Irruzione nella redazione della Stampa, Mattarella: “Ferma condanna. Meloni: “La libertà di informazione è un bene prezioso da difendere ogni giorno”
- Postato il 29 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14, una frangia più violenta del corteo per lo sciopero generale ha fatto irruzione nella sede torinese de La Stampa, approfittando dell’assenza dei giornalisti in sciopero. Un centinaio di manifestanti è entrato come in un assalto, urlando “Free Palestine” e “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”, riferendosi all’imam torinese destinatario di un decreto di espulsione.
All’interno della redazione sono comparse scritte con vernice spray, letame è stato lanciato contro i cancelli, pile di giornali e libri sono state rovesciate, mentre alcuni urlavano “Giornalista terrorista, sei il primo della lista” e “Giornalista ti uccido”.
La reazione istituzionale è stata immediata e unanime. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso solidarietà e “ferma condanna”. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito l’irruzione “un fatto gravissimo che merita la più assoluta condanna”, ribadendo che “la libertà di informazione è un bene prezioso da difendere ogni giorno”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha parlato di intrusione “violenta”, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi l’ha definita “gravissima e del tutto inaccettabile”. Il sindaco Stefano Lo Russo ha ricordato che “episodi simili non possono essere tollerati”, mentre la segretaria dem Elly Schlein ha definito l’irruzione “un atto grave e inaccettabile”, sottolineando che “ogni sede di giornale è presidio di libertà e democrazia”.
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