Israele attacca l’Iran ma il G7 sta con Tel Aviv: “Ha diritto di difendersi. Teheran principale fonte di instabilità e terrore”

  • Postato il 17 giugno 2025
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Dopo la rottura di ieri sull’Ucraina, Donald Trump ha sottoscritto il documento conclusivo del G7 canadese, riunito nella località di Kananaskis. I leader sollecitano la de-escalation nel conflitto tra Israele e Iran e la tregua a Gaza. “Ribadiamo il nostro impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente – si legge nel documento – In questo contesto, affermiamo che Israele ha il diritto di difendersi. Ribadiamo il nostro sostegno alla sicurezza di Israele. Affermiamo inoltre l’importanza della protezione dei civili. L’Iran è la principale fonte di instabilità e terrore nella regione”, scrivono i leader. Malgrado sia stato Israele a dare fuoco alle polveri contro l’Iran, i Paesi occidentali ribadiscono il diritto alla difesa di Tel Aviv. A convincere il presidente Usa a porre la sua firma sulle dichiarazioni finali, riferisce il New York Times, sono state le modifiche.

Russia-Ucraina, la distanza tra Usa e Ue – Fino a ieri le divisioni in seno al G7 sembrava insanabile. Ad allontanare il presidente Usa dalle posizioni europee, la proposta della Casa Bianca di affidare a Vladimir Putin il ruolo di mediatore tra Iran e Israele. Irricevibile per Francia e Germania. A margine del bilaterale con il primo ministro canadese Mark Carney, padrone di casa, Trump ha rincarato la dose, lamentando “l’errore” di aver “cacciato” Putin dal G8. “Forse non avremmo avuto questi problemi”, ha affermato, riferendosi al conflitto in Ucraina. E’ saltato invece il bilaterale con il presidente ucraino Volodimir Zelensky, atteso nelle prossime ore in Canada. Una novità da leggere assieme alle numerose dichiarazioni di queste ore con cui il presidente americano ha di fatto rilanciato la riabilitazione internazionale di Vladimir Putin. Per Trump, inoltre, “non sarebbe una cattiva idea” includere la Cina tra i membri del G7.

Trump torna a Washington e accusa Macron – Dopo il primo round del g7, nella notte italiana Donald Trump ha lasciato il summit per fare ritorno a Washington. Il motivo? “Occuparsi di questioni molto importanti”. Trump avrebbe ordinato allo staff della sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room della Casa Bianca per valutare le possibilità di un incontro con gli iraniani. Secondo quanto scrive il sito Axios, si sta discutendo dell’ipotesi di un faccia a faccia questa settimana tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ed il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, per discutere un’iniziativa diplomatica sulla fine della guerra con Israele e su un accordo con l’Iran.

Trump ha smentito Axios ed è andato all’attacco di Macron. Secondo il presidente Usa il suo ritorno anticipato non ha “nulla a che fare con un cessate il fuoco” tra Israele e Iran. “Il presidente francese Emmanuel Macron, per farsi pubblicità, ha erroneamente affermato che ho lasciato il vertice del G7 in Canada per tornare a Washington e lavorare a un ‘cessate il fuoco tra Israele e Iran. Falso!”, ha scritto Trump sul suo social network Truth. Macron “non ha idea del perché io sia ora in viaggio per Washington, ma di certo non ha nulla a che fare con un cessate il fuoco. È molto più grande di questo. Che lo voglia o no, Emmanuel non lo capisce mai”, ha aggiunto.

Dopo aver lasciato anticipatamente il G7 , Trump ha pubblicato un post su Truth social: “Tutti dovrebbero immediatamente evacuare Teheran”.

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