Italbasket, ora tocca a voi: chi sono i 12 di Pozzecco per gli Europei
- Postato il 27 agosto 2025
- Sport News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Nessun pronostico e tanta voglia di stupire. Anche e soprattutto per regalare un sorriso ad Achille Polonara. Si è parlato tanto, forse troppo del caso DiVincenzo. Perché l’estate azzurra non è stato solo il suo forfait improvviso: la Nazionale ha regalato emozioni e soprattutto medaglie europee. In poco più di 40 giorni le Nazionali femminili senior e U20 hanno vinto il bronzo, le rappresentative maschili U18 e U20 hanno raggiunto terzo e primo posto.
Le schede degli azzurri
Ora tocca all’Italbasket di Gianmarco Pozzecco. Dopo la preparazione estiva (caratterizzata da alti e bassi nelle ultime amichevoli), si attende l’esordio a Eurobasket contro la Grecia. L’ultima volta del “Gallo” Danilo Gallinari in maglia Italia e la consacrazione di Simone Fontecchio, le prime volte di Darius Thompson e Saliou Niang: dopo le esclusioni di Bortolani, Severini, Tonut (per infortunio) e Rossato ecco chi sono i 12 giocatori scelti dal ct per gli Europei di Limassol.
Spissu con la “33” di Polonara
Il giocatore giusto, al momento giusto. Marco Spissu è una costante per il ct Pozzecco e della nazionale. Quando gioca per l’Italia il play si esalta con prestazioni di alto livello soprattutto grazie alla specialità della casa, il tiro da tre punti (se lo ricorderà bene la Serbia di Jokic negli ottavi di finale di Euro2022). Suo è anche l’omaggio più emozionante: a Limassol il giocatore vestirà la maglia numero 33 del suo ex compagno di squadra e grande amico Achille Polonara, che da due mesi sta lottando contro una forma di leucemia mieloide.
La maturità (e la difesa) di Alessandro Pajola
Maturo, vincente ed efficace. Da quando veste la maglia della nazionale italiana Alessandro Pajola sta sfoderando la sua versione migliore. Fresco campione con la Virtus Bologna in Serie A, il play può essere considerato più che un semplice comprimario. Equilibratore di una squadra dal grande talento individuale, la difesa rimane il suo campo preferito. Diverso per caratteristiche dai compagni di reparto Spissu e Spagnolo, c’è anche l’esperienza che gli potrà permettere di essere un punto di riferimento nei momenti più importanti della gara per alzare – soprattutto – il livello difensivo.
L’eleganza tecnica di Matteo Spagnolo
Ha solo 22 anni, ma con la maglia dell’Italia può già essere considerato un veterano. Cinque anni fa l’esordio in nazionale maggiore, oggi Matteo Spagnolo è uno dei leader tecnici della squadra di Pozzecco. Talento precoce, il classe 2003 ha già sperimentato il mondo Real Madrid e il draft NBA (50esima scelta dei Minnesota Timberwolves nel 2022): nel campionato italiano ha vestito le maglie di Cremona e Trento. Dopo l’esperienza in Eurolega all’Alba Berlino (insieme all’amico e compagno di nazionale Gabriele Procida), ora c’è il Baskonia di coach Paolo Galbiati. Ma prima, spazio alla missione Italbasket: elegante in campo come pochi altri nel suo ruolo, passatore e ottimo realizzatore dalla media, sarà lui a giocarsi il posto da titolare con Spissu in quello che sarà il suo primo torneo da protagonista.
La prima volta in azzurro di Darius Thompson
Considerata “l’alternativa a di DiVincenzo”, Darius Thompson è il vero valore aggiunto del roster. La guardia di Valencia ha sempre desiderato di vestire la maglia azzurra e, dopo il forfait precauzionale del giocatore dei Timberwolves (per un problema all’alluce), quell’occasione è arrivata. E proprio in Italia Thompson è riuscito a dare una svolta alla sua carriera: le due ottimi stagioni con Brindisi gli hanno consentito di giocare in Eurolega e consacrarsi come giocatore d’élite (con Baskonia ed Efes). Le sue caratteristiche sono chiare e indispensabili: giocatore di sistema e di dimensione internazionale, quando si accende segna con continuità (anche canestri difficili). Sarà fondamentale trovare l’equilibrio in un quintetto versatile e di grande spinta. Ma averlo in squadra e disponibile è già di per sé un’ottima notizia.
Saliou Niang, l’ingrediente in più per Pozzecco
Nato a Dakar (in Senegal), il primo tiro a canestro arriva all’età di 7 anni nella palestra di Mandello del Lario, a Lecco. Poi, il trasloco a Bologna e l’inizio di una crescita veloce ma graduale in maglia Fortitudo. Dopo una stagione da protagonista con Trento (che gli è valsa la chiamata in Nba dei Cleveland Cavaliers e il tesseramento dalla Virtus Bologna qualche settimana più tardi), oggi Saliou Niang si è guadagnato la prima chiamata dall’Italbasket. È il più giovane dei 12, ma in campo è tra i più pericolosi: versatile in attacco, fastidioso per gli avversari in difesa. Niang sa fare davvero di tutto: in uscita dalla panchina, un giocatore così può fare sicuramente comodo.
