ISEE, la svolta per le famiglie: tra bonus e meno tasse, ecco le cinque agevolazioni che cambiano tutto

  • Postato il 27 ottobre 2025
  • Di Panorama
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La riforma dell’Isee nel 2026 avrà effetti diretti sul cinque agevolazioni per le famiglie. L’innalzamento della soglia di esclusione della prima casa (da 52.500 a 91.500 euro) e le maggiorazioni per i figli a carico rendono l’indicatore più favorevole ai nuclei con patrimoni immobiliari modesti e figli a carico, riducendo il peso fiscale e ampliando l’accesso a bonus e agevolazioni. La misura comporterà per lo Stato oltre 460 milioni di euro di spesa aggiuntiva nel 2026. Ecco l’impatto della riforma dell’Isee sulle cinque agevolazioni per famiglie.

Assegno unico universale: incremento medio di 10 euro al mese per le famiglie

Sarà sull’Assegno Unico Universale l’impatto maggiore della riforma dell’Isee. A beneficiarne saranno circa 2,64 milioni di figli, di famiglie che non ricevono oggi l’importo massimo e che hanno presentato la Dichiarazione sostitutiva unica. In media, l’importo dell’assegno aumenterà di circa 10 euro al mese. La novità riguarda soprattutto le famiglie di ceto medio, finora escluse dagli importi più elevati. Nessuna variazione invece per chi già percepisce l’importo massimo o non ha aggiornato la DSU.

Bonus asilo nido: +61 euro al mese nel 2026

Anche il bonus asilo nido, destinato alle famiglie con bambini fino a 3 anni per il sostegno al pagamento delle rette di strutture pubbliche o private, subirà un ampliamento.
Grazie al nuovo ISEE, circa 12mila famiglie in più potranno ricevere un rimborso aggiuntivo medio di 61 euro al mese nel 2026, che salirà a 66 euro dal 2027, per un totale di sette mensilità. Il contributo, che varia da 1.500 a 3mila euro annui in base all’ISEE, continuerà a essere basato su tre fasce di reddito.

Bonus nuovi nati per 3.200 famiglie in più

Circa 3200 famiglie in più di quest’anno potranno accedere al Bonus nuovi nati, l’assegno una tantum da mille euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 40mila euro. Questa è la misura, tra le cinque, meno costosa per la spesa pubblica, pari a 3,2 milioni di euro nel 2026.

Assegno di inclusione: +14 mila famiglie beneficiarie, in media 710 euro al mese

Il nuovo ISEE renderà accessibile l’Assegno di inclusione a circa 14mila nuclei familiari in più, pari a un aumento del 2% rispetto alla platea attuale. I requisiti restano gli stessi (Isee entro i 10.140 euro, presenza nel nucleo di almeno un membro minorenne, over 60, disabile o in condizione di svantaggio certificato). Ma con l’esclusione dal conto dell’Isee della prima casa e i correttivi per i figli, più famiglie rientreranno nei parametri. Ogni famiglia riceverà mediamente 710 euro al mese. Un’altra novità tecnica riguarda la continuità del beneficio: dal 2026 non sarà più previsto il “mese di pausa” tra un ciclo e l’altro dei 18 mesi di erogazione. Questo significa, per circa 750mila famiglie, un assegno extra medio di 670 euro, per un costo totale di 440 milioni di euro.

Supporto formazione e lavoro: 2.300 nuovi nuclei accederanno al sostegno

L’effetto della riforma si farà sentire anche sul Supporto formazione e lavoro, lo strumento complementare all’ADI pensato per i componenti in età lavorativa tra i 18 e i 59 anni non disabili. Con il nuovo calcolo ISEE, circa 2.300 nuclei familiari in più potranno accedere al sostegno, che prevede un contributo mensile di 500 euro destinato a chi partecipa a percorsi di formazione o reinserimento professionale.

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Panorama

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