"Israele ha lanciato un attacco preventivo, coordinato con l'America". Parla Amir Avivi
- Postato il 13 giugno 2025
- Di Il Foglio
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"Israele ha lanciato un attacco preventivo, coordinato con l'America". Parla Amir Avivi
“Israele ha visto che l'Iran si stava muovendo rapidamente verso la produzione di nove bombe atomiche. Non solo ha arricchito tutto l'uranio necessario per produrle, ma aveva anche iniziato a preparare le armi stesse. Inoltre si è mosso verso la produzione di massa di missili balistici: decine di migliaia. A quel punto Israele ha lanciato un attacco preventivo contro il piano nucleare, contro la capacità di produzione di missili balistici e anche contro la stessa capacità di lanciarli. Nel mirino c'erano tutti i vertici militari rilevanti e gli scienziati che stavano portando avanti i piani nucleari iraniani”. Così Amir Aviv. Generale di Brigata a riposo dal 2017 dopo oltre 30 anni nelle Forze Armate israeliane, ci spiega l’Operazione “Leone nascente”. Avivi è oggi il ceo del Forum di difesa e sicurezza israeliano: un movimento di base e think tank cui fanno riferimento più di 30.000 ufficiali, comandanti e operatori israeliani in riserva e in pensione, che lui stesso ha fondato. “L’attacco è stato una completa sorpresa e molto forte, ma è solo l'inizio. Israele continuerà ad agire, mentre si prepara a difendersi dagli attacchi iraniani. Al momento, gli iraniani hanno reagito inviando droni, e Israele se ne sta occupando. Tutto ciò che stiamo facendo è pienamente coordinato con gli Stati Uniti, e gli Stati Uniti stanno assistendo Israele nella difesa e nell'intelligence, ma gli attacchi sono effettuati solo da Israele”.
Ma erano giorni che l’attacco era stato preannunciato. Come è stata possibile questa sorpresa? “Il fatto è che in generale sui media c'è talmente tanto rumore e disinformazione che per l’Iran è stato difficile capire cosa stesse realmente accadendo. Poiché domenica erano in agenda i colloqui con gli Stati Uniti, probabilmente si aspettavano che Israele non avrebbero fatto niente prima. La loro intenzione presumibile era di poter continuare a negoziare a lungo, intanto che andavano avanti verso una capacità nucleare. Hanno anche creduto a ciò che alcuni media dicevano, secondo cui Trump stava chiedendo a Israele di non attaccare. Invece Israele e gli Stati Uniti sono pienamente coordinati, capiscono esattamente cosa sta succedendo in Iran, e come si stanno muovendo verso le capacità nucleari. Israele non si fermerà finché questa minaccia non sarà completamente eliminata, e sappiamo che Israele ha la capacità di affrontare la situazione. Israele non ha nulla contro il popolo iraniano, ma ha un serio problema con questo regime omicida che combatte Israele su sette fronti dal 7 ottobre, e anche da molto prima. È arrivata l’ora di tagliare la testa del serpente”.
Ma sono stati usati solo aerei o anche altri mezzi? “Israele sta usando ogni mezzo disponibile per affrontare queste minacce, e si sta preparando da decenni per questo momento. Ha migliorato drasticamente e persino esponenzialmente le sue capacità a partire dal 7 ottobre, sviluppando capacità e tecnologie all'avanguardia che gli conferiscono un balzo tecnologico di 50 anni rispetto a qualsiasi altro paese del mondo.
Ufficialmente Rubio ha detto che gli Stati Uniti non ha nulla a che fare con questa azione. “L’attacco è israeliano al 100 per cento. Gli Stati Uniti stanno fornendo assistenza in molti modi, ma non stanno attaccando attivamente. L'intera operazione è israeliana. Spero che a un certo punto anche gli Stati Uniti si uniscano perché penso che sia davvero un momento storico per liberarsi di una minaccia imminente non solo per Israele, ma per l'intero mondo occidentale. L'Iran vuole controllare tutti gli Stretti: non solo Hormuz e Bab el Mandeb, ma sta operando ampiamente anche in Marocco, perché vuole anche il controllo dello Stretto di Gibilterra. I loro missili balistici possono colpire gran parte dell'Europa, e in questo senso Israele sta facendo un grande favore al mondo intero occupandosi di questa minaccia”.
Ma l'obiettivo di questa azione è la fine del regime iraniano o solo della sua capacità nucleare militare? “Dipende dal regime iraniano. Se continuerà a sfidarci, Israele non avrà altra scelta che eliminarlo”.
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