L’esplosività di Gabriele Procida
Con Matteo Spagnolo forma la coppia del futuro azzurro. Per atletismo e doti fisiche, Gabriele Procida rappresenta il prototipo perfetto di cestista moderno. Veloce, abile con le mani ed esplosivo in campo aperto: sarà lui il jolly nella nazionale del ct Pozzecco, la carta che non ti aspetti per poter accendere la gara da un momento all’altro. E se il Real Madrid ha deciso di puntare su di lui per la prossima stagione, di certo il talento non manca.
La consacrazione di Simone Fontecchio
Faro e punto di riferimento offensivo: Simone Fontecchio è l’uomo copertina dell’Italbasket. Mentre il suo futuro in Nba rimane ancora incerto (nonostante il nuovo contratto firmato con i Miami Heat), tutto ruota intorno a questi Europei. Ancora più maturo e sicuro dei propri mezzi, Euro2025 sarà l’anno definitivo della sua consacrazione in azzurro. “L’Nba è il lavoro, la Nazionale il divertimento. Ma senza medaglia non sarei contento”, ha raccontato. Insomma, l’obiettivo è chiaro.
Il capitano Nicolò Melli
Capitano e veterano: “Come aiutiamo i più giovani noi veterani? In poco tempo bisogna cercare di costruire una squadra in campo, e fuori dal campo cercando di creare un buon clima, cercando di far capire che c’è bisogno l’uno dell’altro”. Atmosfera positiva e senso di appartenenza: dopo la vittoria dell’Eurolega con il Fenerbahçe, Nicolò Melli vuole chiudere in bellezza regalandosi due settimane da protagonista anche con la maglia azzurra. Imprescindibile per il gioco di Pozzecco, il numero 9 sa cosa serve per arrivare fino in fondo. Perno di un gruppo che sa stare bene dentro e fuori dal campo. Oltre il lato umano, Melli garantisce punti, applicazione difensiva e grande intensità. Nella sua bacheca manca solo una medaglia. Sarà questo l’anno buono?
Il coraggio e la fiducia di Nicola Akele
Pochi come lui, per applicazione e disponibilità. Il coraggio e la fiducia ripagano Nicola Akele: tra i migliori rimbalzisti della preparazione estiva, il giocatore della Virtus Bologna ha sempre fatto il suo con grande efficacia. Dove lo metti, fa bene. E in gruppo come questo, la sua energia può essere contagiosa.
L’intelligenza di Giampaolo Ricci
Leader silenzioso e attitudine da capitano: dove non arriva con la tecnica, Giampaolo Ricci spande carattere e responsabilità. Quando è stato chiamato in causa, il giocatore dell’Olimpia Milano ha risposto sempre presente e con ottimi risultati. Tra i più carismatici del gruppo squadra, nei 12 di Pozzecco uno come lui non può mancare. E anche in campo, il suo apporto non è mai mancato: tanto lavoro sporco (e prezioso) sotto canestro per cercare di limitare gli avversari più forte per poi provare soluzioni dall’arco o dentro l’area in attacco.
L’ultima occasione per Danilo Gallinari
“Non è mai troppo tardi”. Così potremmo definire la tormentata carriera di Danilo Gallinari. Tra i giocatori italiani più forti di sempre, gli infortuni hanno determinato – in negativo – un percorso fatto di rincorse, speranze e bruschi stop. Fresco vincitore del suo primo titolo da professionista all’età di 37 anni con i Vaqueros de Bayamón a Porto Rico, il ruolo del numero 8 in questa rinnovata nazionale è chiaro: aiutare in qualsiasi modo il gruppo pur di raggiungere il podio, in campo e fuori. Con una parola e un consiglio in più. Quella a Euro2025 sarà l’ultima apparizione in azzurro per il Gallo. Ecco perché, mai come ora, mettersi a disposizione diventa la sfida più importante. Perché dopo una vita a rincorrere una medaglia per la sua Nazionale, questa sarà la sua ultima vera occasione.
Lunghezza e profondità: Mouhamet Diouf
L’unico vero centro di ruolo arriva da Bologna e porta il nome di Mouhamet Diouf. Nel gioco perimetrale di Pozzecco, il lungo può essere un’alternativa e un’ulteriore opzione per poter punire le difese avversarie dopo anni senza un giocatore con quelle caratteristiche. In piena armonia con il gioco degli esterni, il suo lavoro in post e sulla linea di fondo si potrebbe rivelare una risorsa unica
L'articolo Italbasket, ora tocca a voi: chi sono i 12 di Pozzecco per gli Europei proviene da Il Fatto Quotidiano.