Ispirazione, futuro e città: un libro per i 50 anni di Coima

  • Postato il 10 gennaio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Ispirazione, futuro e città: un libro per i 50 anni di Coima

Milano, 10 gen. (askanews) - Un libro che nasce per l'anniversario dei 50 anni di Coima, il gruppo che opera nel settore immobiliare fondato dalla famiglia Catella, e vuole essere più uno strumento di riflessione e sguardo sul futuro che non una autocelebrazione dopo cinque decenni di attività. "Inspiring Cities", edito da Skira, è in fondo una raccolta di episodi, idee e, appunto, ispirazioni.

"Noi vogliamo guardare al futuro - ha detto ad askanews Alida Catella, amministratore delegato di Coima Image - utilizzando l'esperienza del passato, ma del passato diciamo che il libro se ne occupa per una piccola parte, proprio per inquadrare la storia di Coima. È un libro che guarda al futuro, al futuro delle città, al futuro dei giovani, al futuro come espressione di rigenerazione e rinnovamento del modo di vivere".

Dalle fotografie di Gabriele Basilico sulla Milano che si è a mano a mano rigenerata, si passa alle riflessioni di tanti protagonisti del panorama culturale della progettazione, come Mario Cucinella, Stefano Boeri o Cino Zucchi. Con la volontà di provare a raccontare che cos'è l'ispirazione "L'ispirazione oggi - ha aggiunto la CEO - è ispirarsi ai giovani, infatti l'ultima parte di questo libro che verrà scritta è qualcosa che emergerà dall'hackaton che è stato fatto e che consisteva appunto nel riunire 13 università tutte italiane, quindi 130 studenti, ma di varie discipline non necessariamente architetti perché l'architettura un di cui ma, prima di tutto è l'urbanistica, è la collocazione degli spazi che devono diventare dei luoghi e devono diventare dei luoghi dove si vive bene. Poi, se si viva bene in un grattacielo, si viva bene in una villa, non stiamo parlando di architettura, ma stiamo parlando proprio del vivere".

E l'idea della rigenerazione urbana, in questo contesto, è fondamentale ed è anche un'operazione sociale. "Bisogna andare a ossigenare i luoghi e quindi a dare qualcosa che diventa comunità", ha concluso Alida Catella. Perché senza comunità non possono darsi nemmeno le città.

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Libero Quotidiano

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