IT-Wallet al via: il Garante Privacy approva la sperimentazione del portafoglio digitale in Italia
- Postato il 13 settembre 2025
- Di Panorama
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Passo avanti nel percorso verso la digitalizzazione dei documenti personali in Italia. Il Garante per la Privacy ha dato l’ok a due schemi di decreto elaborati dalla Presidenza del Consiglio relativi all’IT-Wallet, il portafoglio digitale integrato nell’app IO, per raccogliere certificazioni e atti ufficiali ed averli sempre a portata di mano quando servono. Il via libera apre ufficialmente la fase di sperimentazione, che coinvolgerà milioni di cittadini, partendo dai 5 milioni di italiani che hanno già attivato l’IT-Wallet. Nei prossimi mesi la lista dei documenti caricabili aumenterà, avvicinandoci al portafoglio digitale europeo, atteso entro il 2026.
IT-Wallet: come funziona e quali documenti si possono e si potranno caricare
L’IT-Wallet è un vero e proprio portafoglio digitale integrato nell’app IO. Avere certificazioni e atti ufficiali sullo smartphone, pronti per essere mostrati quando necessario, rende più immediato l’accesso ai servizi e lo scambio di informazioni tra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. Ad oggi l’app consente di conservare alcuni documenti già in formato digitale: la patente di guida, la tessera sanitaria, la carta europea di assicurazione malattia e la carta europea della disabilità. Ma l’uso resta limitato. La patente digitale, per esempio, abilita alla guida ma non vale ancora come documento di identità. Con l’avvio della sperimentazione sarà possibile caricare Isee, certificati di residenza, titoli di studio e iscrizione alle liste elettorali. In una fase successiva entreranno anche la Carta d’identità elettronica e altri certificati scolastici e universitari. Per accedere si usano Spid e Cie, ma Bruxelles spinge per strumenti più sicuri, che prevedano anche componenti fisiche, come la scansione della carta tramite smartphone.
IT-Wallet: le condizioni poste dal Garante per privacy e sicurezza
Il via libera del Garante è arrivato però con precise condizioni: servono misure di sicurezza adeguate e una netta definizione dei ruoli di chi gestirà i dati, per evitare usi impropri. L’Autorità valuterà ogni passaggio del percorso. L’Italia sta accelerando per farsi trovare pronta all’appuntamento con il Wallet europeo, che diventerà operativo dal 2026. Lo strumento varrà in tutti i Paesi Ue e sarà utile non solo per viaggiare, ma anche per accedere a bandi, concorsi e servizi pubblici transfrontalieri. La priorità per il governo italiano resta la diffusione della Carta d’identità elettronica, come chiave d’accesso principale al portafoglio digitale, mentre lo Spid sembra destinato a restare in secondo piano.