il pareggio contro il Belgio (frutto anche di un improvvido passo falso da parte di Pellegrini) ha reso un po’ più complesso il cammino dell’Italia verso la fase successiva. Contro Israele l’imperativo categorico è uno solo, ovvero vincere.

Spalletti lancia Vicario e promuove Fagioli

Il tecnico ha assicurato che per l’occasione verrà schierata “la formazione migliore“, fermo restando la situazione riguardante gli ammoniti. “Ma non farò troppi cambi in questo senso”. Poi la conferma del nativo di Udine come titolare tra i pali: “Vicario? Giocherà”.

“La partita è delicata” ha proseguito l’allenatore che guidò il Napoli allo scudetto, fornendo giusto qualche anticipazione riguardo i singoli. Fagioli, ad esempio: “Lui merita spazio, sa giocare a calcio e si sta impegnando parecchio. Può giocare con Ricci, gli ho dato il ruolo davanti alla difesa perché di solito il centrocampista cura quella parte lì. Bisogna anche saper cambiare la direzione del gioco, scrollarsi con facilità dalla marcatura: quel settore lì deve diventare un trampolino, la palla deve rimbalzare da una parte all’altra”. Ma in ogni caso la formazione vera e propria “ve la darò domani”.

“Contro Israele sarà dura, dovremo fare superiorità intorno alla palla”

Riguardo gli avversari già affrontati di recente, “li conosciamo uno per uno e un paio di loro sono forti”, ha spiegato Spalletti. “Israele sa giocare a calcio, in particolare nella metà campo, sanno fare il disimpegno e cose eccellenti. Sarà una partita dura come all’andata“.

Il tecnico poi ha detto di aspettarsi che l’Italia “prenda in mano alla partita” perché i rivali “non avranno lo stesso atteggiamento dell’andata o contro la Francia. In alcuni momenti aspettano con un blocco basso unico, in altri ti vengono a prendere. Vanno interpretati”. E inoltre “saranno fondamentali le giocate tra i reparti fatte in maniera precisa e di qualità, senza troppi riferimenti alla linea difensiva. Noi dovremo fare un po’ di superiorità intorno alla palla, per poi andare dieci metri sotto e cinque sopra senza fermarci e dare punti di riferimento”.

“Ritorno a Udine? Avrei preferito circostanze migliori”

Spalletti è poi tornato sull’aspetto di giocare a Udine, dove in passato ha allenato “imparando molto dal patron Pozzo“. Ma al tempo stesso, “avrei voluto essere qui in circostanze migliori, il calcio è gioia e il clima non è esattamente questo”. Quindi un appello alla pace “in questo pezzo di terra”, riferendosi alla situazione sempre più incandescente nel Medio Oriente, dove gli attacchi alle forze Unifil stanno complicando ulteriormente il quadro geopolitico. Ma questa è un’altra storia, distante dal calcio.

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Virgilio.it

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