Isola, distrutto da un incendio il Polo dell’infanzia in costruzione

  • Postato il 17 settembre 2025
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Isola, distrutto da un incendio il Polo dell’infanzia in costruzione

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Era ancora in costruzione all’interno di Villa Ilice, il Polo dell’infanzia a Isola Capo Rizzuto dove è scoppiato un incendio che ha distrutto il corpo di fabbrica


ISOLA CAPO RIZZUTO- E’ andato a fuoco il Polo dell’infanzia che stava sorgendo all’interno di Villa Ilice, in via le Castella, a Isola Capo Rizzuto, per un investimento pari a 2.990.000 di euro. L’incendio, scoppiato per cause ancora in corso di accertamento (sembra comunque esclusa la natura dolosa), ha distrutto completamente il corpo di fabbrica, ch’era già costruito. La vicenda ha dell’incredibile: la sindaca Maria Grazia Vittimberga parla di sogni, progetti e lavoro di colpo “inceneriti”, sotto gli occhi impotenti di tutta la cittadinanza.

Nel primo pomeriggio di oggi (17 settembre 2025), intorno alle ore 15, gli operai della ditta appaltatrice, Domus Costruzioni srl, stavano stendendo una guaina di catrame sul tetto in legno lamellare dell’edificio, destinato a Polo dell’infanzia, quando si sono sprigionate le fiamme. Per fortuna, alla vista delle fiamme, gli operai sono riusciti a fuggire dal cantiere, mettendosi in salvo. L’incendio si è esteso in breve tempo alle parti sottostanti, inghiottendo l’intero fabbricato e persino i ponteggi. Un fumo denso e nero si è levato altissimo tra gli alberi di Villa Ilice.

INCENDIO AL POLO DELL’INFANZIA DI ISOLA CAPO RIZZUTO: NOTEVOLE SPIEGAMENTO DI MEZZI PER I SOCCORSI

Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale, con personale della sede centrale e del distaccamento di Petilia Policastro, e anche una squadra proveniente dal distaccamento di Sellia Marina. Hanno provveduto alla completa estinzione del rogo, alla messa in sicurezza e alla successiva bonifica dell’area. Notevole lo spiegamento di mezzi: le oltre venti unità hanno utilizzato tre autopompe serbatoio, tre autobotti per il rifornimento idrico, un’autoscala, un automezzo Nbcr per l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, tre pick-up con modulo antincendio. I carabinieri, compiuti gli adempimenti di rito, unitamente alla polizia locale, hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti.

L’opera è stata finanziata con i fondi del Pnrr, ottenuti dalla Giunta comunale in carica. “Mancavano sei mesi suppergiù all’ultimazione di questa scuola immersa nel verde di un parco, un progetto innovativo su cui abbiamo riposto le nostre speranze per un futuro migliore per le nuove generazioni, io stavo dietro a quest’opera, da quando abbiamo preso i fondi”, ha dichiarato a caldo la sindaca Maria Grazia Vittimberga. “Non è rimasto nulla”, ha aggiunto con grande amarezza. La ditta appaltatrice procedeva spedita per rispettare le scadenze del Pnrr.

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