Isola, scoperta mega piantagione di cannabis: un arresto
- Postato il 12 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Isola, scoperta mega piantagione di cannabis: un arresto
Blitz della Guardia di finanza a Isola Capo Rizzuto: un arresto per una piantagione di cannabis di 1500 kg occultata in un campo di granturco. Sul mercato avrebbe fruttato ricavi per oltre 3 milioni di euro
ISOLA CAPO RIZZUTO – Una piantagione di marijiuana del peso stimato di 1500 chili circa occultata in un campo di granturco. Per questo la Guardia di finanza ha arrestato Francesco Vallone, 59enne di Isola Capo Rizzuto. Il blitz, coordinato dal procuratore di Crotone, Domenico Guarascio, e dal sostituto Matteo Staccini, è scattato nella località Frasso Saletta. Sono intervenuti i militari del Nucleo Mobile e i Baschi verdi del Gruppo delle Fiamme gialle di Crotone, che hanno individuato l’area della mega piantagione nel corso di sopralluoghi e servizi di osservazione grazie anche all’utilizzo di un drone.
MEGA PIANTAGIONE DI CANNABIS IN CAMPO DI GRANTURCO
I filari risultavano eccessivamente distanziati rispetto agli standard agronomici e, tra gli interfilari, si notavano essenze vegetali differenti per colore, altezza, densità e conformazione. I sospetti degli investigatori hanno ottenuto conferme dalle riprese aeree del sito ed è stata così rilevata la coltivazione di marijuana nascosta tra quelle di granturco.
ACCERTAMENTI CATASTALI
In base agli accertamenti catastali, il sito ricade all’interno dell’azienda agricola Vallone. Si può accedere alla piantagione soltanto dal fondo dell’azienda, infatti. Quando i militari sono arrivati, hanno trovato sul posto Francesco Vallone, intento a svolgere lavori agricoli, e, al termine degli accertamenti, lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato con l’accusa di coltivazione di stupefacenti a fini di spaccio. Alla presenza dei suoi difensori, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità riferendo di aver piantato la marijiuana e di aver adibito un capannone a luogo di stoccaggio ed essiccatoio. La giudice del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo, ha poi convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare domiciliare accogliendo la richiesta degli avvocati Domenico Magnolia e Luigi Frustaglia. La Procura aveva chiesto la misura in carcere.
LA PIANTAGIONE
Nel corso dell’ispezione, i militari hanno accertato che la piantagione era alimentata con la rete idrica dell’azienda e hanno rinvenuto fertilizzanti tipici delle cultivar di cannabis. La piantagione è composta da 917 piante di marijuana in diverso stato vegetativo. Il peso complessivo stimato si aggira intorno ai 1500 chili, con una produzione potenziale di marjiuana da commercializzare superiore ai 700 chili. In un capannone aziendale i finanzieri hanno rinvenuto un sistema di ventilazione ed essicazione rudimentale per disidratare le piante ed avviarle alla commercializzazione. Qui hanno sequestrato un ulteriore quantitativo di marjiuana già pronto alla vendita, per un peso complessivo di 3,5 chili.
L’INCHIESTA
Il contrasto al fenomeno del traffico di stupefacenti è una delle priorità del procuratore Guarascio sin dal suo insediamento. I risultati operativi si vedono. Ma è chiaro ormai che la raffica di arresti e sequestri di droga e di coltivazioni di cannabis messa a segno dalle forze dell’ordine in provincia di Crotone negli ultimi mesi si inquadra in un contesto investigativo più ampio, volto a fare luce su organizzazioni criminali che inondano le piazze di stupefacenti. Le indagini proseguono senza sosta.
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