Irpinia, nasce un itinerario cicloturistico che collega 19 Comuni

  • Postato il 19 luglio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Un progetto ambizioso, radicato nel cuore dell’Irpinia, prende vita con l’obiettivo di trasformare la provincia di Avellino in una delle nuove mete italiane di riferimento per il cicloturismo: si chiama “Pedala in Hirpinia e Baronia” e rappresenta la prima vera rete organica di percorsi pensata per un turismo lento, consapevole, rispettoso dell’ambiente e in grado di valorizzare i borghi e i territori di una provincia che da sempre custodisce bellezze paesaggistiche, storiche e gastronomiche ancora troppo poco conosciute.

Il progetto nasce dalla volontà congiunta di 19 Comuni irpini (Andretta, Ariano Irpino, Bisaccia, Flumeri, Frigento, Gesualdo, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Monteverde, Pietrastornina, Savignano Irpino, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Volturara Irpina, Zungoli) con l’ambizione dichiarata di estendere presto il numero delle adesioni, già previste per il 2026.

L’iniziativa si propone di intercettare e fidelizzare il sempre più vasto pubblico di appassionati di bici, cicloamatori e cicloturisti, e offrire loro una rete strutturata e accessibile di percorsi. Si tratta, in effetti, di un vero e proprio sistema territoriale diffuso che si sviluppa lungo oltre 1.500 chilometri di strade asfaltate e sterrate e copre un raggio ampio e suggestivo che abbraccia tutta l’Irpinia, da Pietrastornina a Bisaccia, da Monteverde a Savignano Irpino, fino a Volturara Irpina.

Un itinerario tra natura, storia e gastronomia

“Pedala in Hirpinia e Baronia” si articola in percorsi pensati per ogni tipo di cicloturista, e propone esperienze adatte sia agli amatori che ai più esperti. Il tracciato principale si sviluppa lungo 440 chilometri suddivisi in dieci tappe con un percorso ad anello che, partendo e tornando a Pietrastornina, vanta anche una variante suggestiva, la salita al Santuario di Montevergine, con ritorno nello stesso punto: un itinerario impegnativo, con 8.500 metri di dislivello complessivo, che permette di attraversare alcuni dei paesaggi più autentici e meno contaminati della Campania interna.

Accanto al tracciato principale, il progetto prevede percorsi ad anello disegnati intorno a ciascuno dei 19 Comuni aderenti, pensati per accontentare chi desidera cimentarsi su distanze e difficoltà variabili. In totale, oltre 1.100 chilometri aggiuntivi che si snodano lungo le caratteristiche strade irpine, tra salite, discese e paesaggi che alternano boschi, altopiani, vallate e piccoli borghi di pietra.

Borghi, eccellenze e sostenibilità: il valore aggiunto del progetto

Ogni Comune coinvolto ha fornito un contributo prezioso alla realizzazione del progetto, che non si limita a tracciare percorsi ciclistici, ma intende suggerire al viaggiatore un quadro completo e autentico del territorio. A corredo delle mappe, infatti, è stata realizzata una scheda dedicata per ciascun borgo, in cui vengono indicati i percorsi specifici e le principali attrazioni da visitare: monumenti, luoghi d’arte, itinerari naturalistici e le eccellenze legate all’enogastronomia. I cicloturisti potranno così scoprire le migliori strutture ricettive, trattorie tipiche, ristoranti, aziende agricole ed enogastronomiche dove fermarsi e vivere esperienze legate alla tradizione locale.

Un aspetto distintivo del progetto è poi l’attenzione alla sostenibilità ambientale: non è stata creata alcuna app dedicata, proprio per evitare l’impatto ambientale derivante dall’uso intensivo dei server dati. Tutte le informazioni sono invece raccolte in una cartina digitale, scaricabile tramite QR Code, facilmente consultabile in formato PDF, per lasciare la libertà di gestire il viaggio e scegliere gli strumenti digitali preferiti.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Onirica Srl Società Benefit di Provaglio d’Iseo, che ha curato la parte ideativa e operativa, affiancata dalla grafica di Denise Pippo di Deline di Villanova del Battista. La distribuzione delle mappe, sia cartacee che digitali, è affidata a una rete di tour operator e piattaforme specializzate, con il sostegno di partner attivi nel settore del turismo e del welfare.

Un’occasione di rilancio per l’Irpinia interna

I promotori del progetto sottolineano con convinzione come l’iniziativa rappresenti una straordinaria occasione per rilanciare l’Irpinia interna come destinazione turistica di qualità. Le parole dei Sindaci coinvolti riflettono il senso profondo dell’iniziativa. Vito Di Leo, primo cittadino di Sturno, ha ricordato come l’itinerario metta in risalto non solo il patrimonio paesaggistico e culturale, ma anche l’eccellenza enogastronomica che caratterizza tali luoghi, per tradizione legati a un’ospitalità autentica e sincera.

Paolo Caruso, Sindaco di Zungoli, borgo che vanta il riconoscimento tra i Borghi più Belli d’Italia e la Bandiera Arancione, ha evidenziato come il passaggio dei cicloturisti lungo le antiche vie della transumanza e del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela rappresenti un ritorno alle radici storiche del territorio, con l’opportunità di vivere esperienze immerse in paesaggi affascinanti, tra castelli, conventi, chiese e tradizioni millenarie.

Infine, Franco Archidiacono, Sindaco di Vallesaccarda e primo promotore dell’iniziativa, ha sottolineato la vocazione di questi territori come luoghi di equilibrio e serenità, crocevia naturale tra Tirreno e Adriatico, tra Appennino e pianure, ora pronti a proporsi come polmone verde e oasi di benessere per chi ama il turismo lento e il contatto autentico con la natura e i sapori genuini.

Autore
SiViaggia.it

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