Isee, le nuove regole per i 5 bonus che si possono richiedere

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Tra le novità contenute nella bozza della legge di bilancio 2025, all’articolo 47, spicca una misura che modifica in modo significativo il calcolo dell’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. La prima casa, fino a un valore catastale di 91.500 euro, non sarà più conteggiata ai fini del calcolo. Si tratta di un innalzamento rilevante rispetto all’attuale limite di 52 mila euro, con un impatto concreto sul valore reale dell’immobile, che sul mercato può risultare tre o quattro volte più elevato.

L’obiettivo è rendere l’indicatore più aderente alla reale condizione economica delle famiglie, evitando che la casa di residenza — spesso frutto di risparmi di una vita — pesi eccessivamente sulla valutazione della ricchezza. Già oggi, infatti, l’Isee non include Btp e titoli di Stato. Con questa modifica, il governo punta a estendere la platea di famiglie che potranno accedere ai bonus sociali e alle agevolazioni fiscali.

Le maggiorazioni familiari e le categorie coinvolte

La riforma dell’Isee prevede anche un aumento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo, e una revisione della scala di equivalenza. Le nuove maggiorazioni sono così articolate:

  • +0,1 per nuclei con due figli;
  • +0,25 per tre figli;
  • +0,40 per quattro figli;
  • +0,55 per almeno cinque figli.

Questo sistema intende agevolare le famiglie numerose, spesso penalizzate dall’attuale struttura dell’indicatore. Il valore catastale fissato a 91.500 euro è stato individuato per sostenere soprattutto le abitazioni di piccole città e periferie, escludendo invece le categorie catastali più alte. Il valore catastale, infatti, si calcola in base a grandezza, ubicazione e anno di costruzione dell’immobile, ed è sempre inferiore al valore di mercato, più soggetto a fluttuazioni economiche.

Impatti sui bonus e prospettive di riforma

Le modifiche introdotte avranno effetti diretti sull’accesso a cinque importanti agevolazioni: assegno di inclusione (Adi), supporto formazione e lavoro (Sfl), assegno unico e universale (Auu), bonus asilo nido e bonus bebè. L’esclusione della prima casa dal calcolo consentirà a migliaia di famiglie di rientrare nelle soglie di reddito previste, pur restando vincolate ai limiti di bilancio pubblico.

Il governo valuta anche ulteriori interventi strutturali, come l’indicizzazione periodica del valore catastale escluso, l’introduzione di soglie differenziate per tipologia di nucleo e una maggiore attenzione verso famiglie con disabili o figli minori. L’intento generale è alleggerire il peso dell’Isee sui risparmi e sui beni primari, senza però favorire chi dispone di patrimoni ingenti. In questo modo l’indicatore potrebbe diventare uno strumento più equo e realistico, capace di fotografare la vera situazione economica dei cittadini italiani.

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Autore
Blitz

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