Israele verso l’esclusione dalla Uefa: ecco cosa può succedere

  • Postato il 25 settembre 2025
  • Di Panorama
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La voce viene dall’Inghilterra ed è stata rilanciata dal The Times: la Uefa è pronta ad escludere Israele e le sue squadre dalle competizioni calcistiche europee, un bando che colpirebbe la federazione di Tel Aviv come conseguenza della situazione di guerra nella striscia di Gaza. Fin qui si trattava solo di indiscrezioni provenienti da fonte israeliana. Ora a scendere in campo è il prestigioso quotidiano britannico che racconta come la maggioranza dei membri del Comitato esecutivo della Uefa abbiano deciso per il bando che porrebbe Israele sullo stesso piano della Russia.

Il momento della verità cadrebbe settimana prossima e l’esclusione riguarderebbe sia la nazionale (maggiore e giovanili), sia le squadre di club che competono nelle manifestazioni organizzate da Nyon. A far cambiare idea ai membri del Comitato esecutivo, che in passato avevano escluso l’ipotesi del bando, sarebbe stata la pubblicazione delle conclusioni del lavoro di una commissione di inchiesta delle Nazioni Unite che ha accusato Israele di genocidio a Gaza.

Il presidente della Uefa, Aleksandr Ceferin, nelle scorse settimane aveva segnalato una differenza di posizione tra Israele e la Russia e secondo alcune ricostruzioni giornalistiche era stato raggiunto da richieste di mettere al bando gli israeliani sia da diversi club europei che dal Qatar, in particolare dopo l’attacco missilistico a Doha.

A metà agosto, in occasione della finale della Supercoppa Europea disputata a Udine tra Psg e Tottenham, la Uefa aveva preso una posizione facendo esporre sul terreno di gioco uno striscione “Stop Killing Children, Stop Killing Civilians”.

L’eventuale esclusione di Israele cambierebbe il quadro della corsa al Mondiale 2026 nel girone dell’Italia. Non nei fatti visto che la classifica del raggruppamento sembra consolidata con gli azzurri lontanissimi dalla Norvegia, ma già davanti a Israele che è stata battuta 5-4 nell’ultima trasferta in terra d’Ungheria.

La scelta della Uefa non vincolerebbe la Fifa anche se chiuderebbe di fatto le porte del Mondiale alla federazione di Tel Aviv. Non senza ripercussioni politiche considerato che la rassegna si tiene negli Stati Uniti di Trump, grande alleato di Israele. Che difficilmente si sarebbe qualificato, ma che da escluso pesa politicamente di più.

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Panorama

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