Italia, l’assenza di Brignone scopre le falle azzurre: Zenere non basta. L’ammissione di Goggia è preoccupante
- Postato il 30 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’assenza di Federica Brignone, come quella di Marta Bassino, ha scoperto tutte le fragilità della squadra italiana nelle discipline tecniche dello sci alpino. L’Italia vive un momento di grande difficoltà proprio nella stagione che conduce alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il gigante di Copper Mountain fa sorridere Asja Zenere, ma sembra troppo poco per sperare in risultati importanti nei Giochi olimpici italiani.
L’esplosione di Asja Zenere
A 28 anni Asja Zenere sembra aver raggiunto la maturità tecnica. Nel gigante inaugurale di Soelden è stata l’unica azzurra in grado di portare punti con il suo 17esimo posto, a Copper Mountain ha fatto ancora meglio con il nono posto che vale la sua prima volta in Top 10 in Coppa del Mondo. Sta dimostrando grande solidità ma ovviamente non ci si può aspettare da lei che prende il posto di Brignone e Bassino. “Sono soddisfatta – ha detto dopo il gigante negli Usa – ho sciato bene ed è una figata. Quando ho tagliato il traguardo dopo la seconda manche pensavo di aver fatto una brutta discesa ma è stata Ljutic ad aver fatto un gran tempo. Adesso andiamo a Mont-Tremblant con lo stesso atteggiamento, carichi di fiducia, portando in pista tutto questo in termini di aggressività e di testa”.
L’ammissione di Sofia Goggia
L’assenza di Federica Brignone ha messo sulle spalle di Sofia Goggia tutto il carico delle aspettative e delle speranze azzurre. Forse troppo soprattutto quando si parla di gigante. La bergamasca cerca da anni di sbloccare il suo talento anche nelle disciplina più tecnica del suo repertorio ma per un motivo o per l’altro continua a far fatica. Qualche volta sfortuna, qualche volta per una manche sbagliata come successo a Copper Mountain. La prima prova è stata da dimenticare, nella seconda l’azzurra è stata protagonista di un’ottima rimonta che l’ha portata al 17esimo posto: “Nella prima manche mi sono sentita imbrigliata, non riuscivo a sganciare le mie leve. Nella seconda le cose sono andate meglio anche se mi rendo conto di essere lontana dal livello che raggiungo in allenamento”.
Italia a caccia di nuove leve
Le prime gare della stagione dello sci alpino hanno confermato quello che si sapeva già da tempo. Dietro un gruppo di atlete di altissimo livello, l’Italia fa fatica a trovare la “nuova generazione” quando si parla di discipline tecniche. Il caso Lara Colturi ha privato la nazionale azzurra di una potenziale stella che ora gareggia per l’Albania. L’infortunio di Brignone prima e Bassino poi ha svuotato le speranze azzurre in gigante, con le difficoltà in slalom che erano note da tempo. Ilaria Ghisalberti ha fatto fatica anche a Copper Mountain finendo lontana dalle prime 30. Giorgia Collomb doveva rappresentare la grande speranza azzurra, ma fatta eccezione per qualche sprazzo come nel mondiale di Saalbach dello scorso anno, continua a non trovare continuità ad alti livelli. Ora l’Italia punta tutto sulla velocità per riscattare un avvio di stagione piuttosto anonimo.