Italia, Bastoni: “Gattuso ci ha dato un po’ di ceffoni, ci servivano”. Ma lui replica: “Chiariamo, non ne ho dati a nessuno”
- Postato il 6 settembre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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La nuova Italia di Gattuso ha cominciato il percorso verso il Mondiale 2026 con il piede giusto. Gli azzurri hanno sconfitto l’Estonia per 5-0 a Bergamo grazie alle reti di Kean, Retegui (doppietta), Raspadori e Bastoni, salendo a 6 punti in classifica ma rimanendo sempre in terza posizione nel proprio girone, dietro a Norvegia (12) e Israele (9), che però hanno giocato una partita in più. L’avversario era modesto, ma questa Italia ci ha insegnato negli anni che qualsiasi partita non è scontata.
Al termine della partita, Alessandro Bastoni – in gol nel 5-0 – ha parlato di come la squadra abbia cambiato marcia da un punto di vista dell’atteggiamento dall’arrivo di Gennaro Gattuso come commissario tecnico: “I cinque gol vengono dalla voglia che ci ha dato il mister. C’è poco da inventarsi in Nazionale, la qualità dobbiamo tirarla fuori noi prendendoci le responsabilità. Siamo stati determinati e concentrati. Gattuso ci ha dato grinta, carica e dei bei ceffoni che servono a svegliarci. Ne avevamo bisogno”.
Ceffoni virtuali, ovviamente, quelli citati da Alessandro Bastoni, ma subito dopo Gattuso – tra le risate – ci ha tenuto a chiarire: “Ceffoni non ne ho dati a nessuno, voglio chiarirlo (ride, ndr). Io voglio una squadra che in questo momento deve pedalare: per diventare campioni non basta solo la qualità, serve anche la componente squadra. Bisogna fare una corsa in più, bisogna dire una parola in più. Credo fortemente in questo, non basta solo avere giocatori di qualità. Dobbiamo avere la voglia di portare il risultato a casa, saper soffrire: su questo eravamo maestri e dobbiamo ritrovare questo spirito”.
Gattuso, esordio vincente da CT: dal 2000 a oggi solo Conte e Mancini c’erano riusciti
Non è ancora l’Italia di Gattuso (era l’esordio) e non è bastato cambiare CT per svoltare dopo le ultime annate complicate. Ma la nazionale italiana comincia già a prendere la fisionomia del proprio allenatore e la vittoria per 5-0 contro l’Estonia ne è una prova. Perché l’avversario era qualitativamente inferiore, senza dubbio, ma l’Italia aveva vinto a stento – per esempio – contro la modesta Moldavia (2-0), anche se in una partita particolare, con Spalletti già esonerato prima del match. Nell’atteggiamento è una nazionale che ha già fatto un primo passo in avanti: attenta, concentrata, determinata a ottenere il risultato anche dopo un primo tempo finito sullo 0-0.
Contro avversari più forti però non basterà. Serviranno qualità, idee chiare anche da un punto di vista tattico e servirà anche alzare il livello tecnico nei singoli. Una vittoria convincente era però fondamentale per cominciare questo nuovo corso: prima di Gattuso, dal 2000 in poi, solo Antonio Conte (2-0 contro l’Olanda) e Roberto Mancini (2-1 contro l’Arabia Saudita) avevano iniziato con tre punti la propria avventura sulla panchina della nazionale.
Nonostante il 5-0, però, il cammino verso la Coppa del Mondo 2026 resta complicatissimo. Arrivare davanti alla Norvegia è molto difficile: l’Italia ha una differenza reti di +4, la formazione norvegese di +11. Servirà vincere le restanti cinque partite e sperare in un passo falso di Haaland e compagni. Se non arriverà, bisognerà cercare di colmare il gap nella differenza reti. Un’impresa non semplice. Il primo step sarà comunque superare Israele, al momento davanti all’Italia a +3, ma con una partita in più. Il secondo posto sarebbe infatti fondamentale per giocarsi almeno la qualificazione al Mondiale tramite i playoff.
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