Italia bella a metà con la Grecia (senza Giannis): domina un tempo, poi spegne la luce. Gallo ancora a riposo
- Postato il 22 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Nella bolgia di OAKA per l’Italia arriva anche la seconda battuta d’arresto nel Torneo dell’Acropoli, che la Grecia fa suo e che conferma che a ridosso delle partite che contano veramente (tra 6 giorni saranno proprio gli ellenici a tenere a battesimo i ragazzi del Poz) qualcosa finisce sempre per ingarbugliarsi, spesso in modo irreparabile. Almeno però stavolta il tiro da tre funziona, ma un blackout nel terzo quarto è la ragione che porta l’Italia a cedere il passo e chiudere con un’altra sconfitta la due giorni in terra greca. Sperando che martedì prossimo le cose possano prendere una piega differente.
- Gallo ancora a riposo, ma Fontecchio per 20' è immarcabile
- Ripresa di pura sofferenza, solo Spissu nel finale ci crede
Gallo ancora a riposo, ma Fontecchio per 20′ è immarcabile
Il 76-74 finale in favore degli ellenici, orfani nella circostanza di Giannis Antetokounmpo (c’era il fratello Kostas, che non l’ha nemmeno fatto troppo rimpiangere nei minuti che ha avuto a disposizione), matura in buona misura nella seconda parte di gara, dopo che all’intervallo lungo l’Italia era andata sopra di 10 lunghezze (40-30). Una serata ben diversa dalla precedente, con due triple iniziali di Fontecchio a pareggiare in soli 3’ il conto di tutte quelle segnate in 40’ contro la Lettonia.
Pozzecco in avvio ha inserito Thompson nel quintetto di partenza al posto di Spagnolo, confermando poi l’assetto con Pajola, Melli, Fontecchio e Diouf. Non si vede Danilo Gallinari, ma la cosa è concordata con lo staff medico: il Gallo farà il suo debutto estivo con la maglia della nazionale direttamente nella gara d’esordio di EuroBasket, e i prossimi giorni serviranno per affinare condizione e meccanismi con i “nuovi” compagni.
L’Italia comunque nella prima metà di gara non si fa pregare: anche Melli infila due triple e il 20-16 al primo intervallo corto è tutto sommato veritiero per quel che il campo ha fatto vedere, con le difese protagoniste sugli attacchi. Qualche palla persa di troppo incide sul fatturato italiano e con Spagnolo gravato di falli c’è bisogno di rimescolare le carte: la Grecia (orfana anche di Sloukas) fatica a tenere il ritmo offensivo e sulla tripla di Fontecchio a fil di sirena (13 punti su 18 di serata arrivano dopo 20’) si ritrova a -10 a metà partita.
Ripresa di pura sofferenza, solo Spissu nel finale ci crede
La bravura degli ellenici è quella di resettare tutto negli spogliatoi e ripartire con un piglio ben diverso. Tanto che nei primi 5’ del terzo quarto l’Italia ne azzecca veramente poche: tolta una bomba di Pajola è buio pesto, e la Grecia prima impatta a quota 48, poi mette la freccia a suon di triple (Kalaitzakis non perdona).
L’inerzia è tutta dalla parte dei padroni di casa, con l’Italia che vede completamente oscurata la vallata anche nel quarto periodo, fino a che Marco Spissu non tira fuori due triple che somigliano ad altrettante bombole d’ossigeno. Anche Pajola trova la retina dall’arco, ma la Grecia pur complicandosi la vita lucra su un possesso pieno di vantaggio e c’arriva fin sotto lo striscione del traguardo.
Pur con una palla persa in più (19 a 18) i padroni di casa hanno sbagliato meno quando più contava. Sono 18 per Fontecchio, 14 per Niang (sempre prezioso), 9 con 7 rimbalzi per Melli. Quel 12/26 da tre è un pò consolatorio, ma martedì prossimo servirà altro per fermare Antetokounmpo e Sloukas. Anche se almeno con un Gallo in più nel motore ci sarà qualche cartuccia in più da sparare.